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Ferragosto in Micropomo ?

5,5 m. di barca, moglie e bimbi di 3 e 8 anni; 4 giorni di minicrociera fino a Grado !  Tutto semplicemente vero ! Cronaca e foto da Luca Pauletti, mattatore del Circuito Long Distance italiano !

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dell'avventura famigliare sulla costa del Nord-Est

Agosto in Micropomo

E' possibile per una famiglia con due bimbi di 3 e 8 anni fare una vera vacanza a bordo di un 18 piedi in pieno periodo ferragostano ??

Poichè non esiste un universale concetto di "vera vacanza", vi descrivo la mia esperienza di quest'anno con il mio Lazy Lady (micropomo di 5,5 mt lft) assieme a mia moglie Arianna ed i figli Giacomo e Marta.

Potrete voi stessi farvi un'idea delle inaspettate possibilità offerte da un piccolo cabinato e da un territorio sorprendete.

Dopo un inverno ed una primavera spesi a carteggiare, stuccare, verniciare e rifinire la barca sotto la neve, il vento e la pioggia ... nel poco tempo libero lasciato dal lavoro ... volevamo coronare gli sforzi fatti con una veleggiata memorabile.

Complice i tempi lunghi per i lavori (finiti la 1° settimana di agosto), il periodo economico non troppo florido e l'idea rivoltante di passare le ferie ferragostane in mezzo al casino offerto dalle solite località turistiche, io e Arianna abbiamo pensato di provare a passare "più di un semplice week-end" in barca tutti assieme.

Perse le opportunità offerte dal Velalonga Raid, dai weekend di Giugno e Luglio, l'idea era quella di andare in Agosto oltre i soliti confini di S.Erasmo .... spingendoci più ad est, ad un passo dalla ex-Yugoslavia.

Premetto che, nella mia esperienza, per fare una vacanza è sempre utile fare una classifica di "cosa si vuol fare" ... anche alla luce che le esigenze di adulti e bambini possono essere molto diverse.

Nel ns. caso volevamo uscire dai giri fatti fino ad allora dando tuttavia gli spazi a Giacomo e Marta di fare dei bagni in spiaggia, dormire e mangiare in modo decente ... insomma di non fare giorni e giorni di sola navigazione.

Pertanto ci siamo imposti di fare un percorso che prevedesse una sosta per il pranzo ed una per il tardo pomeriggio per sgranchirci, rinfrescarci e divertirci tutti assieme.

Anche la navigazione doveva consentire ai bimbi di stare in barca in modo rilassato, possibilmente senza giubbini di sicurezza e quindi non sbandati perennemente di 30° aggrappati sul bordo sopravento cavalcando le onde !!

Tutto ciò premesso abbiamo deciso di partire martedì 17 agosto in direzione di Grado ... e magari Pirano in Slovenia ... con la consapevolezza di scegliere dove fermarci e pernottare in dipendenza dalle condizioni meteo.

Di seguito il diario di bordo di Lazi Lady.

Martedì 17 agosto 2010
Carichiamo in barca le ultime cose (vestiti e cibo), portiamo Lazy Lady sotto la gru e partiamo alle ore 9.45 dal pontile del CVC.

Poco vento proprio da est e quindi decidiamo di procedere a motore (un fuoribordo Johnson 5 Hp a 4 tempi).
Alle ore 10.45 siamo al Bacan (isola di S. Erasmo) con marea crescente. Visto il poco vento decidiamo di approfittare per fare un bagno rinfrescante ... sperando che poi salga un po di scirocco.

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Partiamo poco prima di mezzogiorno ed usciamo dalla bocca di porto di Lido sempre a motore.
Appena messo il naso fuori in mare il vento comincia a diventare "sufficiente" per andare a vela ... saranno stati 8 nodi da S-E in rotazione verso sud ... giusto per una bolina non troppo stretta.

Issiamo randa e fiocco e procediamo verso est a circa 4 nodi ... intanto ne approfittiamo per mangiare comodamente la pasta fredda preparata a casa e la birra ancora fresca (non avendo un vero frigo sarà anche l'ultima !).

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Il vento prosegue per tutto il pomeriggio e, visto che i bimbi non si sono ancora annoiati a disegnare, guardare il paesaggio, contare le meduse e fare le bolle di sapone ... noi ne approfittiamo per guadagnare miglia.

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Dopo che il vento è girato a Sud proviamo a mettere il jennaker ma dopo 2 ore si riporta da Sud-Est risultando troppo stetto, siamo sempre di bolina ...  con il solo fiocco riusciamo a procedere più veloci e comodi.

E così dalle 13 alle 18 circa lasciamo a sinistra il faro ed il centro di Jesolo, poi il palazzone in costruzione a Cortellazzo, la Laguna del Mort ed Eraclea, Porto Santa Margherita e Caorle ... e, dopo circa 20 miglia, decidiamo di spiaggiare poco dopo Porto Falconera, sulla spiaggia della Brussa.

Ormai in spiaggia non c'è più nessuno e così ci tuffiamo prima per un bel bagno e poi ci portiamo in spiaggia per sgranchirci un po e cenare.

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Complici le nuvole e le giornate irrimediabilmente più corte, il buio in arrivo e la marea calante ci costringono a ripartire verso le 19.30

Prima però bisogna preparare la barca per la navigazione notturna che con Arianna un po' perplessa ma fiduciosa ci apprestiamo a fare.

E così sistemiamo tutte le cose inutili nel pozzetto, prepariamo i letti per la notte (ma soprattutto cerchiamo di incastrare sottocoperta quanto ci siamo portati da casa), proviamo il salvagente anulare esterno e soprattutto la cima galleggiante (che se non la provi prima ti si incattivisce quando ti serve), prepariamo i giubbetti di salvataggio per me e Arianna che rimarremo poi in pozzetto, armiamo la boetta luminosa e mettiamo in vista (non si sa mai) i segnali luminosi previsti per la navigazione entro le 6 miglia.

Dopo pochi minuti ci allontaniamo a motore dalla spiaggia per circa mezzo miglio poi, complice il vento che non vuole abbandonarci, issiamo nuovamente randa e fiocco e boliniamo molto stretti per superare il faro di Punta Tagliamento.

Facciamo circa 3,5 nodi con onda al traverso ... ma il silenzio, la luce sempre più fioca e le prime luci di Bibione, pur senza alcuna fotografia, rimarranno impresse nei ns. cuori.

Verso le 21 è già buio e così, dopo una giornata per loro intensa e piena di nuove emozioni, mettiamo a letto i bimbi nella cuccetta a "V" di prua.

Loro non fanno storie (sono proprio eccezionali!) e con il suono delle onde e del vento cominciano a russare entrambi dopo appena 5 minuti.

Passiamo a sinistra il Faro di Punta Tagliamento e subito dopo vediamo, in un solo sguardo, le luci di Caorle, Bibione e Lignano ... più passano i minuti e più sono chiare le luci di Trieste ma anche di Pirano e probabilmente Umago.

Ora che abbiamo passato la foce del Tagliamento io e Arianna facciamo il punto della situazione ... potevamo scegliere se arrivare fino a Grado (a circa 14 miglia) o fino al Porto Buso (nella laguna di Grado e Marano a circa 9 miglia).

Avevo studiato le foto di Google map per giorni, così come l'utilissimo 777 della costa Italiana (35€ ben spesi) ... a Grado senz'altro l'ingresso in porto era più segnalato e ampio tuttavia, esclusa la possibilità di andare in marina alle 3 del mattino (orario previsto) ero dubbioso su dove poter tirare l'ancora appena entrato.

A Porto Buso parimenti, pur essendo un ingresso meno importante e quindi illuminato, vi erano ampi spazi dove poter dare fondo all'ancora senza il rischio di trovarci poi in secca la mattina seguente (la marea sarebbe stata al livello minimo proprio verso mezzanotte).

Decidiamo quindi di poggiare verso Porto Buso così da dormire ad un orario più decente in un posto sicuramente più tranquillo.

La visibilità era perfetta, a parte l'onda formata con qualche accenno di schiuma che ci arrivava dalla falchetta di dritta ... procediamo a gran lasco verso la meta.

All'inizio vediamo luci verdi e rosse dappertutto ... ma il motivo è semplice, abbiamo ancora di fronte i fanali di allineamento per consentire l'ingresso al porto di Lignano ... superate senza problemi queste luci, e con un occhio al piccolo GPS cartografico, identifichiamo senza problemi l'ingresso a Porto Buso con i relativi fanali.

Procediamo per un paio d'ore in questo silenzio bellissimo ... con una leggere tensione che ci tiene svegli senza problemi ... mentre da sotto coperta il russare dei bambini ha lasciato lo spazio ad un silenzioso sonno profondo.

Arriviamo verso 1.15 di notte all'ingresso di Porto Buso.
Acceso il motore, ci mettiamo prua al vento ed in pochi secondi arrotoliamo il fiocco e ammainiamo la randa.
Mentre facciamo l'ingresso alla bocca di porto, dove le dighe foranee hanno tolto la fastidiosa onda, Arianna mette in chiaro le cime d'ormeggio, l'ancora e prende una torcia elettrica.

Uno dei fanali (quello rosso a sx) non funziona ... ma poco importa, ci teniamo a ridosso dei 2 fanali verdi che ci portano sicuri all'interno della laguna.

Notiamo con sorpresa che al centro del canale ci sono delle dame che segnalano il centro del canale ... ma sono prive di qualsiasi carta rifrangente ... per fortuna l'oscurità non è totale.

Dalla cartografia sappiamo che l'ingresso del porto si immette a "T" sul canale principale segnato a destra e sinistra da frequenti briccole ... non ci aspettavamo tuttavia che anche in questo caso fossero tutte prive di catarifrangenti (onnipresenti nei canali della nostra laguna), forse a testimonianza dello scarso utilizzo notturno dei canali.

Tuttavia senza problemi e procedendo con calma a motore arriviamo al canale giriamo a dritta ... sappiamo cha a 200 metri, sempre a dritta, dovrebbe esserci il ristorante "Ai Ciodi" o "Antica Anfora" con un ampio pontile ed una grande zona dove dare ancora tutto intorno. Intanto tiriamo su al 80% la deriva e sblocchiamo anche il sistema basculante del timone.

Nell'oscurità scorgiamo la dama che indica dal canale principale un secondo canale perpendicolare che porta al ristorante e così viriamo a dritta ... dopo 50 metri ci troviamo su un fondale di 30-40 cm pieno di posidonia che ci impedisce di avanzare.

Siamo certi di essere a poca distanza dal ristorante e proprio nella zona indicata dal 777 per l'ancoraggio ... verificato che non ci sono ostacoli attorno e che la posizione è sicura diamo comunque fondo alla ns. Bruce da 5 kg ed ai 10 metri di catena e cima.

Alziamo il motore, il timone e completamente la deriva ... diamo ancora un'occhiata (ma non si vede assolutamente nulla) .... solo il buio e bricole del canale principale a quanche centianio di metri.

Ok ... ben fatto ... andiamo a dormire ... sono le ore 1.50
Non serviranno più di 5 minuti per prendere completamente sonno ... la barca è immobile e non c'è alcun rumore.

Verso le 4 di mattina una leggera pioggerellina ci sveglia un po ... ma è questione di qualche minuto, ci giriamo dall'altra parte e continuiamo a dormire.

Ore 8.00 io e Arianna ci svegliamo ... Giacomo e mezzo sveglio anche lui mentre Marta dorme ancora beatamente.
Apriamo il tambuccio con la curiosità di vedere dove siamo ancorati ... avevamo fatto i calcoli giusti !!! siamo a 100 metri dal ristorante.

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La marea non è salita di molto ... avremo guadagnato 20 cm sulle posidonie ... ma la ns. Lazy Lady non si fa intimorire.

Facciamo così colazione in pozzetto e poi ci ormeggiamo all'ampio pontile per visitare l'isola ed il ristorante.

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Arriva subito dopo un motoscafone cabinato da cui scendono 6-8 persone che scaricano il pesce dalla cella frigo del mezzo.

Capiamo che è il personale che lavora al ristorante e infatti si mettono subito a prepare il pesce per gli ospiti.
Verremo poi a sapare a Grado che la trattoria è una delle migliori per il pesce ... i prezzi non sembrano proibitivi, soprattutto ci sono piatti per tutte le tasche.

Una cosa è sicura ... il pesce era tutto fresco e sembrava di ottima qualità.
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Dopo un buon caffè bevuto sui tavoli ancora vuoti (ma per metà già prenotati !!) ci facciamo una passeggiate tra le vecchie case di pescatori e la diga che unisce l'isolotto dell'Anfora Antica a quello della diga foranea di Porto Buso.

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Mentre arrivano già i primi ospiti del ristorante (anche se sono ancora le 10.30 !!), complice il tempo fresco con vento di bora ed il cielo velato, decidiamo di metterci in moto verso Grado percorrendo il canale interno e che costeggia numerosi casoni e isolotti ... STUPENDO.

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Lungo il tragitto incontriamo anche un'altro equipaggio del CVC !!! In direzione opposta salutiamo Claudio Griggio con un gruppo di amici a bordo di una imbarcazione blu (con chiglia) che tengono a S. Giuliano ... il mondo è proprio piccolo.

Ci reincontreremo qualche giorno dopo davanti a Caorle.
Oltre all'incontro inaspettato scorgiamo anche il campanile della chiesa di Aquileia ... che si staglia su un orizzonte piatto che termina con le colline friulane sullo sfondo.

Dopo un paio d'ore arriviamo a Grado tramite l'ampissimo canale di S. Pietro d'Orio ... e dove sono all'ancora in pieno canale ma ridossati dalla vento di E S-E numerose imbarcazioni più grandi di noi.

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I bambini vorrebbero fare il bagno e così vediamo di mettere il naso fuori dalla bocca di porto di Grado ... ma il vento sarà a 20 nodi e l'onda in muso crea dei cavalloni anche sulle spiagge ...

decidiamo così di rientrare.
Telefoniamo alla Darsena S. Marco di Grado (http://www.darsenasanmarco.it/ ... l'unica ci cui ero certo essere dotata di comodi pontili galleggianti ... fuori dal centro ma con servizi anche per i bambini) ... per sapere se c'è posto per ormeggiare ... ci confermano la disponibilità a partire dalle 15.

Su consiglio della gentile responsabile della darsena ci dirigiamo verso il porto vecchio di grado .... che porta proprio in centro ... dove sulla sinistra ci sono gli ormeggi più centrali della LNI mentre sulla destra, tra grossi pescherecci, circa 10 metri di riva dipinta di un giallo scolorito sono dedicati all'ormeggio temporaneo. I cartelli che indicano la destinazione della riva sono rovinati ... ma a voce ci dicono che possiamo lasciare la barca un paio d'ore.

       
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giusto il tempo per mangiare un boccone e portare i bambini in spiaggia per un veloce bagno.

Il centro di Grado è bellissimo ed arrivarci in barca è ancora più emozionante ... ci portiamo tutti e 4 verso le spiagge di levante ... che scopriamo essere tutte recintate con dei tornelli per l'accesso a cui è obbigatorio pagare l'ingresso.

Con un po' di stupore ... leggiamo il cartello che recita in grassetto l'obbligo del pagamento dell'accesso ... ma in piccolo riporta che non è richiesto per chi deve esclusivamente passeggiare sul bagnasciuga e fare il bagno SENZA usare alcun servizio della spiaggia attrezzata!

Senza timore entriamo senza passare dal tornello e ci ferma un bagnino che con aria secca ci chiede di mostrare il badge d'ingresso ... diciamo che dobbiamo solo fare il bagno e passeggiare ... e con una smorfia seccata ci lascia passare!

In spiaggia ci sono dei grossi cavalloni ... il vento è sempre da Sud Est almeno a 15 nodi. Facciamo tutti e 4 un bel bagno, rientriamo nel centro di Grado e prendiamo un gelato ai bimbi per portarci alla barca.

Molliamo gli ormeggi, sono ormai quali le 16 e andiamo alla darsena S. Marco, ripassando attraverso i pescherecci ormeggiati nel vecchio canale cittadino.

Arriviamo alla vicina darsena, subito dopo il ponte girevole, e una signorina molto simpatica e gentile ci aiuta ad ormeggiare al posto riservato ed a darci indicazioni poi per tutti i servizi del marina.

Siamo ora legati tra qualche gommone e qualche motoscafo in un posto veramente tranquillo, ventilato e silenzioso.
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Sistemati i parabordi, messa in ordine la coperta e le cose varie, ci facciamo delle belle doccie nei servizi appena ristrutturati (inaugurati a Giugno) e che risultano molto puliti ed accoglienti.

Una volta rinfrancati facciamo la breve passeggiata che ci separa dal centro di Grado e decidiamo di mangiarci una pizza nella parte vecchia del paese.

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Dicono che Venezia sia cara ... non penso lo sia più del centro di Grado !
A parte questo il posto, le calli e le vecchie case sono incantevoli e facciamo proprio una piacevole cena.

A tavola ne approfittiamo per guardare la carta nautica del nord Adriatico per decidere cosa fare il giorno successivo ... è infatti mercoledì ed abbiamo varie opzioni dinnanzi a noi.

I camerieri incuriositi si fermano a guardare e gli raccontiamo da dove veniamo e dell'atterraggio notturno a Porto Buso ... 2 o 3 di loro si fermano a darci consigli ed a segnalarci posti da visitare e da evitare.

Poi per fortuna arrivano le pizze e spostiamo al giorno dopo l'analisi delle rotte da seguire !

Terminata la cena passeggiamo ancora per il centro ed andiamo a dare la buona notte al mare.
Torniamo in Marina verso le 21 e andiamo tutti a letto senza problemi.
Al marina non ci sono zanzare, ma per precauzione abbiamo messo la zanzariera ( ancora quella della culla di Giacomo con l'elastico ... comodissima) dalla parte di tambuccio che lasciamo aperta.

Il ristorante del marina a 20 metri di distanza fa un po di chiasso fino a mezzanotte... ci sono molti ospiti anche esterni.

Ma noi siamo stanchi e rilassati e ci addormentiamo beatamente e dormiamo tutta la notte.

Tranquillo risveglio alle ore 8.30 ... colazione con crostatine, frattini ed i caffè della macchinetta automatica della darsena.

Saldiamo il conto con il marina (totale 19€ per una notte ... non male) e decidiamo di uscire dalla bocca di porto di Grado per vedere che vento tira fuori e decidere dove dirigerci.

Il vento è già a Sud -SudEst alle 10 di mattina ... probabilmente non è mai diminuito la notte , infatti ci sono onde alte oltre 1 metro e mezzo con qualche frangente. Il vento è attorno ai 15 nodi e gira subito dopo da Sud pieno.

Decidiamo di non fare gli eroi e così armiamo la randa già con una mano di terzaroli (l'unica che abbiamo ma molto abbondante) e rolliamo mezzo fiocco.

Andare a Pirano in Slovenia (una della possibili mete) non è facile ... nonostante le sole 11 miglia che ci separano, l'onda ed il vento sarebbero tutte di prua e ci toccherebbe fare bordi su bordi.

Decidiamo così di dirigerci verso Lignano ... di bolina stretta ma almeno con le onde al mascone.

Osservando le altre barche è evidente come la forma dello scafo sia determinante in questi casi.
Lazy Lady è lunga 5,5 m e larga 2,2 ... circa un rapporto di 2 a 1 ... senza chiglia completamente piatta sotto ... e con la poppa larga circa l'80% del baglio massimo

Altre barche di poco più lunghe sono larghe come noi e hanno uno scafo molto più affilato e marino ... magari con la poppa più stretta ... il comportamento sull'onda è abissalmente diverso.

Comunque non ci lamentiamo ... si balla e ci divertiamo anche un po'.
I bambini però non riescono a giocare sottocoperta ... anche Arianna deve rimanere in pozzetto
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Tutto molto bello per la prima ora ... ma dopo il mal di mare si fa sentire e Marta ci fa rivedere la colazione ... poveretta ... ma dopo 2 minuti si sente subito bene ... e dopo mezz'ora non disdegna una bella fetta di salame con l'aglio !!

Bolina e onde, bolina e onde  .... sottovento ci supera un bello scafo bianco con coperta grigia che ha issato il solo fiocco ... dopo capirò che è la barca con chiglia fissa del Circolo Vela Mestre posizionata su un alto carrello con invaso giallo proprio a fianco del cancello che porta al molo del polo nautico.

Entrare ancora in laguna di Marano vorrebbe dire entrare con onda formata a poppa e soprattutto allungare inutilmente il percorso ... decidiamo di proseguire sperando che il vento diminuisca.

Arriviamo verso le 13.00 di fronte a punta Tagliamento ... ma anche l'ingresso alla foce del fiume non sembra l'ideale ... proseguiamo ancora.

Dopo un pranzo veloce in pozzetto a base di formaggio grana, salame, pomodori, carote e cetrioli ... arriviamo verso le 15.00 a porto Baselghe ... ovvero tra Bibione e la Brussa ... altro accesso alla laguna di Caorle dopo quella di porto Falconera.

L'ingresso al porto è a forma di "S" e ben segnalato da numerose briccole e due fanali in testa.
Il canale è molto trafficato ... un via vai di motoscafi che dal marina di Porto Baselghe escono o ritornano dal mare.

Nonostante tutto l'ingresso è molto comodo perchè i bassofondali di fronte spezzano le onde e rendono il mare molto più piatto ... in spiaggia non ci sono nemmeno i cavalloni.

Decidiamo così di spiaggiare sulla parte sinistra dell'ingresso al porto ... quella posta sulla Brussa.
La spiaggia è selvaggia senza alcuna struttura attrezzata, proprio quello che cerchiamo !

A 50 metri si ergono tre magnifici casoni con il tipico tetto spiovente ... uno di questi è aperto e ci sono delle persone che prendono il sole.

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Noi ci riposiamo e portiamo i bimbi a giocare finalmente con la sabbia ...ed a fare il canonico bagno.

A fianco dei casoni ci sono 3 barche a vela di 7-8 metri ormeggiate su una banchina rifatta da poco con robusti pali in legno di contenimento.

Il pescaggio sembra essere sufficiente per loro ... chiedo se hanno dormito li ma tutti e tre sono arrivati nel pomeriggio e si porteranno al marina per la notte ... perfetto avremo il posto libero!

Più tardi scorgo che il canale che passa sul retro i casoni è più riparato dall'onda del traffico e dal vento ... ci sono inoltre 3 bei pontili non galleggianti con robusti pali in legno.

Sono pontili privati ma non utilizzati di notte.

Mentre Arianna, Giacomo e Marta sono in spiaggia, preparo la barca e la porto sui pontili visti poco prima ... dopo pochi minuti sono ormeggiato, il posto è veramente fantastico.

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I bimbi vengono a vedere dove sono finito ... ma tornano subito dopo ai loro giochi da spiaggia.

Intanto le persone abbandonano una dopo l'altra la spiaggia e le barche spariscono tutte verso le 18.

Noi prepariamo tutto per la notte e prima ancora per la cena.

Alle 19 sfruttiamo un comodo tavolo coperto da canne posto di fronte al più grande dei casoni ... apriamo il ns. fornello norvegese ad alcol (ottimo ... funziona senza problemi anche con vento forte) che utilizzavamo ancora da fidanzati quando andavamo per rifugi e bivacchi e la magia della vela era ancora sconosciuta.

Stasera mangiamo zuppa di farro .. due scatole di prodotto già pronto solo da scaldare. Con l'aggiunta di un pizzico di sale, olio  e scaglie di formaggio grana ... la cena sembra veramente un banchetto !!

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La luce arancione e calda del tramonto rende il tutto ancora più magico.
Non c'è nessuno in questo angolo di paradiso ... potrebbe sembrare una cartolina caraibica!!

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Dopo cena il programma della serata prevede di andare in spiaggia ad aspettare il buio e vedere le prime stelle.
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Non erano invece invitate le zanzare che in vere e proprie nuvole organizzate muovono al ns. assalto !!
Scopriremo che non esiste citronella, spray Autan, crema Vape che tengano ... ci bucano anche attraverso i vestiti.

Sono piccolissime e numerose ... e nemmeno il vento che soffia forte dal mare sembra allontanarle.

Passeggiamo lungo riva nella speranza vana di distanziarle .. tutto inutile.
Poi invece vediamo uno dei casoni sulla spiaggia illuminato e con la porta aperta ... alcune persone all'interno.
Siamo incuriositi e andiamo ad incontrare i nuovi vicini !

Si tratta di 4 simpatici pescatori di Caorle ... alcuni di loro hanno le mogli in vacanza in montagna con i bimbi ...e così ne approfittano per passare una nottata goliardica tra partite a carte, salumi e vino ed una pesca notturna sulla bocca del porto.

Ci offrono un bicchiere di vino e ci fermiamo quasi un'ora a parlare ... sono stupiti della ns. vacanza e riconoscono che Giacomo e Marta sono veramente tranquilli e bravi a seguirci.

Parliamo di lagune, di escursioni invernali con la neve per le barene, dei problemi della pesca (preoccupati dalle recenti norme europee) ... ma soprattutto di un mondo che rischia di scomparire, soffocato com'è dal più proficuo turismo o dalle varie speculazioni. Tuttavia mi pare evidente che turismo selvaggio e speculazioni edilizie trovano ampi spazi e varchi aperti dalla fine della cultura che vedeva al centro il territorio ed i deboli equilibri di lagune, dune, pinete e mare.

Così come la mia, anche le nuove generazioni sembrano attratte più dai centri commerciali o dalle discoteche che da questi paradisi ....

OK ... beviamo il vino e auguriamo una buona pesca notturna ... e ci dirigiamo alla vicina barca.

Per fortuna le zanzare sembrano essersi ridotte e, soprattutto in barca, la zanzariera ha funzionato  a dovere.

Dormiamo beatamente fino alle 8 di mattina.

Il giorno dopo, venerdì 20, decidiamo di partire appena possibile perchè ci aspettano 25 miglia all'ingresso del porto del Lido e poi le 6-8 miglia per arrivare al CVC.

Alle ore 9 tutto è pronto per la partenza.
Metto in moto il FB per farlo scaldare qualche minuto, mentre tolgo i parabordi e mi accingo a togliere le cime d'ormeggio.

Il motore si ferma però improvvisamente e, nonostante i ripetuti tentativi non ne vuole sapere di partire.

Per fortuna siamo tutti rilassati e tranquilli (soprattutto i bimbi) e così con calma apro il FB e comincio a fare le prove del caso.

Verifica benzina serbatoio, verifica arrivo benzina alla pompa, verifica funzionamento pompa, verifica arrivo benzina al carburatore.

Tutto sembra ok. Verifico candela e relativa pulizia.
Riprovo a mettere in moto ... ma nulla da fare.

Nal frattempo arriva uno dei proprietari del casone ed attracca accanto a me con un bel motoscafo cabinato old-style.
Il proprietario, sulla sessantina, si offre di darmi una mano dicendo di essere un elettrauto in pensione.
Rifacciamo assieme le verifiche di prima ... e poi osserviamo che nel carburatore la tazza inferiore (che si può togliere per svuotarlo o per pulirlo) dovrebbe essere piena di benzina ma risulta vuota.

L'elettrauto capisce subito che si tratta dello spillo del carburatore ... un ago sostenuto dal galleggiante e che impedisce l'alimentazione della benzina quando il livello del carburatore è troppo alto.

Basta un semplice colpetto con la chiave inglese al carburatore per sbloccare lo spillo (forse sporco e quindi incastrato).

Al secondo colpo il motore parte come nuovo.
Ringrazio l'elettrauto che vuole assolutamente mostrarmi la sua bella barca comprata d'occasione usata ... scambiamo due parole e lo ringrazio di cuore per la pazienza e l'aiuto.

Ripartiamo alle 10.30 ... abbiamo perso un'ora e mezza sulla tabellina di marcia e fuori ci attende un mare completamente piatto con vento da Sud-Ovest di circa 3-4 nodi !!

Ci aspetteranno 25 miglia a motore ... al minimo facciamo circa 6 nodi grazie al mare completamente piatto.
E grazie all'autopilota, che inauguro con l'occasione, posso passare due ore a prua in relax mentre i bimbi si rilassano e giocano.

Il cielo era strano e abbiamo sfiorato anche un banco di nebbia.

Alle 15.00 arriviamo a punta Sabbioni dove ci fermiamo fino alle 16 per fare il bagno e rinfrescarci ... il vento ha girato a SUD e così entriamo a vela nella bocca di porto.

Proseguiamo fino al forte di S. Andrea dove il vento cala irrimediabilmente e proseguiamo a motore con la randa issata.
Concludiamo poi il ritorno con un percorso insolito, passando prima a fianco del ristorante delle Vignole ... e poi costeggiando tutto l'Arsenale lasciando a dritta l'isola di San Michele con il suo cimitero.

Entrati nel canale di Campalto riconosciamo lo Stag 18 dei Ferruzzi che ci viene incontro rigorosamente a vela e ci saluta ... raccontiamo brevemente la splendida avventura e li lasciamo per portarci un po' stanchi alla banchina.

Ci manca ancora la parte più noiosa e triste della gita.

Con l'alaggio togliamo Lazy Lady dall'acqua ... il suo (ed il nostro) elemento naturale.

Adesso riposa per qualche settimana in banchina ... ma presto la rimettiamo in acqua per nuove avventure.

Spero il racconto vi sia piaciuto ... ed invito altre famiglie con bimbi a farsi avanti per organizzare assieme qualcosa di simile per il 2011.

Conclusioni
4 giorni in barca sono sembrati un mese ... e se sei in vacanza questo è il massimo.
Le ns. imbarcazioni sono perfette per questo tipo di esperienza, grazie al loro ridotto pescaggio possiamo riparare in molti posti riparati dal vento e dall'onda ... laguna del Mort, Porto Falconera, Porto Baselghe, foce del Tagliamento, laguna di Marano ... oltre che presso tutti i numerosi marina di cui la costa è disseminata.

Con le ns dimensioni troviamo sempre posto e riparo.
Sono rimasto sorpreso di come la vacanza possa essere, con i dovuti semplici accorgimenti, a misura di bambino .... e che non sia difficile passare un ugual numero di notti in marina o all'ancora.

Ad ogni modo noi il prossimo anno pensiamo di organizzare una vacanza di almeno 7 o 10 giorni (meteo permettendo) ininterrotti.

Che sia il delta del Po o il mare di Trieste o le coste istriane .... non importa, saranno senz'altro dei giorni meravigliosi per stare tutti insieme per una sana vacanza.

Luca Pauletti

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                                                                                                                                           byRevi 24.8.2010