Sono Annalisa Tegon, socia
del Cvc da circa 5 anni, da quando l'ho scoperto con l'iscrizione
ad un corso derive.
La passione e' stata immediata , e cosi' ho voluto provare tutto
subito; dopo il corso derive ho frequentato vela al terzo e voga, vivendo
e assaporando il circolo nella sua globalita'.
Sto iniziando un progetto sperimentale , realizzare vele per la flotta
sociale e ho gia' raccolto alcune adesioni tra socie e soci
, come me "curiosi" e entusiasti!
Mi piacerebbe realizzare con voi questo e altri progetti.
In qualita' di socia e di candidata , ritengo di poter dare il mio
contributo secondo le linee guida qui esposte da Mario, che
condivido pienamente.
Grazie dell'attenzione.
Annalisa
- la ormai consolidata
salute e la trasparenza finanziaria del nostro CVC vanno
mantenute con caparbietà !
La gestione contabile e amministrativa interna professionale, puntuale
e sempre aggiornata, la valutazione delle spese, l’implementazione
del fondo per sopravvenienze è il nostro cardine
Abbiamo le competenze interne e possiamo contare sulle necessarie
consulenze specialistiche; oggi il CVC presenta più di 100.000 € di
“giro” annuale con tutte le odierne implicazioni di legge, ecc.,
che sono sempre più “pressanti”.
Anche sul contenuto dello Statuto, dobbiamo impegnarci per completarne
l’assetto normativo, piuttosto generico, senza assolutamente
intaccarne lo spirito
- capacità di
investimento, oggi possiamo permettercelo !
Pur con la dovuta attenzione alla chiusura di alcuni molto residuali
oneri ancora pendenti, possiamo e dobbiamo finalmente migliorare la
nostra flotta sociale, non tanto in quantità, oggi raggiunta, ma
specialmente in qualità (sostituzione di alcune imbarcazioni) e
inserimento di alcune specifiche per permetterci di regatare fra
Circoli.
- far provare
l’emozione velica a potenziali futuri Soci, ai nostri sostenitori
E’ conclamata l’esigenza di cercare di convincere l’amico, il
parente ad aderire alla nostra bella realtà; essendoci problematiche
non indifferenti, che impongono l’uso delle imbarcazioni sociali ai
soli Soci, dobbiamo approfondire velocemente il tema, fruendo anche di
competenze esterne e nel frattempo dimostrare la nostra nota generosità,
ospitando chi lo desidera sulle 96 barche private casanoviane almeno
per una domenica all’anno. Crediamoci: è una bella soddisfazione
anche per l’armatore stesso.
- comunicazione e
partecipazione
Sentirsi Casanoviani significa soprattutto essere parte attiva nei
nostri eventi, nella nostra operatività; ecco perché va ancor più
facilitata la conoscenza delle nostre situazioni sociali, di San
Giuliano.
Lo scambio di idee infatti, pur nelle appassionate diatribe,
riesce sempre a tradursi in positività.
Possono contribuire a questo obbiettivo:
la riorganizzazione di un forum riservato, interno al CVC;
gli incontri serali cadenzati (es.: da istituzionalizzare all’inizio
del mese)
- San Giuliano
Con orgoglio possiamo affermare di aver noi del CVC “salvato!” il
Polo Nautico, promuovendone la trasformazione da ingessata
associazione di persone (con ben 28 consiglieri e snervanti,
lunghissime discussioni sui massimi sistemi) ad associazione dei
Circoli di Sangiu, rappresentati ciascuno da due responsabili e
titolati membri dei singoli direttivi.
Questo ha permesso ai “Cittadini di Sangiu” di riacquistare
credibilità presso le istituzioni, coordinando il pagamento degli
onerosi debiti pregressi per negoziare finalmente una unica sola
convenzione con il Comune di Venezia per la gestione della nostra
Punta San Giuliano.
Prossimamente avremo la presidenza di turno del Polo Nautico e a
questa responsabilità strategica dobbiamo tutti noi prepararci con
coscienza e competenza favorendo anche, sempre di più, la
condivisione delle strutture comuni, del calendario eventi, della
compartecipazione agli eventi stessi, ciascuno con la coscienza della
propria indispensabile specificità. Cinque divise, almeno
nell’orizzonte operativo attuale, ma un’unica coscienza di
“Cittadini di Sangiu”.
Ciò che rimane e deve rimanere tracciato è il nostro Nord, il nostro
DNA, il nostro stile di vita associativa.
Sempre, ma a maggior ragione nel difficile contesto economico attuale,
solo un Circolo unico come il nostro è in grado di rendere possibile
il sogno di molti cittadini: potersi ritrovare insieme per imparare,
coltivare e praticare la vela e la voga a costi sostenibili.
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