to      CIRCOLO VELICO CASANOVA 

Home Vela al Terzo in Laguna > Il Campionato dell'Associazione Vela al Terzo di Venezia > Regata dei Fortini 

La regata dei Fortini

vista, raccontata e sofferta 

da Alessandro Vercio

timoniere di Vento di Venezia (6--)


... cosa pensano in regata i "marziani" della Vela al Terzo ? 
Quali le considerazioni e la tattica di timonieri con un'esperienza velica quasi olimpionica ? 
Alessandro Vercio, timoniere ufficiale di Vento di Venezia, amico d'avventura di Alberto Sonino, prova a spiegarcelo molto semplicemente, confessando emozioni ed errori che magari non t'aspetti.
Dal racconto ognuno può trarre le conclusioni che crede. Per i "velisti della domenica" sarà comunque interessante leggerlo, se non altro per imparare lo slang appropriato, e potrà essere confortante constatare che - minuto più, minuto meno - la regata é stata completata più che degnamente da molti altri - evidentemente eccellenti - equipaggi.
E dulcis in fundo, non crediate che Alessandro abbia scritto oro colato! Tabasco ad esempio, piccantino quanto basta, non sembra molto d'accordo sull'analisi dell'avversario, specie sulla questione del peso dell'equipaggio.
Ci sarà replica ?
... quasi sicuramente almeno alla volta delle Saline, prossima regata del campionato velico più frequentato dell'alto Adriatico!
   

di Alessandro Vercio       

 

Armando le vele in piena bonaccia decido di andare per assetto da vento leggero. Poco prima della partenza quando ancora il vento scarseggiava decido di fare l’ultima regolazione  e andare per l’assetto da vento estremamente leggero.

Partire in giuria era fondamentale. Approcciando la barca comitato vedo che la bagarre stava degenerando, da dietro spingono con rischio di fare partenza anticipata, quindi sfilo la barca che avevo sottovento (accarezzando la sua trinchetta con la mia maestra e chiedendo cortesemente scusa) tiro un poggione per togliere il disturbo e lanciarmi al traverso sulla linea e partire, 5,4  comincio ad orzare 3,2,1 0  partiti bene in piena velocita e liberi sulla linea, ok la partenza  é andata.

Tabasco anche parte bene, piu vicino alla barca, si tiene sopravvento. Realizzo che virando non passo, Tabasco ha un ottimo passo, quindi la migliore scelta tattica e’ scadere un pochino per poi  virare esattamente in lay line in anticipo rispetto a Tabasco, incrociarlo sotto e prendere l’interno sperando che lui viri più tardi possibile. Tabasco vira sopra la lay line e questo ci fa girare la boa con un primo discreto vantaggio. Ottimo giro di boa e giù al lasco verso Boccalama.

I sorpassi delle barche più piccole che erano partite prima più un’ottima velocità al lasco ci fa  allungare il vantaggio sul diretto inseguitore.

Girata Boccalama cominciamo la bolina con un vento già decisamente sostenuto e Claudio mi dice che secondo lui la barca tira troppo all’orza e sembra un po' frenata… era l’effetto dell’assetto estremo da vento leggero, io cominciavo a mangiarmi le mani della scelta e Tabasco cominciava a rimontare.

La leggera differenza di passo e angolo poteva essere compensata solo giocando la carta della copertura, marcando l’inseguitore costringendolo a restare sui rifiuti. A quel punto mi sarei aspettato Tabasco spaiare per andare a cercare vento libero ma vedo che stanno sui nostri rifiuti e non accennano a virare. Ad un certo punto vedo che poggiano e fanno correre, ma oramai la lay line di destra era cosi vicina che in ogni caso  in virata sarebbero stai costretti a inseguirci ancora sui rifiuti. E così è stato. Se avessero spaiato o innescato una guerra di virate penso ci avrebbero passato con l’aumentare del vento.

Girato il Fisolo con un buon margine da gestire, abbattiamo per puntare diretti alle palancole di Boccalama. Il vento aumenta ed a quel punto penso che l’unica possibilitàper non essere passati alla prossima e ultima bolina sia quella di guadagnare il più possibile creando un margine da gestire poi all’ultima bolina. Invito i ragazzi al massimo impegno nella corsa contro il tempo e questo ci porta ad accumulare un margine di credo circa 300 metri di distanza. Non mi sarei immaginato di accumulare un simile margine soprattutto perchè quando il vento aumenta, al lasco gli inseguitori si avvicinano.

Giriamo Sant'Angelo della Polvere preparando le manovre per l’ultima bolina. Ci mettiamo di bolina e sento che la barca non va al meglio, provo a compensare la scentratura cannando il più possibile la trinchetta, Daniele la cazza a ferro ma tenerla a mano non e’ facile.  Nel frattempo Tabasco arriva in piena velocità. Appena provo a far correre la barca vedo che perdo in angolo senza guadagnare in passo, quindi sono costretto all’unica arma, orzare e tenere sotto le vele l’avversario. Ad un certo punto, penso per un leggero giro a sinistra del vento. Tabasco si trova  esattamente sul cono di copertura. A quel  punto dovevo solo controllare la situazione e virare appena virava cosi ci saremmo trovati sulle altre mure sempre in controllo su di loro. Virano e andiamo subito a controllare. A quel punto vedo che poggiano perdendo angolo ma senza apparentemente guadagnare in velocità. Vedevo la stessa situazione dell’ultima parte della bolina verso il Fisolo dove si sono allargati  per poi arrivare insieme alla lay line di destra con loro sempre ad inseguire. 
Quindi tengo rotta e non vado a poggiare per controllare a breve distanza. Errore fatale.  
Con quel vento più fresco pagavo ancora di più l’assetto da vento leggero e questo non l’avevo considerato. Aggiungendo a questo i 35 kg di meno di peso sopravvento (310 di Tabasco contro I 275 nostri) e la capacità dell’equipaggio di Tabasco di far esprimere la massima velocità della barca in quelle condizioni hanno aperto la strada alla sua rimonta visto che gli avevo spalancato la porta e dalla parte giusta. Penso che il peso dell’equipaggio sia importante in barche così invelate in quelle condizioni e i ritiri di alcuni lupi solitari lo conferma. 

Due anni fa stessa scena, ultima bolina, vento fisso. Eravamo sui 320 kg a bordo a quel tempo  e andavamo come dei missili e Tabasco lo avevamo addirittura distanziato all’ultima bolina.

Due ore di regata per tagliare il traguardo a una ventina di secondi di distanza hanno reso questa regata veramente intensa ed entusiasmante.

Ringrazio ancora il mio equipaggio che si merita la seguente pagella:

Daniele (trinchetta):  ottima prestazione per quel vento, un po' più di autonomia nella gestione della trinchetta ai giri di boa é il tuo prossimo obiettivo.  7

Cristina (caricabasso bolina): ottimo lavoro ai giri di boa e nei laschi.  Ottimo il sostegno a Claudio nell’ultima bolina. 7

Claudio.  Hai praticamente fatto tutto il resto correndo da prua a poppa, manovre trinchetta ai giri di boa, bolina maestra in virata, scotta  randa da quando il vento e’ aumentato fisso insieme a bolina maestra con Cristina. Insomma non posso darti meno di 8 e mezzo.

Timoniere:  non merito più del 6 meno meno. Gavevo visto le previsioni che il vento avrebbe aumentato ma la bonaccetta del pre-partenza mi ha fatto prendere una decisione risultata poi completamente sbagliata (assetto da vento leggero, ma come se fa…).  Controllato l’avversario fino a metà dell’ultima bolina e spalancatagli la porta. 
Ciliegina sulla torta, le previsioni davano anche un leggero giro di vento da sud est a sud ovest, quindi ho anche regalato il campo destro (più favorevole). Mi salvo dall’insufficienza solo perché forse abbiamo fatto un lasco da paura, mai preso cosi tanto vantaggio in un lasco.

In ogni caso ci siamo divertiti tantissimo e le condizioni erano veramente mitiche, ma non si smette mai di imparare ad andare in barca ;-)

Dimenticavo, questo e’ quello che ho visto io. Mi piacerebbe leggere altri racconti da altri punti di vista, di altre barche e di altre sfide all’ultima virata, dai scrivete!!!

Ciao

Alessandro Vercio

 

Correlati: 

I fratelli Bruni di Azzurra  
trionfatori alla Vuitton Trophy 
in Costa Azzurra raccontati dall'amico Alessandro Vercio 
[... il timoniere di Vento di Venezia !]

    

After Marisa party
dopo la Regata del Bocolo 
di sabato
25 Aprile 2009
ti va una vogata in Canal Grande ?
Un po' come é d'uso ad Amsterdam... 
proposta by Sandro Vercio !

   

VogaVeneta a Amsterdam e Utrecht
by Sandro Ambassador Venessian
dalle Venezie del Nord le escursioni in gondola, in mascareta e in kitesurf...

 

 

 

 

                                                                                                                                           byRevi 4.5.2010