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SABATO,
04 DICEMBRE 2010 Pagina
42 - Cronaca
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ASSEMBLEA A CAMPALTO
Primo incontro pubblico nel quartiere per discutere del tracciato
dell’alta velocità
No
alla Tav fra parchi e discariche
«Trent’anni
di lotte per il territorio spazzati via da un tratto di penna»
MARTA ARTICO
CAMPALTO. «Da
trent’anni ci impegniamo per restituire dignità a un
territorio bistrattato come quello di Campalto, adesso ci
vediamo precipitare in testa un progetto di simili dimensioni,
ai bordi della laguna».
Ieri al Centro anziani Fratelli Cervi si è svolta l’assemblea
sulla Tav organizzata dalle associazioni «Cittadini per
Campalto», dal Gruppo di Salvaguardia per l’Ambiente La
Salsola, l’
Ecoistituto Veneto
,
Italia Nostra
,
Lipu, Vas
, Amicoalbero e Wwf.
Per
la prima volta gli abitanti del territorio hanno potuto rendersi
conto, su una slide «non ufficiale», del percorso dell’alta
velocità.
Un tragitto «improponibile» secondo i comitati che
devasterebbe uno degli unici affacci ancora intonsi alla laguna.
Il presidente della Salsola
Pino Sartori
,
ha cercato di dare qualche dato sulle dimensioni
dell’intervento.
Tante le perplessità «Un grande treno - spiega che necessita
di una massicciata di
30 metri
che in genere è sopraelevata. Si parla di passaggio in tunnel
da Mestre a Tessera, ma non si capisce per prima cosa come
riesca a fare un angolo di 90 gradi all’altezza del parco di
San
Giuliano e inabissarsi
sotto il polmone verde, che come sappiamo è una ex discarica
tirata a lustro: i veleni sono stati messi in sicurezza
realizzando un sarcofago a
22 metri
di profondità».
Tante le domande e le criticità che pongono i comitati. «Il
treno dovrebbe passare sotto l’Osellino o magari l’abitato
del quartiere di gronda?» «Per noi
Campalto - chiarisce -
dovrebbe diventare la porta del parco della laguna, ma se sarà
stroncata da una massicciata di
30 metri
cosa ne sarà? Il percorso in tunnel è impraticabile».
Se invece emerge in superficie il danno dal punto di vista
dell’inquinamento anche solo acustico per gli abitanti sarà
indecifrabile.
Presenti anche il consigliere comunale
Beppe Caccia
, il consigliere provinciale Lionello
Pellizzer, il consigliere
Sebastiano Bonzio
(Rfc), il presidente dell’Ecoistituto Michele
Boato.
L’assessore all’Ambiente Gianfranco
Bettin,
ha sottolineato come finora
il Comune
non sia mai stato coinvolto nel progetto, proponendo
di istituire nell’ambito della Consulta per l’Ambiente, uno
speciale osservatorio sulla Tav.
«Quel che emerge - spiega
Bettin - è
che l’elasticità sul percorso esiste dopo l’aeroporto, ma
non prima, nel tratto Mestre-Tessera».
L’assessore ha fatto cenno alla presentazione del masterplan
di Save e agli interessi «colossali» che spingono l’alta
velocità verso l’aeroporto. Dove dovrebbe essere realizzato
il centro intermodale.
Loris De Rossi
(del direttivo
del sindacato lavoratori e trasporti Cgil) ha illustrato alcune
caratteristiche tecniche della linea.
L’assemblea
è stata l’occasione per sottoscrivere il documento di
contrarietà all’infrastruttura redatto da comitati e
associazioni, nel quale si contesta l’utilità della Tav così
come progettata, sottolineando le ricadute disastrose per il
territorio, specie nel comune
di Venezia e nelle
zone limitrofe. Quella di ieri è la prima di una serie di
iniziative.
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