di
Alessandro Vercio
Armando
le vele in piena bonaccia decido di andare per assetto da vento
leggero. Poco prima della partenza quando ancora il vento
scarseggiava decido di fare l’ultima regolazione
e andare per l’assetto da vento estremamente
leggero.
Partire in giuria
era fondamentale. Approcciando
la barca comitato vedo che la bagarre stava degenerando,
da dietro spingono con rischio di fare partenza anticipata,
quindi sfilo la barca che avevo sottovento (accarezzando la sua
trinchetta con la mia maestra e chiedendo cortesemente scusa) tiro un
poggione per togliere il disturbo e lanciarmi al traverso sulla linea
e partire, 5,4 comincio
ad orzare 3,2,1 0 partiti
bene in piena velocita e liberi sulla linea, ok la partenza
é andata.
Tabasco
anche parte bene, piu
vicino alla barca, si tiene sopravvento.
Realizzo che virando non passo, Tabasco ha un ottimo passo,
quindi la migliore scelta tattica e’ scadere un pochino per poi virare
esattamente in lay line in anticipo rispetto a Tabasco, incrociarlo
sotto e prendere l’interno sperando che lui viri più tardi possibile.
Tabasco
vira sopra la lay line e questo ci fa girare la boa con un primo
discreto vantaggio. Ottimo giro di boa e giù al lasco verso Boccalama.
I sorpassi delle
barche più piccole che erano partite prima più un’ottima velocità
al lasco ci fa allungare
il vantaggio sul diretto inseguitore.
Girata Boccalama
cominciamo la bolina con un vento già decisamente sostenuto e Claudio
mi dice che secondo lui la barca tira troppo all’orza e sembra un po'
frenata… era l’effetto dell’assetto estremo da vento leggero, io
cominciavo a mangiarmi le mani della scelta e Tabasco cominciava a
rimontare.
La leggera
differenza di passo e angolo poteva essere compensata solo giocando la
carta della copertura, marcando l’inseguitore costringendolo a
restare sui rifiuti. A quel punto mi sarei aspettato Tabasco spaiare
per andare a cercare vento libero ma vedo che stanno sui nostri
rifiuti e non accennano a virare. Ad
un certo punto vedo che poggiano e fanno correre, ma oramai la lay
line di destra era cosi vicina che in ogni caso
in virata sarebbero stai costretti a inseguirci
ancora sui rifiuti. E così è stato.
Se avessero spaiato o innescato una guerra di virate penso ci
avrebbero passato con l’aumentare del vento.
Girato il Fisolo
con un buon margine da gestire, abbattiamo per puntare diretti alle
palancole di Boccalama. Il
vento aumenta ed a quel punto penso che l’unica possibilitàper non
essere passati alla prossima e ultima bolina sia quella di guadagnare
il più possibile creando un margine da gestire poi all’ultima bolina. Invito i ragazzi al massimo impegno nella
corsa contro il tempo e questo ci porta ad accumulare un margine di
credo circa 300 metri di distanza. Non mi sarei immaginato di
accumulare un simile margine soprattutto perchè
quando il vento aumenta, al lasco gli inseguitori si
avvicinano.
Giriamo Sant'Angelo
della Polvere preparando le manovre per l’ultima bolina.
Ci mettiamo di bolina e sento che la barca non va al meglio, provo a
compensare la scentratura cannando il più possibile la trinchetta,
Daniele la cazza a ferro ma tenerla a mano non e’ facile.
Nel frattempo Tabasco arriva in
piena velocità. Appena provo a far correre la barca vedo che perdo in
angolo senza guadagnare in passo,
quindi sono costretto all’unica arma, orzare e tenere sotto le vele
l’avversario. Ad un certo punto, penso per un leggero giro a
sinistra del vento. Tabasco
si trova esattamente sul
cono di copertura. A quel punto
dovevo solo controllare la situazione e virare appena virava cosi ci
saremmo trovati sulle altre mure sempre in controllo su di loro.
Virano e andiamo subito a controllare. A quel punto vedo che poggiano
perdendo angolo ma senza apparentemente guadagnare in velocità.
Vedevo la stessa situazione dell’ultima parte della bolina
verso il Fisolo dove si sono allargati
per poi arrivare insieme alla lay line di destra con loro
sempre ad inseguire.
Quindi tengo rotta e non vado a poggiare per
controllare a breve distanza. Errore
fatale.
Con quel
vento più fresco pagavo ancora di più l’assetto da vento leggero e
questo non l’avevo considerato. Aggiungendo a questo i 35 kg di meno
di peso sopravvento (310 di Tabasco contro I 275 nostri) e la capacità
dell’equipaggio di Tabasco di far esprimere la massima velocità
della barca in quelle condizioni hanno aperto la strada alla sua
rimonta visto che gli avevo spalancato la porta e dalla parte giusta.
Penso che il peso dell’equipaggio sia importante in barche così
invelate in quelle condizioni e i ritiri di alcuni lupi solitari lo
conferma.
Due anni fa stessa
scena, ultima bolina, vento fisso. Eravamo sui 320 kg a bordo a quel
tempo e andavamo
come dei missili e Tabasco lo avevamo addirittura distanziato
all’ultima bolina.
Due ore di regata
per tagliare il traguardo a una ventina di secondi di distanza hanno
reso questa regata veramente intensa ed entusiasmante.
Ringrazio ancora il
mio equipaggio che si merita la seguente pagella:
Daniele (trinchetta):
ottima prestazione per quel vento, un po' più di autonomia
nella gestione della trinchetta ai giri di boa é il tuo prossimo
obiettivo. 7
Cristina (caricabasso
bolina): ottimo lavoro ai giri di boa e nei laschi.
Ottimo il sostegno a Claudio nell’ultima bolina. 7
Claudio.
Hai praticamente fatto tutto il resto correndo da prua a poppa,
manovre trinchetta ai giri di boa, bolina maestra in virata, scotta randa
da quando il vento e’ aumentato fisso insieme a bolina maestra con
Cristina. Insomma non posso darti meno di 8 e mezzo.
Timoniere:
non merito più del 6 meno meno.
Gavevo visto le previsioni che il vento avrebbe aumentato ma la
bonaccetta del pre-partenza
mi ha fatto prendere una decisione risultata poi completamente
sbagliata (assetto da vento leggero, ma come se fa…).
Controllato l’avversario fino a metà
dell’ultima bolina e spalancatagli la porta.
Ciliegina sulla torta, le previsioni davano anche un leggero giro di
vento da sud est a sud ovest, quindi ho anche regalato il campo destro
(più favorevole). Mi salvo dall’insufficienza solo perché forse
abbiamo fatto un lasco da paura, mai preso cosi tanto vantaggio
in un lasco.
In ogni caso ci
siamo divertiti tantissimo e le condizioni erano veramente mitiche, ma
non si smette mai di imparare ad andare in barca ;-)
Dimenticavo, questo
e’ quello che ho visto io. Mi piacerebbe leggere altri racconti da
altri punti di vista, di altre barche e di altre sfide all’ultima
virata, dai scrivete!!!
Ciao
Alessandro
Vercio
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