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   Venezia, REDENTORE 2004, sabato 17 Luglio

Le foto del Redentore  | Le aree protette in bacino S.Marco | il Redentore a San Giuliano


Nel 2004, per la prima volta dopo anni di incontrollata invasione di barche sempre più grosse, e dopo le prime idee avanzate timidamente l'altr'anno, le barche tradizionali - ma anche qualche deriva - potranno godersi il Redentore davanti ai magazzini del Sale, nella migliore posizione. Anche i Casanoviani invitati negli spazi presidiati dalle storiche - e amiche - associazioni nautiche Veneziane.


Le aree protette in bacino S.Marco

«Tornaremo paròni in casa nostra»

Venezia - Silvio Testa, Il Gazzettino del 13.7.2004

«Tornaremo paroni in casa nostra». Così il presidente del Coordinamento delle remiere, Giovanni Giusto, ha commentato le novità che il Comune sta cercando di introdurre per la festa del Redentore, riassumibili in un semplice concetto: via le magadiscoteche galleggianti dal Bacino San Marco, il cui cuore deve essere riconsegnato alla città e alle sue tradizioni.«Vogliamo rendere la festa del Redentore ai veneziani», ha tradotto in italiano l'assessore al Turismo, Armando Peres, illustrando ieri i contenuti delle ordinanze che dovrebbero permettere soprattutto alle barche più tradizionali di tornare con serenità a godersi in santa pace prima la cena e poi i "foghi", senza temere di farsi andare per traverso prosecco e serata per la rabbia, per la paura e per il moto ondoso. «Una scommessa», ha ammonito il presidente dell'associazione Vela al Terzo, Massimo Gin, non nascondendosi le difficoltà, ma l'importante è provarci.

Le ordinanze della Capitaneria di Porto e del sindaco - commissario al Traffico acqueo, dunque, che prevedono pesanti sanzioni a carico dei trasgressori, dividono il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca in quattro settori, riservando quello centrale, più vicino ai pontoni da cui vengono sparati i "foghi", alle barche più piccole.L'Area 1-È quella a ovest del ponte votivo (cioé verso Marittima e Stucky), ed è riservata all'ormeggio di unità di stazza lorda superiore alle 10 tonnellate o comunque a più ponti (pescherecci, lancioni, grandi topi), che poi dovranno defluire per il Lido passando dietro la Giudecca.L'Area 2 -Vi valgono gli stessi limiti dell'Area 1. È davanti alla Riva degli Schiavoni, fino al limite della congiungente il rio dei Greci col Faro di San Giorgio, ma le barche qui ormeggiate dovranno poi defluire per il Lido o attraverso il Bacino o per il Canale dell'Orfano.

L'Area 3 -È quella delle barche "piccole", essendo riservata alle unità tipiche locali con lunghezza massima di 11 metri e bordo libero inferiore a 100 cm. È chiaramente un compromesso, perché nella fascia rientrano sia sandoli, topette e sampierotte, che topi da trasporto, i cui titolari infatti hanno protestato al primo odore dell'ordinanza (che nella sua veste originaria prevedeva infatti il limite dei 10 metri). Davanti ai Magazzini del Sale dovrebbe venire privilegiato l'ormeggio delle barche a remi. Il deflusso per queste barche avverrà in via privilegiata per il Canal Grande, che sarà percorribile a senso unico, verso Piazzale Roma.

 


Mappa delle aree di sosta e di ormeggio
Clicca sull'immagine per vedere i dettagli

 

AREA 1 - Ormeggio riservato alle unità di stazza superiore a 10 T.S.L. o a più ponti. Deflusso in direzione Lido tramite canale retro-Giudecca, Ghebo dei Cani ed Orfanello. Canale di San Giorgio chiuso con panne galleggianti.

AREA 2 - Ormeggio riservato alle unità di stazza superiore a 10 T.S.L. o a più ponti.
Deflusso tramite canale di San Marco ed Orfanello a senso unico verso il Lido.

AREA 3 - Ormeggio riservato ad unità tipiche locali, da diporto, mototopi con lunghezza massima di 11 metri e con bordo libero inferiore a centimetri 100, favorendo l'ormeggio alle unità a remi e storiche nei pressi dei Magazzini
del Sale.

AREA 4 - Ormeggio riservato alle unità a vela con obbligo d’ormeggio di
punta.
Lunedì, 19 Luglio 2004
Redentore, "fasce" promosse, vandali bocciati
La notte è filata liscia fino alla fine dei fuochi grazie anche al piano Peres, poi i consueti strascichi di inciviltà
(g.l.) Erano le 23.36 di sabato quando un sibilo ha sovrastato il brusio della folla assiepata sulla riva degli Schiavoni; un attimo dopo la luce chiara del primo fuoco pirotecnico ha illuminato a giorno il bacino e per qualche secondo la distesa di barche, barchini e motoscafi che animava quel tratto di laguna fino all'imbocco del canale della Giudecca sembrava quasi irreale.

È iniziata così l'attesa "notte famosissima" anche se già dalla tarda mattinata turisti e veneziani avevano fatto a gara per accaparrarsi il posto migliore dal quale osservare lo spettacolo pirotecnico per la festa del redentore. Riva degli Schiavoni, dunque, presa d'assalto, tavolini di bar e ristoranti "presidiati" già verso le 17 da torme di clienti - spettatori e in molti casi con generosi "auto - abbuoni" di plateatico da parte dei gestori.

Scene già viste di un copione che ogni anno si rinnova, anche se nei commenti dei veneziani doc quest'anno lo spettacolo è stato un po' sottotono rispetto alle passate edizioni: tuttavia erano almeno ventimila le persone, un record, che sabato sera hanno affollato l'intera zona a ridosso del bacino San Marco che si è presto trasformata in una chiassosa babele di lingue: cori in inglese, richiami in giapponese, estasiati commenti in spagnolo, un pacifico e involontario "sit - in" di ragazzi francesi stremati, a terra di fronte a palazzo Dandolo.

Ma la notte dei fuochi (in tutto quattro tonnellate) ha portato con sè anche il lato peggiore di un turismo del quale in molti, ospiti e veneziani, farebbero volentieri a meno: immondizie di ogni genere nelle calli, bottiglie di vetro in frantumi o pericolosamente accatastate sui davanzali delle finestre più basse, portoni di case e palazzi trasformati in latrine d'emergenza.

Uno sconcio che risalta ancor più se rapportato all'ineccepibile efficienza della complessa macchina organizzativa: tutto è filato liscio, senza incidenti di rilievo e con un numero di interventi del 118 (nell'ordine della decina e quasi tutti per svenimento da affaticamento) che si può definire fisiologico data la portata dell'evento; in occasione della festa del redentore di sabato notte è stato sperimentato con successo il piano Peres, un inedito sistema di regolamentazione dei flussi della folla: «I portici del palazzo Ducale - ha spiegato l'ispettore direttivo della polizia municipale, Guglielmo Fasan - sono stati transennati così come la parte immediatamente prospiciente il mare dalla sede della Capitaneria di porto fino alla riva degli Schiavoni. Ciò ha consentito di ricavare una sorta di fascia lungo l'intero perimetro dell'area in cui era assiepata la gente a disposizione dei mezzi di soccorso».

Anche i ponti della Paglia e del Vino, tradizionali punti di osservazione strategici, sono stati tenuti sgombri e transennati nel senso della lunghezza per separare i due sensi "di marcia". Alla fine, intorno alla mezzanotte e mezza, il passaggio sotto ai portici di palazzo Ducale è stato riaperto. Positiva anche la spartizione dello spazio acqueo: qualche multa all'inizio, poi tutti schierati in perfetto ordine. In fase di deflusso, mugugni agli imbarcaderi dell'Actv dove solerti controllori hanno tentato di verificare i biglietti dei viaggiatori rallentando l'imbarco e desistendo dopo le proteste dei presenti.

 

Sabato, 10 Luglio 2004 - tratto da "Il Gazzettino"

É iniziato il conto alla rovescia per il Redentore

(r. br.)

 É iniziato il conto alla rovescia per il Redentore nuova formula: con le barche suddivise per stazza, prime file riservate a chi va a remi, mentre le mega-imbarcazioni dovranno restare in fondo.

Ma lo faranno? O non ci sarà qualche furbo, viste le promesse e i prezzi fatti pagare ai suoi passeggeri, cercherà di sfondare per guadagnarsi un posto d'onore? L'assessore al turismo, Armando Peres, in effetti, un po' lo teme. «Io avevo chiesto anche gli idranti, ma non me li hanno concessi - ha raccontato - Comunque stiamo informando tutti! E quella sera, in Bacino, avremo il doppio delle forze dell'ordine. Chi trasgredirà le regole fissate dalla nuova ordinanza sarà multato e scatteranno pure i sequestri». Si vedrà tra una settimana...

Intanto Peres ha riferito in Giunta anche delle novità in preparazione per la Regata Storica. Che non sono poche.
A cominciare da un'anticipazione d'orario per consentire una diretta Rai senza tagli: tutto dovrà concludersi entro le 19 e non attorno alle 19.30, come di solito.
In cambio la Rai dedicherà alla Regata una diretta di un'ora e 50 minuti, ininterrotti. «Abbiamo concordato anche che il Tg 1 delle 20 darà la notizia della Regata - ha riferito ancora l'assessore - mentre i vincitori parteciperanno alla trasmissione di Uno mattina del giorno dopo».
Altro capitolo fondamentale, quello degli sponsor: «Sarà una festa che costerà di più, ma che al Comune costerà meno». Quattro pontoni sono già sponsorizzati. «Contiamo di arrivare a cinque o sei. E uno sarà dedicato ai ragazzi delle scuole e della voga». Ma tutta la festa dovrà rianimarsi: ed ecco allora che un ex regatante farà da regista al corteo storico, per evitare i tempi morti, con tanto di prove in Canale della Giudecca. E ancora ci saranno giochi sull'acqua in Canal Grande: dal tiro alla fune tra barche a remi, al palo della cuccagna in orizzontale. E poi megaschermi di ultima generazione, per chi sta nei pontoni, mentre sulle rive saranno posizionate ben 1.500 sedie. «La faremo tornare una vera festa» ha assicurato l'assessore.