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Varo e immagini di Deja Vu
fotografia di Rachele Filippini
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le immagini di Genius Loci
Déjà
Vu
Questa
barca è la sorella maggiore di Genius Loci. E’ stata
disegnata tenendo conto delle esperienza accumulata con la prima.Per
cui ha alcune cose in comune ed alcune diverse. E’ il secondo
passo di un programma di esperienza che comprende 3
progetti.(vedi promemoria di Genius Loci)
Che
cosa non ha funzionato in Genius Loci:
La
prua piena, tipo scow o optimist può essere una buona idea in
certe occasioni: ad esempio se le andature prevalenti sono
portanti o al traverso.Buon esempio ne è il Mini 6,50 che ha
vinto nel 2011 la Transat. Ma se devi andare contro un’onda di
prua fatta dai motoscafi che passano sul canale di Tessera
il fondo piatto e largo a prua sono quanto di peggio
-Sedere
a paiolo in una barca stretta ti obbliga a stare allineato con
l’asse della barca.In una barca inclinata la posizione è
stancante. Meglio stare seduti sul fianco della barca, ma la
seduta deve essere larga e comoda.
Che
cosa ha funzionata in Genius Loci
-il
fianco dritto-senza svasatura- non pregiudica il gradevole
aspetto della barca e la rende adatta sopportare inclinazioni
rispettabili senza pericolo.Una barca con fianchi
“spanti”come una sanpierota imbarca acqua prima.Inoltre la
barca è molto stabile. Si può salire sul bordo della barca
senza pericolo di scuffie.
-per
un autocostruttore il fianco dritto significa niente angoli di
quartabono. Nella costruzione di una sanpierota metà del tempo
di costruzione scafo è speso a fare gli angoli di quartabono In
questa barca il costo dei materiali è sui 1.200 euro.(meno di
metà del costo dei materiali di una sanpierota)
-nel
caso di casse di zavorra ad acqua poste lungo i fianchi, il
fianco dritto posiziona la zavorra il più esterno possibile
aumentando il momento raddrizzante
-le
derive orizzontali sembrano funzionare. Ma sono soggette a
danneggiamenti nell’avvicinamento ad una bricola. Meglio
proteggerle con una terrazza sovrastante.
-le
zavorre ad acqua, benchè non siano mai state veramente
necessarie per la stabilità di Genius sembrano un’ottima idea
per adattare il dislocamento al peso dell’equipaggio
-la
randa con picco e con tasca attorno all’albero sembra
molto promettente sia come efficacia sia come
efficienza in bolina.L’armo leggero di disarma
facilmente.
Quindi
come è fatta Déjà Vu?
-Déjà
Vu è una deriva da
5mt x 1,15 al fondo dotata di derive orizzontali larghe circa
15 cm
(larghezza totale della costruzione mt 1,45.Il peso è sugli
80-100kg
-la
prua è molto affilata per ridurre la tendenza a spanciare
quando incontra l’onda di prua. In più il fondo,
all’estremità di prua ,è svasato e la svasatura va a zero
man mano che ci si avvicina al baglio massimo.
-lungo
l’intero fianco della barca è
ricavata una riserva di galleggiamento che in caso di
scuffia mantiene il pozzetto sopra il livello dell’acqua.
Quindi una volta raddrizzata la barca il pozzetto resterà
sostanzialmente asciutto.
-Nel
fondo della riserva di galleggiamento è ricavata una cassa di
zavorra ad acqua che si può riempire. In caso di navigazione in
singolo le zavorre rimpiazzano sostanzialmente il peso di un
membro di equipaggio. Inoltre le zavorre aumentano l’inerzia
della barca il che può essere utile quando si incontra onda di
prua. In caso di scuffia, se si sfila l’albero dalla mastra la
barca si raddrizza da sola purchè la cassa di zavorra sia piena
d’acqua.
-due
derive orizzontali estese per circa 1/3 della lunghezza dello
scafo permettono alla barca di bolinare onorevolmente anche in
acque molto basse. Per proteggere le derive da urti accidentali
negli ormeggi lo
scafo è dotato di due terrazze che coprono l’estensione delle
derive. La terrazza batte prima della deriva evitando il
danneggiamento del profilo immerso. La terrazza è in continuità
con la parte superiore del fianco della barca, ed in questo modo
la superficie della seduta per l’equipaggio è pari a quella
di una normale panchina. La altezza (profondità) del pozzetto
è quello di una sedia, per cui la posizione dell’equipaggio
risulta particolarmente confortevole.
-Una
cassa per deriva a baionetta è posizionata lungo il fianco
sinistro appena a prua della posizione del prodiere (per non
disturbare is uoi movimenti). La deriva serve per virare più
rapidamente, per bolinare più stretto, ed in caso di
danneggiamento delle derive orizzontali, per sostituirle.
In
ogni caso il pescaggio massimo previsto a deriva abbassata è di
circa
50 cm
.
-lo
scafo è dotato di 4 mastre per albero. L’armo previsto è con
due alberi a cat schooner Sui
due alberi possono essere distribuiti in sicurezza circa 14 mq
di vela. Gli alberi sono non insartiati per semplificare il
disarmo. In alternativa ai due alberi c’è una mastra prevista
in caso di armo a catboat in questo caso la vela adatta dovrebbe
essere sui 10-12 mq.
La quarta mastra è di riserva: ad abundantiam.
Le
vele possono essere al terzo o auriche o a tarchia.
-visto
l’aspetto generale della barca sarebbe logico armarla con vele
al terzo, ma siccome uno dei miei scopi è capire come
funzionano le cose mi sto dedicando ad un po’ di
sperimentazione sulla forma delle vele con l’obiettivo di
trovare forme che:
-
si possano
tagliare e cucire anche in casa ed essere ugualmente efficienti
-
permettano di
stringere una buona bolina anche con una barca a fondo piatto e
senza lunghe derive
-
permettano di
tenere vela abbondante senza aumentare lo sbandamento ( questo
è parte di un programma di indagine che riguarda il prossimo
futuro)
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