CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia      

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Venerdì 26 Ottobre 2012  
Assemblea ordinaria CVC - I Candidati

Ennio Montanari
  


 
Sono al CVC da circa 20 anni, e ho avuto modo di seguire tutti gli sviluppi e le vicende appassionate del nostro circolo. 
Sono istruttore di vela nazionale UISP, sono stato con grande soddisfazione responsabile della scuola vela per derive e istruttore per la vela al terzo e voga. 
Ecco perchè amo il CVC nel suo spirito globale. Metto a disposizione la mia esperienza maturata nel circolo ed in altre attività velistiche, usufruendo anche della nuova attuale esperienza di base nautica aderendo al seguente programma: 

-         la ormai consolidata salute e la trasparenza  finanziaria del nostro CVC vanno mantenute con caparbietà !

 

La gestione contabile e amministrativa interna professionale, puntuale e sempre aggiornata, la valutazione delle spese, l’implementazione del fondo per sopravvenienze è il nostro cardine

 

Abbiamo le competenze interne e possiamo contare sulle necessarie consulenze specialistiche; oggi il CVC presenta più di 100.000 € di “giro” annuale con tutte le odierne implicazioni di legge, ecc., che sono sempre più “pressanti”.

 

Anche sul contenuto dello Statuto, dobbiamo impegnarci per completarne l’assetto normativo, piuttosto generico, senza assolutamente intaccarne lo spirito

 

 

 

-         capacità di investimento, oggi possiamo permettercelo ! 

 

Pur con la dovuta attenzione alla chiusura di alcuni molto residuali oneri ancora pendenti, possiamo e dobbiamo finalmente migliorare la nostra flotta sociale, non tanto in quantità, oggi raggiunta, ma specialmente in qualità (sostituzione di alcune imbarcazioni) e inserimento di alcune specifiche per permetterci di regatare fra Circoli.
  

 

-         far provare l’emozione velica a potenziali futuri Soci, ai nostri sostenitori

 

E’ conclamata l’esigenza di cercare di convincere l’amico, il parente ad aderire alla nostra bella realtà; essendoci problematiche non indifferenti, che impongono l’uso delle imbarcazioni sociali ai soli Soci, dobbiamo approfondire velocemente il tema, fruendo anche di competenze esterne e nel frattempo dimostrare la nostra nota generosità, ospitando chi lo desidera sulle 96 barche private casanoviane almeno per una domenica all’anno. Crediamoci: è una bella soddisfazione anche per l’armatore stesso.

 

-         comunicazione e partecipazione

 

Sentirsi Casanoviani significa soprattutto essere parte attiva nei nostri eventi, nella nostra operatività; ecco perché va ancor più facilitata la conoscenza delle nostre situazioni sociali, di San Giuliano.

 

Lo scambio di idee infatti, pur nelle appassionate diatribe, riesce sempre a tradursi in positività.

 

Possono contribuire a questo obbiettivo:

 

la riorganizzazione di un forum riservato, interno al CVC;

gli incontri serali cadenzati (es.: da istituzionalizzare all’inizio del mese)

 

-         San Giuliano

 

Con orgoglio possiamo affermare di aver noi del CVC “salvato!” il Polo Nautico, promuovendone la trasformazione da ingessata associazione di persone (con ben 28 consiglieri e snervanti, lunghissime discussioni sui massimi sistemi) ad associazione dei Circoli di Sangiu, rappresentati ciascuno da due responsabili e titolati membri dei singoli direttivi.

 

Questo ha permesso ai “Cittadini di Sangiu” di riacquistare credibilità presso le istituzioni, coordinando il pagamento degli onerosi debiti pregressi per negoziare finalmente una unica sola convenzione con il Comune di Venezia per la gestione della nostra Punta San Giuliano.

 

Prossimamente avremo la presidenza di turno del Polo Nautico e a questa responsabilità strategica dobbiamo tutti noi prepararci con coscienza e competenza favorendo anche, sempre di più, la condivisione delle strutture comuni, del calendario eventi, della compartecipazione agli eventi stessi, ciascuno con la coscienza della propria indispensabile specificità. Cinque divise, almeno nell’orizzonte operativo attuale, ma un’unica coscienza di “Cittadini di Sangiu”.

 

Ciò che rimane e deve rimanere tracciato è il nostro Nord, il nostro DNA, il nostro stile di vita associativa.

 

Sempre, ma a maggior ragione nel difficile contesto economico attuale, solo un Circolo unico come il nostro è in grado di rendere possibile il sogno di molti cittadini: potersi ritrovare insieme per imparare, coltivare e praticare la vela e la voga a costi sostenibili.

 

 

 


Correlati:
 
  Il Consiglio Direttivo
  lo Statuto
  Regolamento Sociale 2011
  Lo Statuto del Polo Nautico Punta Sangiuliano