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Vacanze su micro-cabinati
lungo la costa di Nord-Est

Amarcord e considerazioni varie
di Giorgio Pavan... fino in Croazia


VACANZE IN BARCA

Il racconto di Luca Pauletti mi è molto piaciuto.

Nel 1982 ho fatto la prima vacanza in barca da skipper (?) con mia moglie su un EC17 praticamente sullo stesso percorso di Luca e visitando gli stessi posti.

A parte che c’era più acqua alla darsenetta di Porto Buso (almeno 1 mt , visto che noi pescavamo 1 mt e non abbiamo toccato sotto), non mi sembra che sia cambiato molto da allora.Anche lo spirito è rimasto lo stesso: le vacanze che ancora preferisco sono fatte vagabondando per piccoli posti .

 

Dappertutto vedo numerosi bambini anche molto piccoli a bordo delle barche.Non sembra che i bambini siano affatto un problema:non si sente mai frignare e gridare.I bambini delle barche sembrano molto contenti delle loro vacanze.

 

Deduco che se da noi la vacanza in barca  piccola, specie con bambini, si usa ancora poco è più per le

paure dei grandi che per la indisponibilità dei piccoli.

 

Non occorrono barche grandi: ho avuto un Alpa 11,50 ed ho afftittato almeno 7-8  barche da crociera in posti diversi ma la mia conclusione è che non è affatto migliore una barca grande di una piccola ai fini della vacanza.Anzi una piccola ha grossi vantaggi, tra cui quello di infilarsi in un sacco di posti inacessibili alle barche grandi.

L’importante è avere un programma di navigazione adatto al tipo di mare e proporzionato al mezzo che si ha.

Per esempio con una barca di 5,5 mt e bambini farei di sicuro almeno due ampie soste al giorno:a pranzo e a sera .Tappe di 10- 15 miglia al giorno consentono di vedere molti bei posti ma di farlo senza stressare anche chi non è un accanito regatante.

 

Di solito noi privilegiamo andare a cena in trattoria – ed una trattoria non è mai troppo distante da qualsiasi posto dove uno voglia ormeggiare per una notte tranquilla-ma a bordo portiamo l’occorrente per fare uno spuntino o preparare un risotto in caso che l’estro o il tempo consigli di non lasciare la barca.

Se la vacanza è lunga, l’equipaggiamento della barca è molto ridotto, o c’è qualche membro dell’equipaggio particolarmente restio alla vita spartana, una buona soluzione è considerare ogni 3-4 giorni di prendere una stanza d’albergo almeno per una parte dell’equipaggio: consente di fare docce senza risparmio e di ricaricare le batterie a chi le ha esaurite.In alternativa si può andare in un marina.

 

Per le lavarsi ci sono le solar shower o, meglio, noi usiamo un innaffiatore a pressione da 8lt.

Come riserva una tanica pieghevole da 20lt. Nessun bar o casa privata ti nega 20 lt di acqua. Provare per credere. Se uno si fa il bagno in acqua di mare (con bagnoschiuma IOR ad esempio) e poi si risciacqua con acqua dolce il consumo di acqua è veramente irrisorio.Se l’acqua di mare non va bene, una doccia completa si fa comunque con 6-7 lt di acqua.

 

Con Zakete che come abitabilità è meno di un Micro abbiamo fatto vacanze di 15 giorni in Croazia, in Sardegna ed in Grecia. L’unico posto che sconsiglierei è la Grecia perché lì le brezze sanno essere così forti da creare imbarazzi ad una piccola barca nella bolina.

Alcuni posti sono decisamente ideali per le piccole barche:tra questi in testa a tutti metterei ovviamente le nostre lagune,e l’arcipelago della Dalmazia

 

Una vacanza in barca in laguna di Venezia?

Il Velaraid è proprio nato come  occasione per una vacanza in barca nella laguna di Venezia per 5 giorni, su un itineriario organizzato, con soste a pranzo e cena e veleggiate in compagnia di gente che è lì per andare a vela e divertirsi.

E’ anche adatto alla partecipazione  di bambini, come dimostra la partecipazione di Carlo Maritan e famiglia da 2 edizioni. Le due gemelle sono diventate subito le mascotte della flotta e sembrano divertirsi molto. Ci sono varie possibilità di partecipazione a cui corrispondono diversi livelli di budget di spesa.

 

L’altro grande scenario per vacanze in piccole barche è la Dalmazia. E’ vero che è piuttosto lontana e ragguingerla via mare da Venezia comporterebbe una noiosissima smotorata quasi infinita.  

 

 

Ma  con Graziella per almeno 2 stagioni abbiamo trasferito Zakete su carrello a Biograd (permessi di navigazione a Zara)e messo in acqua a non più di 6- 8 miglia dall’accesso sud dell’arcipelago delle Incoronate. 
Da lì sono raggiungibili con veleggiate di poche miglia un numero impressionante di baie,isole, ancoraggi.
 
Dopo forse 20 anni di vacanze in quella zona ancora quest’anno almeno per metà delle nostre tappe abbiamo visitato nuove isole, nuove baie ed nuovi approdi.

 
Con Ferdinando Ferruzzi ci dicevamo domenica scorsa  che non dovrebbe essere difficile mettere insiame almeno 4-5 carrelli.
Si possono fare anche due giri, in caso che i carrelli non bastino.Ma non sarebbe troppo complicato mettere insieme una flotta di 7-8 barche di San Giuliano per veleggiare nell’arcipelago croato.

Basterebbe volerlo fare.

Per inciso la Croazia segue le norme europee (non l’Italia) e per il permesso di navigazione occorre la patente nautica.

 

Giorgio Pavan

 


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                                                                                                                                           byRevi 26.8.2010