L'Eta Beta di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Dal
Forum trascrivo il bel racconto di Franco che con il suo "Eta
Beta" ha partecipato al Velaraid 2011.
13 giugno "Velaraid 2011"
Adesso
si è dissolto quello stato d’animo che ti faceva estraneo alla città
e abitante della laguna. Riordinati i rapporti con il lavoro ecco che
nei momenti di libertà la mente torna ai giorni della settimana
scorsa. E’ un ritorno riflessivo: aggiunge alle immagini le emozioni
che hanno seguito gli eventi ancora intatte dentro di me. Prima che
queste si annebbino e si modifichino attraverso le rielaborazioni
della mente, tento di trascriverli.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Il 13 giugno pioveva e schiariva, al circolo Casanova gli ospiti
gironzolavano sotto le tende delle strutture, tra Gondole Sandoli e
Topi. Prato, casette di legno prefabbricate, baretto, sedie di
plastica grondanti di pioggia, organizzatori in continuo movimento:
presi tra le incombenze dell’imminente nuovo evento e la partenza
degli ultimi rematori della Vogalonga. Carrelli dai telai più strani
stracolmi di canoe in sosta accanto alle barche del circolo: ordinate
su scali a ruote sul ciglio del prato. La struttura di una vecchia
colonia marina realizzata nel ventennio: con porticato, tetto a
terrazza in disuso, ospita le segreterie delle associazioni di
rematori e velisti assieme ad una bella falegnameria, dove sono in via
di ultimazione due barche a fondo piatto tipiche della laguna.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Alberi e cancello blu delimitano gli spazi verso la strada. Le barche
a vela, quasi tutte simili alle nostre, sono rimessate in un recinto
adiacente separato dalla strada comunale dal cancello che si
attraversa per raggiungere il piazzale di varo.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
La prima cosa che salta all’occhio e lascia perplessi è la mancanza
di uno scivolo di varo!!! Così i Bisso, i Micropomo, i Cat , i
Microchallenger, i Limit e l’infinità di altre tipologie di barche
vecchie e nuove: anche se munite di carrelli di trasporto vanno a
mare, assieme a quelle a remi, con le tre gru fissate a terra. Misteri
dell’urbanistica Italiana: il porto è struttura pubblica gestita.
Davanti alla banchina la laguna: orizzonte perso nella bruma della
poggia imminente, intercalato da macchie di vegetazione piccole e
grandi. Di fronte un’isola più grande comprende anche case chiesa e
campanile. Bricole di legno segnalano un canale e delimitano una
barena (secca di pietrisco e fango) che apparirà con tutta la sua
ostilità verso la navigazione la mattina seguente.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Orientati verso l’orizzonte sulla destra, corre la ferrovia: spora
un ponte voluto già ai della dominazione asburgica di Venezia, adesso
rifatto ha perso il fascino dei lavori in pietra. Accanto alla
ferrovia un altro canale di transito con le sue bricole, più grande e
attivo, dove passa no i motoscafi e le barche da carico. Particolare
della navigazione in laguna è l’assegnazione delle precedenze: si
naviga a destra e i mezzi a motore hanno diritto di precedenza sulle
imbarcazioni a vela. Una sensazione di legittimo disagio accompagna
questi miei primi momenti di conoscenza con quel mare interno che da
secoli protegge Venezia, influenzato da maree che salgono e scendono
durante la giornata rendendo possibili passaggi e scoprendo argini
prima sommersi: nessuna navigazione è possibile in linea retta, lo
spostarsi è frutto della conoscenza accurata del territorio e poi
succede di sbagliarsi lo stesso……………….. Aggiungo quelle
poche foto fatte a terra e mi fermo: questo racconto potrebbe occupare
troppo spazio e stancare il lettore. Riprenderò presto perche voglio
parlare delle barche e degli equipaggi.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Molly una barca speciale
Tra coloro che hanno partecipato al Velaraid c’erano equipaggi
tedeschi, Inglesi, Austriaci, Italiani e veneti. Una menzione
particolare va fatta agli inglesi della barca MOLLY.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Sei rematori: donne e uomini agli scalmi singoli e un rematore ai remi
doppi, Timoniere capobarca di origine indiana. Molly è la
ricostruzione di una barca per la cattura delle balene: quelle che
portavano il lanciatore dell’arpione e finivano dietro alla balena
colpita a correre sul mare.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
La nostra Molly è attrezzata con una generosa deriva retrattile che
le permette di viaggiare a vela in tutto rispetto. Equipaggio
disciplinato come sanno essere gli inglesi, a bordo con cappellino
parasole di panno e salvagente indossato, c’è chi li ha sentiti
cantare le canzoni dei balenieri con il solista e il coro di risposta.
Efficientissimi, che nella goliardia degli altri, riusciva sempre a
ottenere degli ottimi piazzamenti (chi l’ha detto che erano solo
navigazioni di diporto, qua dovevi vedere quando si tirano fuori le
scimitarre e si va all’arrembaggio).
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
A terra si riuniscono e guardano curiosi gli altri: sembra quasi una
forma di timidezza. In acqua si affacciano da sotto il grande boma e
osservano gli avversari che piano piano raggiungono. Allenatissimi,
estate e inverno almeno una volta la settimana navigano sul Tamigi.
Hanno partecipato a tutte le edizioni e si sono sempre distinti.
Domenica alla Velalonga con la bora intorno ai 30 nodi sono scesi in
acqua e si sono avviati alla linea di partenza. Guardate le foto perché
non sono neppure giovanissimi.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Dopo aver gironzolato in lungo ed in largo tutto lo spazio del
circolo, commentato i barchini e i gusti dei loro proprietari,
scoperto quali sono le barche più diffuse redatto una classifica
personale sulla qualità e la possibilità di utilizzo, io e Mario ci
rendiamo conto che adesso dobbiamo proprio armare e varare la barca.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Arrivano Paddy e gli altri.............
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Reportage fotografico di Paddy al Velaraid 2011, dal Forum |
Dal
cancello che porta al piazzale di varo, attraverso i rimessaggi del
circolo e delle altre associazioni: tutti delimitati singolarmente da
recinti in rete e cancelli; si arriva ad un’area più dismessa
ancora comunale dove sono parcheggiate in disordine masserizie e
vecchi scafi. Ai bordi dell’enorme pozzanghera che si è formata per
le piogge i partecipanti alla Vogalonga, svoltasi il giorno prima,
armeggiano attorno ai carrelli e alle barche preparandosi a partire.
Siamo arrivati presto, cerchiamo di individuare gli altri partecipanti
al Velaraid ma scorgiamo solo un bello scafo a vernice scoperto e
solitario, il modo con cui sono abbandonati gli oggetti suggerisce una
temporanea imprevista sospensione dell’armamento: sicuramente è dei
nostri. E’ arrivato Paddy, riconosco ViKolocorto sul carrello,
saluti, presentazioni, iniziano i lavori di armamento. Noi su ETA-BETA
lui con i ragazzi: due maschietti e la figlia grande. Dal ponte della
barca sento le istruzioni che dà ---Tenete in tensione la drizza
,guai a mollare, anche se arriva una vespa con un pungiglione grosso
così--- Paddy ha la sacra predisposizione del capo scout: apprensivo
e coinvolgente con i ragazzi. Terminiamo anche noi di tirare su
l’albero ed arriviamo alla gru. Sul piazzale intanto arrivano altre
barche . In acqua c’è un altro Viko: NAUSICA, altro rappresentante
del forum MARINAI DI TERRAFERMA.
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Reportage fotografico di Franco al Velaraid 2011, dal Forum |
Una volta varato e lasciato la barca lungo un pontile laterale in
pietra, oltre il piazzale cerchiamo il posto più adatto per auto e
carrello. Lasciare il carrello in un marina dove arriveranno a breve
ne arriveranno ancora un centinaio( tra Velaraid e Velalonga) è
frutto di ricerche e analisi da ponderare. Un angolo qualsiasi
potrebbe confinarti dietro tutti gli altri e costringerti ad attendere
chissà quanto prima di disarmare e alare la barca. Gironzoliamo,
Mario valuta pondera poi io stufo lo metto mezzo dentro l’acqua
della pozzanghera con a fianco l’auto. Malignamente confido nella
schifittoseria Italiana che vede i possessori delle auto e mezzi a
seguito a non trovare giusto a lasciare le loro cose tra pantani e
pozzanghere scelta che poi si dimostrerà vincente. Torna a piovere e
ci inzuppiamo tutti ma non rinunciamo a curiosare tra i nuovi arrivi.
La sera spaghettata sotto il portico della colonia, magliette
dell’organizzazione ed una bella descrizione della laguna che poi
userò per cercare di spiegare la laguna e come funziona.
P.S. Andate sul sito del Circolo
Casanova e cercate
le News del Velaraid 2011, ci sono un sacco di belle foto divise
per giornate
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Nausicaa e Vikolocorto al Velaraid 2011, dal Forum |
Velaraid 2011…………..quelli d’oltralpe……
Al ristorante di Chioggia mi sono ritrovato accanto ad una coppia
particolare: marito e moglie, vela timone e remi. La signora
specialmente ha suscitato l’attenzione di tanti della comitiva:
esile, bionda, è una rematrice infaticabile.
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Reportage fotografico di Paddy al Velaraid 2011, dal Forum |
Lasciando
perdere le varie considerazioni del menage familiare che solo noi
italiani tentiamo sempre di mettere in evidenza, ci hanno lasciati
sorpresi: lui al timone e lei nella piatta della laguna a remi spedita
senza posa. Quella sera anche se con gran fatica ho comunicato, lui è
appassionato di costruzioni in legno di barche ed io ho tirato fuori
la storia del mio dinghy. Risultato un invito con tanto di indirizzo
mail per “Across Scotland By Sail and Oar, Cruise and Race Coast to
Coast.” In Caledonia". Sailcaledonia Giugno
2012 con il dinghy obbligatoriamente. Andate sul sito ci sono tante
belle foto e indicazioni e tanto freddo. In compenso l’acqua è
fonda.