Crociera
2012 con «Magna Sionere»
Note
di viaggio e gastronomia [.. e non perdere il
fine pagina !!]
28
luglio
Giorno 1
Partiti
da Monfalcone a mezza mattina siamo arrivati a Novigrad al pomeriggio:
tutto motore fino a capo Salvore, poi da Umago è entrato un SW che ci
ha costretto a far bordi per arrivare. Notte in Marina, perché in porto
non c’era posto ai gavitelli e
c’era vento.Cena da Sidro perché il Mandrac che è il nostro posto
preferito è caro e volevamo provare dell’altro. Cena ottima con
cevapcici e calamari fritti e birra.
Giorno
2 da Novigrad a Veruda-Soline . L’Istria è il posto giusto
per un trimarano visto che la brezza è sempre dalla
bolina
larga al laschetto. Pur con vento debole noi viaggiamo a 7-8 nodi e
passare tutte le altre barche è un piacere. Tra Rovigno ed Orsera c’è
la più grande concentrazione di onde di motoscafi. Sembra di essere in
laguna. Cena al rist Barka che è a 200 mt dalla riva
a SE. Un posto da cevapcici e calamari , frequentato da Tedeschi e
Olandesi. Prezzi onesti e cena onesta.
Giorno
3 da Veruda a Ilovik. Non c’era quasi vento ed abbiamo
consumato un sacco di benzina. Notte all’ancora dal lato di S. Pietro
in acqua bassa vicino al
cimitero ed un ovile in
attivitàDato che il rist porto era chiuso, abbiamo mangiato alla
trattoria Amici sul molo.buona cena,buona scelta di pesce e buon vino (malvazia).
Giorno
4 da Ilovik partiti
senza vento, è entrato un E che ci ha portati a Olib a 10-12kn di
bolina
stretta. Sosta a Olib, pranzo e poi ripartenza con arrivo a Ist tutto
con vento portante e media sugli 8-9 kn .
Si è liberato un gavitello mentre arrivavamo noi. Per inciso attorno
alla punta nord di Olib ci sono delle piscine con acque fra le più
belle che ho visto in vita.Vale la pena di fermarsi.
Invece
sul lato sud di Ilovik c’è una vera , bella spiaggia di sabbia.
Cena
al rist Kety. Pretenzioso ma ci ha deluso (fritto di scampi con la
buccia! E brodetto in cui non c’era niente, salvo
testa di scorfano e la polenta. Malvazia molto buona.Il tutto per
oltre 100 euro in 2.Sconsigliato) .Molto meglio la Konoba Maestro dove
si mangia maialino allo spiedo oltre a pesce e pizza.
Giorno
5 da Ist a Katina
al passaggio a N. partiti con poca aria siamo arrivati a Bozava con
intenzione di fermarci per pranzo visto che andavamo pianissimo. A
Bozava non ci vogliono ed un po’ di arietta ci ha tirati verso Iz. Poi
è entrato in NW ed ha cominciato a rinforzare. Abbiamo fatto la discesa
di Dugi Otok toccando più
volte il 16 kn e arrivando fino a 16,9. In un attimo siamo arrivati a
Zaglav per fare benzina e da lì abbiamo continuato fino a Katina. Di
solito ceniamo alla Bagatelle, perché la signora ci è molto simpatica.
Ma era chiuso per febbre ad un bambino. Abbiamo mangiato al ristorante a
fianco .Mangiato bene prosciutto e formaggio, pesce ai ferri, bottiglia
di vino
Giorno
6 da Katina a Lavsa. Partiamo con poca aria, ma ancora si andava. Abbiamo incontrato 3
catamarani da spiaggia ed un piccolo trimarano Weta da 5mt che facevano
scuola di vela..A Levrnaka ci siamo ancorati per pranzo in acqua
stupenda all’angolo NE della baia vicino all’isoletta di
Susica.Ormeggio consigliato.Volevamo poi continuare fino a
Ravni Zakan anche per acquistare qualche scorta alimentare, ma
non c’era vento e così abbiamo deciso di fermarci a Lavsa, che è il
solito posto bellissimo (anche se l’acqua non è così trasparente).
Abbiamo cenato all’unica trattoria
con un bellissimo rombo di almeno 1,2kg, Grascevina,patate e
bieta (abbiamo fatto una cura di patate e bieta). Incontrato una strana
coppia su piccolo mostoscafo: lui che vende veicoli commerciali Volvo a
Mestre, lei trevigiano con labbra all Alba Parietti.Abbiamo fatto
chiacchere fino a che ci hanno consigliato di andare a dormire.
Giorno
7 da Lavsa a Kaprije.. Siamo prima passati a Ravni Zakan a
far compere. Questo ci ha dato modo di fare molti bordi in
bolina
contro un tenue brezza da SE e un Salona 36 (o 38?) e un Oceanis 43..Con
vento leggerissimo andavamo meglio noi, poi appena la brezza era sui 4-5
nodi loro stringevano molto meglio e guadagnavano bene ma poi il canale
si è allargato e la brezza è aumentata e noi siamo arrivati a Ravni
Zakan ad oltre 10kn.Hanno ristrutturato l’albergo e ne hanno fatto un
locale da fighi. E’ infatti pieno di motoscafi. Siamo andati via
subito e abbiamo puntato su Kakan, dove c’è un ancoraggio bellissimo
sul lato E tra la costa e le due isolette di fronte. C’è posto per
un sacco di barche senza disturbarsi. C’è
anche un baretto. Abbiamo raggiunto il porto di Kaprije con 2
mani alla randa ed un fazzoletto di fiocco facendo 9 nodi di
bolina
. Vento ben oltre i 25 nodi nel canale tra le isole. Ancoraggio verso il
fondo del porto in acque tranquille.
Cena
da Sanpier. Con eccellente insalata di folpo (puro folpo, niente patate)
e Scorfano.ai ferri (il
padrone imbroglia sui pesi del pesce.Lui giurava che era almeno
1 kg
, ed io che non era più di 800 gr. L’abbiamo pesato ed era 750!
Allora ha detto che con le viscere era almeno 850.Ho accettato il
compromesso.)Alla fine il prezzo era in linea, anzi meno caro che in
altri posti.
Giorno
8 da Kaprije a Primosten. Navigazione tranquilla, si arriva in poco tempo e Primosten
è un posto carino, pieno di vita e di ristoranti e di troppa gente. Ci
sono solo troppi motoscafi che fanno onda, proprio come in Istria. Notte
in porto a gavitello. Cena da Brazzera
con buone sarde ai ferri (poche) e antipasto, contorni e
bottiglia di vino di Sebenico (non ricordo cos’era).Prezzi normali.Rock
band di ragazze niente male al Pub Legends, altro concerto in piazza ed
una banda pronta a suonare che passeggiava qua e là.
Meraviglia
delle meraviglie, la banda mi sveglia la mattina. Avevo un sonno cane.Ma
ch ore saranno? Le 6,30!!! La banda ha girato tutto il paese
accertandosi di avere svegliato tutti fra le 6,30 e le 7,15 e poi se ne
sono andati!
Il
nostro programma era di andare a Rogoznica, ma avevamo visto abbastanza
gente ed abbiamo deciso che la costa non è un posto per noi per cui
abbiamo girato la prua e abbiamo deciso di andare a Zlarin, con la scusa
che il vento suggeriva di andare di là.
Giorno
9 da Primosten a Kaprije. Di ritorno da Primosten con vento
portante sostenuto senza
guardar troppo la carta devo aver fatto un po’ di casino con le isole,
e mi sono trovato a puntare su Zirje
invece che a Kaprije come inizialmente avevo deciso. Quando ci siamo
trovati al traverso di Muna, ed ho accertato che eravamo sull’isola
sbagliata ho deciso che una nuova notte a Kaprije non ci poteva far
male. Siamo tornati da Sanpier e di nuovo ho litigato con il padrone per
due eccellenti triglie ai ferri del peso di non più di 750gr pagate per
1 kg
,Ha un listino più basso di altri posti, e poi arrotonda sui pesi.Un
bel po’ stronzo, ma il pesce era eccellente. Il prezzo pagato è in
linea con altri posti.
Giorno
10 da Kaprije a Zlarin. In canale c’era un sacco di vento
da ESE . Io avevo una mano e fiocco e poi due mani e fiocco. Facevamo
meglio di altre barche sui 12 mt chiaramente sovrainvelate.Non sono
molte miglia, ma fatte tutte contro vento forte sono faticose.Dalla
nostra avevamo che almeno siamo andati piuttosto veloci, sempre sopra i
7 nodi, anche se stringendo meno di altri.
A
Zlarin si sente il profumo dell’isola ancora prima di arrivare in
porto. Già nel golfo di ingresso c’è un profumo di erbe officinali
che colpisce.. In porto non ci volevano (era pieno di barche,
diversamente dall’anno scorso) e ci siamo messi all’ancora
fuori dalla diga foranea in zona riparata.
Avevamo
prenotato da Koral che è piuttosto squallido, solo perché c’eravamo
stati l’anno scorso ed avevamo mangiato un’ottima peka di agnello.
Questi stronzi hanno dato via il nostro tavolo (che era in zona
arieggiata) e così pur essendo disponibili altri 20 tavoli siamo andati
a cenare fronte molo in una konoba di cui non ricordo il nome .che
è chiaramente il posto must be di Zlarin. Buon servizio, buona cena con
piatti standard. Prezzo in linea. Zlarin è un bel paesetto con bei
palazzatti ed un paio di ville storiche di gran pregio.Un luogo dove è
piacevole stare. C’era un concerto rock in una delle ville ed una
esibizione di chitarra classica e violino in porto.
Giorno
11 da Zlarin a Prvic passando per Karpanj
(che è un bel
paesino) e per Sibenik. Con la brezza siamo entrati a Sibenik, abbiamo
fatto due bordi davanti alla città vecchia da cui siamo passati lo
scorso 31 dicembre, abbiamo salutato 3 trimarani più grandi di noi che
arrivavano in formazione, e poi siamo ritornati fuori dal fiordo.
Abbiamo tirato qualche bordo verso nord e poi abbiamo deciso che se
volevamo andare a Prvic e trovare posto in porto era meglio non fare
tardi. Prvic Luka è un bel porto ed un bel posto con
vari gavitelli ed ormeggi ad un molo che era pieno di motoscafi
come dappertutto. Siamo stati bene ad un gavitello. Abbiamo mangiato
bene una Peka di capretto a Stara Makina
(vecchia macchina), un antico frantoio (edificio) sul porto
restaurato molto bene e gestito come ristorante .Sulla fondamenta dove
abbiamo mangiato è esposta anche la macchina (una pressa di una ditta
di Firenze) che dà il nome al locale.. Il paese di Luka è collegato
con una piacevole stradina con l’altro centro, Sepurine, che è posto
sul lato nord dell’isola. La passeggiata è piacevole e Sepurine è un
bel posto.
A
Luka c’era uno spettacolo con un coro vocalist.
Giorno
12 da Prvic a Murter
Con
vento di NW era tutta
bolina
e c’era un po’ d’onda .
Così quando è cominciata Miurter siamo
andati fino Tisno a vedere se il ponte magari apriva per noi per farci
passare e comodamente evitare le ondo. Niente da fare. Ma abbiamo visto
Tisno che è un bel paese e Jezera, che invece non sembra valga la pena,
ma appena un miglio a S c’è un golfetto protetto da una isoletta. Le
acque sono belle e vale la pena di una sosta per pranzo.Poi
doppiato il capo a sud abbiamo ritrovato l’onda ed abbiamo
risalito il NW fino a Betina. Il golfo di Betina è molto articolato e
pieno di begli ancoraggi soprattutto per barche a basso pescaggio.
Abbiamo
cenato sul moletto di un
ristorante di cui non ricordo il nome quasi in faccia a Magna Sionere,
perché ero preoccupato dell’arrivo della bora previsto a fine del NW.
La cena è stata la più cara di tutta la vacanza. 122 euro in due, ma
abbiamo avuto 4 antipastini di eccellente livello ed un sanpiero da 1kg
oltre ad una bottiglia di buon malvazia. La bora è iniziata presto e
noi abbiamo finito la cena affrettatamente per tornare in barca e
cercarci a lume di torcia un ancoraggio meno esposto alla maretta che si
forma in quel porto molto grande. Abbiamo ancorato al riparo dalla punta
del cimitero (avevo già visto il posto quando era ancora chiaro) ed
abbiamo ballato poco nonostante la bora soffiasse tutta la notte ad
oltre 20 nodi con raffiche più sostenute.
Giorno
13 da Murter a Biograd
Siamo
usciti da Murter con una mano e bora sostenuta, per sfruttare la coda
del vento nella nostra risalita verso nord. In capo ad un paio di miglia
il vento era finito del tutto.Tra
vela e motore
siamo andati aVrgada a fare il bagno perché la spiaggetta di S. Andrea
è veramente un bel posto . Avevamo anche bisogno di fare la
spesa non fatta a Murter a causa della bora. A pranzo un antipasto alla
Brazzera, che è un ristorante di cui conserviamo un bel
ricordo.(un’ottima cena con noi due come soli clienti alla sera.
Avevamo prenotato con largo anticipo vedendo il locale pieno durante il
giorno. Anche stavolta era pieno a mezzogiorno).
Poi
con vento NW progressivamente più sostenuto ci siamo avviati verso Rawa.Ma
quando siamo stati verso la punta sud di Pasman ho deciso di provare il
canale tra Pasman e la costa. Il vento veniva giù diretto lungo il
canale e sempre più forte.Abbiamo finito a far bordi con 2 mani alla
randa ed un fazzoletto di fiocco. Rispetto ad altre 2 barche grandi che
risalivano con noi facevamo molto meglio di loro, ma devo dire che era
una fatica improba. Poco oltre Biograd abbiamo deciso (Graziella ha
deciso a maggioranza assoluta) che era abbastanza e siamo riparati in
marina a Biograd.E’ stato un bene.A Biograd siamo affezzionati perché
era il posto dove abbiamo messo in acqua Zakete 2-3 volte per le nostre
crociere.Abbiamo cenato nello stesso ristorante di vari anni fa.La notte
la bora è venuta giù molto forte ed anche al mattino era oltre i 25
nodi e con raffiche molto forti.
Giorno
14 da Biograd a Rawa
Abbiamo
aspettato a partire che ci fossero meno raffiche.Poi con 2 mani
al traverso sottocosta siamo arrivati il ponte di Pasman a 9-10
nodi in pochissimo tempo. Qui anche il vento ha mollato del tutto.Oltre
il ponte iniziava il NW e con questo la nostra
bolina
verso Rawa.
All’ultimo
ho deciso di arrivare a Mala Rawa da
sud anziché da Nord
come inizialmente avevo pensato . Dato che veniva bene ho deciso di
passare tra la punto e lo scoglio che è poco lontano. Graziella mi
chiede quanto facciamo? 12 nodi. Un secondo dopo uno sbeng! colossale e
la barca che straorza. Abbiamo preso una secca rocciosa a 12 nodi! Il
timone è saltato su e le alette sul timone hanno bloccato la corsa
della barca e fatto strorzare.
Come
si fa ad essere così mona da passare tra una punta ed uno scoglio li
vicino? È vero che non c’era segni di acqua più bassa, ma a 12 nodi
e con vento che increspa l’acqua, cosa vedi davvero?.
Totale.:siamo
arrivati a Mala Rawa mestamente a motore ed ho ispezionato il timone. La
botta si vede chiaramente a
2 cm
dalla punta del timone. Il profilo è ammaccato ma non c’è alcun
danno serio. Una vera botta di culo.
A
Mala Rawa c’è solo la trattorietta dove andiamo sempre. Il pesce che
abbiamo scelto erano sarde praticamente appena pescate. 20 sarde ai
ferri, contorni abbondanti e birra. La nostra cena meno cara ed una
delle migliori.La figlia del padrone è una miss . ed a Mala Rawa
c’era la notte bianca che ha richiamato gente da ogni dove. Saremo
stati almeno 150 persone contando anche i bambini ed i
gatti (Mala Rawa avrà si e no 30 abitanti). Hanno suonato con
due band fino al mattino.
Giorno
15 da Rawa a Ist.
Partiti
con niente vento decidiamo di passare da Brbinj per comprare qualcosa
visto che a Mala Rawa non c’è market. Brbinj è una bella baia
articolata , con belle acque. C’è anche un buon ristorante in fondo
al porto ed un piccolo market.Dopopranzo siamo ripartiti con brezza
leggera da NW man mano di
intensità crescente.Abbiamo
bolina
to assieme a 3 barche che erano avanti a noi.2 di queste
bolina
vano di solo genoa, e ciò nonostante facevano meglio di noi soprattutto
nel canale fra Zverinac e Sestruni in particolare nel canale formato da
Sestruni con Tun Veli.Essendo il canale stretto bisogna virare spesso,
cosa che a noi viene piuttosto male.Inoltre la scelta è o fare 90° a 3
nodi o farne 120° a 7-8 nodi , in entrambi i casi con una VMG modesta.
Poi questi decidono di entrare nel golfo di Molat, mentre noi
proseguiamo con fatica fino a Ist. Dove troviamo posto all’ancora in
fondo porto in posto abbastanza riparato. Cena da Maestro con eccellente
maialino allo spiedo. Dpocena
agitato per una forte bora che in porto ha obbligato tutti i 4 motoscafi
che ci stavano vicini a cambiare ormeggio perché aravano. Noi non ci
siamo mossi di un millimetro, ma sono dovuto comunque restare di guardia
almeno fino alle 2-3 quando ha cominciato a scemare.
Giorno
16 da Ist a Veruda.
C’era
poco o niente vento. Ho messo il motore a 5 nodi, e poi mi sono aiutato
con le vele.Quel po’ di vento ci ha consentito di fare per la maggior
parte del tempo sui 7 nodi e consumare
12 litri
in 8-9 ore con un motore che ha come consumo max 5,5lt/ora.
Cena
al solito posto da Barka a Soline.La trattoria era strapiena e malgrado
la buona volontà dei padroni abbiamo dovuto armarci di santa pazienza.
Giorno
17 da Veruda a Rovigno
Appena
fuori Veruda, mentre stavamo facendo un bordo verso fuori in cerca di
aria squilla il telefono: è
Luca Pauletti
che ci ha visti da lontano.C’è anche
Carlo
Maritan e famiglia a completare la flotta di micropomo.Ci teniamo in
contatto VHF e ci ritroviamo per bagno e pranzo sottovento a Sestrice,a
qualche miglio da Rovigno.Poi di nuovo a Rovigno noi troviamo
fortunosamnete un gavitello libero e loro vengono a lai di noi.Grande
festa dei bambini che decidono che le terrazze di Magna Sionere sono
eccellenti tappeti elastici.Casualmente al gavitello a fianco c’è
Franco
Minto
, con la sua barca. Ceniamo con
Franco
ed il suo equipaggio alla sagra del pesce di Rovigno sul molo davanti al
museo della battana. Ottime sardine ai ferri e calamari fritti. Parlando
con Arturo Lupo scopriamo che le due barche sotto genoa con cui avevamo
bolina
to due giorni prima erano la loro e
quella di Alessio.
Praticamente una invasione del CVC in Dalmazia ed Istria.
Giorno
18 da Rovigno a Umago
Noi
preferiamo Novigrad per le pratiche di ingresso ed uscita,Sono gentili
ed efficienti all’opposto di Umago. Ma Luca preferiva Umago, per cui
siamo andati lì. Solita partenza con poco vento da Rovigno.Un paio di
miglia avanti c’era una grande barca sotto spi..Noi con randa ,fiocco
e screacher (un reacher avvolgibile come code 0 ma di tessuto molto
pesante) dopo poco la brezza ci consente di passare i 7 nodi. Passiamo
la barca con grande spi e la
perdiamo.
Ci
fermiamo su gavitello a Novigrad, pranziamo, facciamo il bagno e dopo un
tempo adeguato ci avviamo verso Umago.Il grande spi è andato molto
avanti visto la nostra lunga sosta. Metto a segno le vele e Graziella si
mette al timone, mentre io faccio una siesta sulla terrazza in ombra. Mi
sveglia all’ingresso di Umago. Entriamo, prendiamo un gavitello,
disarmiamo , paghiamo il diritto di ormeggio e ci avviamo sul gommone
verso terra. A questo punto fuori del porto la garnde barca ammaina lo
spi ed entra. Graziella gongolava. Era venuta con vento leggero ad una
media di 6-7 nodi.Cena con I
Pauletti ed i Maritan a Umago in un posto scelto a caso.Servizio
lentissimo, ma conto molto ragionevole.Diciamo che ci hanno dato modo di
chiaccherare senza interruzioni..Devo dire che è stato un piacere
passare del tempo con loro ed i loro figli.Sono simpatici,allegri e
sembra siano nati per stare in barca
Giorno
19 da Umago a Monfalcone.
Fuori
da Umago c’era poca aria e pochissima a Capo Salvore, ma avevamo tempo
così sono andato sempre a vela. Dopo un bordo fin dentro Pirano la
brezza ha preso coraggio e siamo andati allegramente a 7-8 nodi fino a
Punta Sdobba per pranzo e bagno. Poi mestamente a
Monfalcone.
Posso
dire:
Mai
visto così tanto vento come quest’anno.Mai preso tante mani di
terzaroli. Benissimo, anche perché dato che si sta quasi sempre in un
mare tra isole, l’onda è quasi sempre minore
di quella che avresti in mare aperto..
Mai
visto una nuvola fino a che non siamo tornati in Istria. Dieci
giorni senza una nuvola!
Non
serve una barca grande per divertirsi. Il campeggio nautico o la piccola
crociera costiera si può fare con molte barche e la Croazia è un posto
ideale a questo scopo.
Il
mio trimarano è una barca veloce e per questo possiamo fare tratte
lunghe senza stancarci troppo.
Quando facevano le crociere con Zakete facevamo un programma adatto alla
barca ma ci divertivamo
nello stesso modo. Noi ci divertiamo di più con le barche piccole
che con le grandi a noleggio.
Luca
e
Carlo
con i micropomo sono felici testimoni di quanto sostengo.
Il
vento della notte è E o NE,
quello del mattino spazia da NE
a SE e quello del pomeriggio è quasi sempre NW. Il NW è utile quando
si va verso sud, ma dato che le isole sono disposte da NW verso SE
quando si risale si è quasi sempre di
bolina
stretta salvo il mattino e salvo in Istria, dove di solito la
bolina
è più larga. Questo significa che ad andare giù con vento portante ci
si mette metà tempo che a tornare su. Bisogna tenerne conto quando si
programma un viaggio, per non dover fare tappe troppo faticose.
Ormai
si paga quasi dappertutto in porto se si usano i moli o i gavitelli.
I prezzi sono comunque ragionevoli. A gavitello noi
7 metri
abbiamo pagato tra 13 e 17
euro a notte. In marina invece il prezzo per noi sarebbe sui 60 (ci
considerano chi un catamarano, chi una barca di 10-12
metri)
Mangiare
con pesce di prima scelta (scorfano, orata etc) vino in bottiglia,
antipasto e contorno ci è
costato da
100 a
122 euro in 2. Come avremmo speso in Italia. Ma la materia prima se te
la sai scegliere è insuperabile.
Mangiare
antipasto e poi pesce tipo calamari e meglio ancora sardine
può costare da
30 a
50 euro in due. Un po’ meno si spende mangiando cevapcici e bevendo
birra anziché vino di bottiglia.
Vale
la pena di provare la Peka di
agnello, capretto o anche di folpo.
Il
maialino allo spiedo, quando si trova è buonissimo e costa poco.
Se
si trova la pastissada vale la pena di provarla. Io ne ho mangiata una
buonissima anni fa sul porto a est di Silba.
Se
si potesse salterei completamente l’Istria e starei solo sulle isole.
Lungo la costa c’è troppo
casino, troppi motoscafi, troppa gente. Andrei in Istria, che è
bellissima, in maggio-giugno o a settembre.
Bisognerebbe
fare un accordo con i motoscafisti: ad esempio: la prima quindicina del
mese vanno in ferie loro, la seconda, solo velisti. Loro potrebbero
divertirsi a farsi onde tra di loro , e noi ad andare a vela.
Ma
temo che loro non ci starebbero: se non possono rompere le scatole agli
altri, a che hanno comprato il motoscafo a fare?
Giorgio Pavan
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