Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

 home  >  Laguna e città

The English Raid  2010
  

vissuto, raccontato e fotografato
da Marco D'Alba,
velista d'Europa e "sciroccato" di Sangiu



Marco D’Alba:

Marco is one of the organisers of the Venetian Raid and was a guest aboard MOLLY and also sailed with Regin & Francosis Florin (our French visitors) aboard MARIE BELLETTE.

He writes “Don’t forget to send me your requests in case you like some pictures and you want them in a full size format.  Don’t forget (advertising moment) to come and join our Venice lagoon raid next June.”


[dal sito originale dell'English Raid]


Il racconto di Marco D'alba
  

Il lavoro mi consente una sosta di un paio di giorni...Geoff mi sta pressando da un mese perchè vada, si può fare...vado.

 

E' martedì, il raid parte mercoledì sera con il benvenuto al molo di Keyheaven. 
Procedo per gradi: aereo, treno, bagaglio quest'ultimo deve necessariamente passare con il recupero di quanto stivo costantemente nel ventre della mia shilla (cerata, stivali, sacca stagna sacco a pelo, salvagente). Tutto a posto, tutto sembra combaciare a meraviglia, si parte!

  

Aereo, Ryanair per Londra Gatwick, poi treno per Clapam Junction e poi New Milton...viene a prendermi alla stazione Madlaine, gentilissima come sempre. 
Mi accomodo a sinistra, dove di solito siedo per guidare e vedo scorrere veloci piccoli paesini curatissimi immersi in un verde intenso dove si staglia il bianco dei cottege ed nero dei loro tetti.
 

Arriviamo a Keyheaven, un sailing club piccolo, raccolto, con molte derive a terra su un prato ed alcune barche piu grandi...appoggiate sul fango a causa della forte escursione di marea...Arrivano tutti alla spicciolata: i francesi assieme a Vincenzo, gli olandesi (qui presenti in massa), molti inglesi, gli austriaci ed i russi!!! Si, i raid velici incuriosiscono sempre più e cosi, come a Venezia ci ha raggiunto Oggy dalla Bulgaria, nel Solent sono arrivati i russi, un'intera famiglia cui è stata affidata una vecchia baleniera.
  

Birra, bevande alcoliche dall'ingannevole gusto amichevole, patatine e tanta leggerezza accompagnano la festa di benvenuto.

Poi il briefing di George e Geoff e la cena all gun inn...certo, non rimarrà una cena indimenticabile, ma si inizia a "fraternizzare".

Poi la notte: alcuni sono stati alloggiati su ALICE una barca appoggio grandissima (funge da alloggio, da portabagagli, da riferimento, da starter, ecc), MARIE ANN un'altra barca con parecchie cuccette, alcuni dormono in barca, altri in tenda, altri ancora come me e vincenzo in un bellissimo cottage ospitati da jhoanna o da altri gentili partecipanti o simpatizzanti della zona.
  

L'indomani mattina l'appuntamento è, causa marea, fissato alle 7,30 in banchina. 
Partiamo. Raggiungiamo ciascuno la propria barca, poi alice dove ci viene dato il pranzo e ci viene spiegato dove dobbiamo andare...partiti! 

Poco vento, ma navighiamo su Molly sempre sui 4 nodi verso Newtown dove spiaggiamo su una costa fatta di conchiglie e sassi...pranzo indimenticabile (per l'immangiabilità del cibo) e ripartenza direzione Folly Inn: la locanda e l'ormeggio si trova risalendo il fiume Medina: arriviamo alla foce poi inzia una bolina che ci vede essere contro vento e controcorrente: Molly è lentissima in virata ma quando prende velocità passa da un bordo del fiume all'altro in men che non si dica...arriviamo a destinazione baciati da un bellissimo sole. 

Ci viene riservato un molo escusivissimo nel pontile principale, quello direttamente collegato alla locanda...che lusso. 
Qui tutti si dedicano ad un meritato riposo: chi legge, chi dorme, chi parla e guarda le barche altrui, chi sbircia la mail, chi semplicemente si gode lo spettacolo: 35 barche, dai 12 ai 22 piedi (molly e compagna escluse ovviamente), equipaggi misti, genitori, figli, animali, amici, raiders accomunati dall'amore per la vela ed i remi...per un'andar e in barca "pulito" sostenibile...nuovo. 
Cena memorabile per il tramonto infuocato, per il numero di salsicce ingurgitate ed tempo loro dedicato dalla digestione.

Passiamo la notte su Fluter (un 32 piedi di Robin) che ci ospita e ci accoglie tra ogni comodità (colazione inclusa). 

   

Scendiamo la corrente vogando...in 6 su Molly si viaggia velocissimi. Usciamo di nuovo nel Solent ed attraversiamo per andare a mangiare al Sailing club di Ashlet. Notevoli problemi di ormeggio causa fondale e non tantissimo spazio, ma il posto  è carino ed ottimo per una siesta.

  

Alcuni rivendicano una sana competizione cosa che fin qui ci è stata negata causa la restrittiva normativa britannica sull'organizzazione e svolgimento di regate...risolvono la questione all'italiana: facciamo una regata camuffata da corteo. 
Alice da' la partenza...si va! Raccolgono le sfida in non molti. Molly in questa occasione ha toccato gli 8 nodi di velocità prima di entrare nel fiume Beaulieu, risalirlo fino al Royal Southempton sailing club dove si trova un molo graziosissimo in mezzo al verde,  con la foresta dietro ed il fiume davanti...un'oasi, un paradiso di silenzio ed un ameraviglia per cura ed organizzazione.

  

Sabato mattina si riparte Newtown e poi per Lymington: ancora una volta si attraversa il Solent: ci viene spiegato come affrontarlo: approcciare l'attraversata il più tardi possibile: quel giorno su marie bellette ho capito perchè: la corrente stava cambiando e con i sui 4- 5 nodi rendeva praticamente nullo il nostro tentativo di risalire il vento. 
Con Francois, siamo rimasti fermi con le vele cazzate ed in assetto "da combattimento" una buona mezz'ora  prima di accorgerci che l'orizzonte ed i riferimenti a terra erano sempre nella stessa posizione. Riattraversiamo il solent e ci ritroviamo alle foci del Beaulieu sostanzialmente nello stesso punto dove eravamo circa 3 ore prima. Risaliamo sottocosta, qui la corrente è meno cattiva anche perchè si sta affievolendo il suo effetto. Francois conduce altero la sua "bambina" autocostruita, fiero di riuscire a districarsi in un mare che parla una lingua che non conosce ed elegante con il suo cashmere blu stile Marchionne.

  

Arriviamo a Lymington sulle 16 piuttosto stanchi, baciati da un sole caldo che asciuga l'acqua presa nel solito acquazzone pomeridiano.

A Limington trovo Fleutar, Robin, arriva l'equipaggio di Molly, gli amici...facciamo una doccia e poi il party di commiato fatto di canti, di premi, di sorrisi, di strette di mano...tutti sono contenti di essere stati parte della posa della prima pietra... un altro raid c'è adesso in Europa si chiama English Raid.

 

Geoff e George hanno premiato l'equipaggio proveniente da più lontano, quello che vogava più forte, quello che pedalava piuù forte (waiptem aveva anche una elica a pedali per le manovre in porto! geniale!!!) e anche gli equipaggi familiari genitori-figli quelli in cui la passione viene trasmessa e condivisa.

Bello premiare gli armatori che hanno portato con se i loro figli, bello mettere la trasmissione ai giovani e la diffusione dello spirito raider tra i valori principali da incentivare.

  

Da organizzatore confesso che mai avrei pensato ad un premio per questi bravi raiders.

Il nord Europa ha tanto da insegnare e mi strega per la sua semplicità.

Dopo la cena al Lymington yacht club io e Vincenzo torniamo a Keyheaven al cottage di Johanna per la mia ultima notte su suolo britannico - domani pomeriggio c'è il volo per tornare a casa.

Domenica mattina Johanna mi accompagna alla stazione, poi treno e aereo: atterrare a Venezia è sempre mozzafiato: vedo persino due nostre barche che rientrano al gran lasco sopra secca. Che meraviglia! 

Atterro, ritiro l'auto e guido verso il circolo:  di nuovo un prato, di nuovo vele, di nuovo birra e tanti amici....semplicemente.

 

Marco D'Alba


Gli altri Raid
  

» Sail Caledonia

» Velalonga Raid

» SeaFair Haven

» Morbihan Week

» Raid Finland

»Shipyard Raid

Correlati:

» tutte le foto del Raid D'INGHILTERRA

 

The English Raid  
si é svolto dal 28.7 al 1° Agosto
fra Portsmouth e Southampton
il Raid Inglese, gemello del nostro
VelaRaid Venezia

  

Cos'é un Raid
Storia e spirito dei Raid Velici
Da Claudio Trentin la giovane storia
del veleggiare fra turismo sostenibile
 e accettabile competizione 

   

VelaRaid 2010

1000 fotografie, le Classifiche,

i racconti della grande 
5 giorni a vela in laguna


Gli Sciroccati della terrazza
Comunità Casanoviana in Facebook
s'inventano le regate di sera
e amano il fresco in canalasso... 
... con una passione per lo stick.. 

 

 

                                                                                                                                           byRevi 15.9.2010