Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

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Fra i pionieri della tutela lagunare
Intervista flash a Paolo Rosa Salva 
dall'ideazione di Vogalonga
all'introduzione dei Cigni in laguna

[nella foto: Giampaolo Rallo e Paolo Rosa Salva (a destra)  - Operazione cigni in laguna, 1984 - con il patrocinio del WWF e del Gazzettino]

Da un'inaspettata mail di commento alla foto di Yuko sui Cigni a San Giuliano [vedi "correlati", a fianco] e da alcune fotografie "storiche", arriva il pretesto per un’intervista flash a Paolo Rosa Salva, che dai primi anni '70 fu fra i precursori della difesa ambientale della Laguna di Venezia.

A Paolo Rosa Salva, non molti lo sanno, si deve fra l’altro anche l'ideazione di Vogalonga.


 

- Fine anni '60 - inizio '70: qual'era la percezione della laguna nell'opinione pubblica locale?

« Il distacco tra popolazione e laguna era molto ampio. La laguna per gran parte dei veneziani era solo ciò che si poteva vedere percorrendo il Ponte della Libertà.»

 

- Come e quando nacque il vostro movimento in difesa dei valori ambientali in generale e della laguna in particolare?

« Alla fine degli anni '60. I vasti processi di trasformazione ambientale della laguna, mettevano in evidenza la fragilità  e la rapidità dell' evoluzione ambientale con  la progressiva perdita dei caratteri specifici di questo ecosistema costiero. Il più evidente era la modificazione  del tessuto geomorfologico con  l'approfondimento dei fondali e l'erosione di velme e barene.»

 
 

- Chi eravate ?

« Era un movimento composito e variegato caratterizzato da una indipendenza culturale, non strutturato e contemporaneamente labile. Trovava motivi di unione pragmatici sui temi ambientali ma si divideva su quelli politico-sindacali.»

 

  

- La prima rilevante iniziativa pubblica ?

« Ci furono molte iniziative e manifestazioni ma sicuramente quella più eclatante fu il blocco della prima petroliera che entrava in laguna attraverso il canale dei Petroli  nel dicembre del 1969. Gian Andrea Mencini riporta in un suo libro  la storia di questo movimento.»

[ Gianandrea MENCINI, Il Fronte per la Difesa di Venezia e della Laguna e gli scritti di Indro Montanelli, Supernova 2005. Riguarda le iniziative di fine anni '60 inizio '70 per la tutela ambientale della laguna e della città ]

  

- Come nacque l'idea di Vogalonga ? Trovi corretto l’articolo di Silvio Testa

[vedi link L'origine di Vogalonga nella colonna "correlati"]

« Non era più il momento di organizzare  manifestazioni di protesta, ma di promuovere una maggiore consapevolezza ambientale attraverso la promozione di eventi coinvolgenti e di promozione culturale e sportiva. 
La Marcialonga in Val di Fassa fu la mia fonte di ispirazione per  ideare e progettare la Vogalonga. 
Avevo
svolto il mio servizio militare in Val di Fassa ed avevo visto con grande emozione la partenza  della Marcialonga. Proposi e riproposi in diverse sedi l'organizzazione di una manifestazione remiera di più di 30 km, che alla fine si concretizzò grazie al sostanziale apporto del Gazzettino, in particolare l' allora caporedattore Delfo Utimpergher. 
Silvio Testa riporta esattamente lo svolgersi degli eventi.»

 
 

- 1984: iniziativa per la reintroduzione del cigno reale in laguna. 
Perché proprio il cigno reale ?

« Il Cigno Reale è stato scelto quale elemento simbolico date le sue dimensioni ed il suo portamento. Molto riconoscibile e caratterizzato da un portamento  inconfondibile. 
Anche in questo caso la scelta era connessa ad una campagna promozionale condotta dal WWF di Venezia , condotto da Giampaolo Rallo, ed ancora una volta con l'insostituibile sostegno del Gazzettino.»

 
 

- Come ti risulta ora, a distanza di un quarto di secolo, 
la situazione in laguna del cigno reale ?

« Oggi di Cigni Reali in laguna ce ne sono anche troppi, concentrati in aree specifiche. La situazione della fauna è cambiata completamente e le presenze di specie e per numero sono radicalmente capovolte rispetto agli anni '60/' 70. In quell'epoca la fauna era scarsa, oggi in alcuni casi troppo numerosa. 
Si sono palesate specie allora inesistenti quali i fenicotteri. Presenza forse da rapportare ai cambiamenti climatici.»

 
  

- Quale futuro prossimo ritieni auspicabile e possibile per la salvaguardia ambientale 
della Laguna di Venezia.?

« Ritengo che la laguna sia da considerare un ambiente completamente artificiale, nel quale le dinamiche naturali si possano sviluppare secondo direttive completamente guidate. 
La natura farà sempre il suo  corso, ma in un ambito più simile ad un parco urbano o ad un vasto giardino nel quale ogni elemento potrà essere indirizzato e curato in rapporto alle esigenze delle relazioni dell' area urbana circostante.»

 

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