Pesca
e allevamento di molluschi assolutamente vietati anche davanti
alla spazio acqueo di San Giuliano.
Lo ha annunciato
la Direzione regionale per la prevenzione della Regione Veneto con
un provvedimento del 27 luglio scorso che stabilisce che l'area
lagunare compresa fra San Giuliano e Cannaregio «è stata vietata
alla raccolta o allevamento di molluschi bivalvi vivi, in via
cautelativa, per motivi di sanità pubblica».
Lo scandalo dei
caparozzoli alla diossina miete dunque un'altra vittima e mette in
guardia chi ha il compito di tutelare la sanità pubblica e della
laguna di Venezia.
La sospensione dell'assegnazione di permessi per la pesca e
l'allevamento dei molluschi costituisce anche una parziale
vittoria da parte del Movimento
per l'adozione ambientale della laguna davanti a San Giuliano,
che riunisce in un'unica realtà le società remiere e di
canottaggio dell'area di Campalto e San Giuliano.
Merito
dell'adozione del provvedimento da parte della Direzione regionale
va in parte assegnato allo stesso Movimento remiero che già lo
scorso giugno aveva messo in allarme la Regione Veneto lanciando
anche una controproposta.
«Abbiamo chiesto
di trasformare l'area acquea compresa fra San Giuliano e
Cannaregio nella prosecuzione acquatica del Parco San Giuliano -
spiega il coordinatore del Movimento Vittorio Resto - In pratica
una specie di oasi lagunare destinata unicamente alle attività
nautiche sportive e ricreative di canoa, canottaggio, voga e
vela.
In relazione a
questa nostra idea che coinvolgerebbe tutte le società remiere
che operano da 25 anni nella zona, abbiamo già studiato un
progetto di gestione che a questo punto ripresenteremo alla luce
della decisione di non assegnare la zona all'allevamento di
molluschi.
Questo spazio
d'acqua non deve diventare un idroscalo, nemmeno dopo la
conclusione dei lavori del Parco, ma una zona protetta,
prettamente riservata alla città e a chi vuole vivere il mare a
bordo di una canoa o di una barca a vela».
Entusiastiche
anche le reazioni di Paolo Bertan, presidente della Canottieri
Mestre, una delle società remiere coinvolte nel Movimento. «La
nostra idea di gestione globale dell'area - commenta - si sta
rivelando azzeccata. Le perplessità di allevare molluschi erano
molte anche prima del provvedimento della Regione, ora speriamo
che il nostro progetto venga preso in considerazione. E speriamo
che a breve partano i lavori del Parco e soprattutto si riprenda
in considerazione la variante del Prg per la Laguna e le isole
minori e l'"atto d'intesa» fra Magistrato alle Acque e
Comune, che prevede specifici interventi sulle isole di Campalto,
San Giuliano e San Secondo».
Raffaele Rosa
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