"Soravento" appartiene a
quella rara genia di barche che hanno marcato la storia di un'associazione,
il Circolo Velico Casanova, e di un
"movimento velico", quello della "Vela
al terzo", fra i più vitali dell'alto Adriatico.
E' nata nel 1985 in uno dei più prestigiosi cantieri lagunari, voluta
da una giovanissima associazione velica di gronda che l'ha battezzata
con il titolo di un
proprio
libro.
Un concepimento fuori dall'ordinario,
che negli anni '80, nel pieno della riscoperta della nautica
"naturale" e dell'ambiente, ha sturato voglie e passioni tutt'ora
vive e prolifiche, ma ancora da sviluppare e appagare pienamente.
[vedi a pié di
pagina la sua storia dalla
prefazione di "Vela
al Terzo a Venezia"
ediz. 2008]
"Soravento"
nel 2014, al suo 29° anno di vita, è stata ancora una volta la più veloce nella "Categoria
Blù" del Campionato
lagunare AVT, con
sei primi posti di categoria e due
primi posti assoluti.
Non si poteva, in queste pagine web, tacerne il primato, e non si
poteva, con l'occasione, non ricordare che è stata anche la barca
vincitrice della storica disfida con le vele
latine del 2010, e ottima protagonista della prima regata "internazionale"
al largo di Rovigno, nel 2006.
Ma soprattutto è stata la barca che ha consentito di far conoscere la
laguna e la cultura marinaresca a una quantità - almeno qualche
centinaio - di esperti o novelli marinai, dentro e
fuori Venezia.
Ora in CVC
é anche barca "madre" di una
flotta
di barche "figlie" in grado di
introdurre chiunque, dai giovani alle signore, alle sensazioni e percezioni
marinaresche che provengono dal legno e
dalla
"potenza" di scafi e vele della più "verace" tradizione lagunare.
Alla vigilia della nuova stagione 2013, a
"Soravento", barca di rara
genìa, le più calorose felicitazioni, con i migliori auspici per i
primi e imminenti trent'anni.
byRevi
2013
da sx: armo e varo del
1985 [archivio Sergio
Zulian],
all'ormeggio di San Giuliano nel 1990 [bn
arch.
V.Resto] e in
navigazione [Zulian]
Sintetica
cronistoria di "Soravento"
1984, Circolo Arci Vela Casanova ne
ordina la costruzione al cantiere Schiavon di Portosecco
1985, Giugno - viene varata dal cantiere Schiavon
1989 è il "modello vivo" per ie prove, test e disegni
necessari al libro-manuale "Vela
al Terzo a Venezia"
1993 é l'ammiraglia dei Corsi Nazionali UISP di "vela al
terzo" all'isola del Lazzaretto Nuovo
1994 2a in Cat "A" del Campionato AVT, primo timoniere
Claudio Peressin
1999 lo scafo viene dipinto di nero, con falca giallo-ocra e sorafalca
lasciata il larice naturale
2003 2a in Cat. Gialla nel Campionato AVT, timoniere Roberto Ginetto
2005 il fondo e il primo corso di fasciame, in abete, sono sostituiti
dal compensato
marino
2006 2a in Cat. "Sampiorote 7,80", primo
timoniere Vincenzo Ciminale
2007 viene armata con vela di trinchetta
2008 Alessandro Burini realizza il nuovo possente albero,
dimensionato su modello del competitor "Vento di Venezia"
2009 2a in Cat. Blu, equip. Vittorio Resto, Tony
Peressin, Claudio
Paveggio e Adriano Marchiori
2010 3a in Cat. Blu, equip. idem
vince a Chioggia la disfida
con la vele
latina, timoniere
Vittorio Resto
2011 2a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, equip. idem, con l'ingresso di Federico De Rossi e
Francesco Battaglini
2012 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, equip. Resto V., Tony Peressin, Paveggio C., Marchiori A, Battaglini F.
nel campionato AVT 2012
ottiene sei 1i posti di Categoria e due 1i posti
assoluti,
rispettivamente alle
Regata
dei Fortini e
alla Regata
delle Saline.
2013 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, con 1° timoniere il diciottenne Marco Luppi.
2014 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT e 1° con distacco alla Regata del
Presidente. Timoniere
Marco Luppi.
2015 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, con 6 primi posti assoluti su 8 regate disputate. Timoniere
Marco Luppi.
2017 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, con 5 primi posti assoluti su 6 regate disputate. Timoniere
Marco Luppi.
2019 1a in Cat. Blu nel
Campionato AVT, con due regate d'anticipo. Timoniere Andrea Scarpa.
»
Tutte le regate di campionato AVT "viste da Soravento"
da sx: corso
nazionale UISP. in canale San Felice [1993
archivio V. Resto], nel
2006 a Rovigno [arch.
AVT]
e nella disfida del 2010 con la vela
latina [foto
Matteo
Bertolin]
1985, il
Circolo "Casanova" arma SORAVENTO ... e la vela
al terzo
[dalla
prefazione di "Vela
al Terzo a Venezia"
ediz. 2008 ]
Il viaggio alle Kornati
del 1985 – il terzo per "EI me Leòn" [il
topo di Roberto Naccari*]
- s’intrecciò
casualmente con quanto avveniva nel giovane “Circolo G.
Casanova" di punta San Giuliano, dove i soci fondatori
avevano appena dato alle stampe «Soravento»,
il volumetto sulla frequentazione lagunare in barca a
vela.
Per i
sopralluoghi e le esplorazioni avevano impiegato i "Trident",
derive sloop assai valide per la Scuola vela del circolo, ma
operativamente limitate nella particolare circostanza.
Nella
ricerca di un mezzo più adeguato, e sull’onda della crescente
attenzione verso l’ambiente e la tradizione, venne
coraggiosamente deciso di far costruire una “sanpieròta”,
barca a vela che la storia peschereccia ed i consigli di fidati
amici veneziani assicuravano agile e manovriera in ogni
condizione di marea e di vento, comprese le non infrequenti
piatte di vento, grazie alla millenaria tecnica della voga alla
veneta.
Così
mentre “El me Leòn” veleggiava alle Kornati, a San Pietro
in Volta, nel cantiere Schiavòn,
veniva varata “Soravento”, sanpierota che
riportava il nome della fresca pubblicazione.
I soci del Circolo velico di terraferma cominciavano così a
disporre del mezzo più indicato per scoprire il valore e il
piacere dell’”andar per laguna”.
[...]
Ma le buone
intenzioni si rivelarono più ottimistiche della realtà. La
voragine culturale e marinaresca sugli armi tradizionali
condizionò ben presto la stessa capacità di conduzione della
sanpieròta, e apparve chiaro che le esperienze relative all
'
armamento marconi non erano più sufficienti.
Roberto* e
Paolo, che a San Clemente ancora collaboravano con i Glénans,
accettarono di buon grado di portare la loro esperienza anche al
“G. Casanova”.
Roberto svelò anche l’esistenza di un libro, “Il
Bragozzo”, unico del genere nell’offrire una quantità di
informazioni sulla vela lagunare.
Con l’arrivo a Mestre di Fabio Ignaccolo – velista romano di
formazione Caprerina – si avviò anche una disquisizione su
equilibri e caratteristiche veliche fra barche a fondo piatto e
moderni sloop.
Vittorio riorganizzò informazioni e materiale raccolto, e nel
settembre del 1989, nell’avviare il primo “corso di vela al
terzo” mai tenuto in laguna, furono stampate poche decine di
copie della prima e scarna versione di questa guida [Vela
al Terzo a Venezia].
La nutrita partecipazione ai corsi costituì un successo tale da
moltiplicare le energie per l’approfondimento del lavoro e per
considerare la realizzazione di un vero e proprio libro
sull’argomento, mirato a mettere in condizione chiunque, anche
chi fosse totalmente a digiuno di vela, di condurre in piena
consapevolezza una barca lagunare armata al terzo.
Venne
coinvolto Claudio Paveggio, che a sua volta arruolò Paolo Lo
Presti, capace di rappresentare tramite eccellenti disegni tutto
ciò che non era alla portata descrittiva di testi e fotografie.
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Sisa, la "gemella" di Soravento
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al Terzo vista da CVC
2005 - il fondo e il
fasciame in abete vengono sostituiti con il compensato marino [f.to
R.L.Busetto]
2008 - Alessandro Burini
completa il nuovo albero in lamellare di abete
Venezia, 15.12.2012 - Tony Peressin, Vittorio Resto, Claudio Paveggio
e Francesco Battaglini ritirano da Massimo Gin il 1° Premio di Cat.
Blu Stagione 2012: sarà il primo di una serie.
2007 - Soravento e Sisa
verso San Giorgio alla "Chioggia Venezia" foto
Matteo
Bertolin
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