CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia     


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1986 – 2002
XX° ANNIVERSARIO CASANOVA

 

ll 12 Ottobre 2002, in concomitanza con un'iniziativa sulle acque di Mestre, il Centro Studi Storici di Mestre, grazie alla collaborazione di GSVVM e CVC, ha dato alle stampe un fascicoletto (a lato la copertina) che riportava attualità e cenni storici riguardo Punta San Giuliano e le attività nautiche.

12 Ottobre 2002
"Mestre - dai canali alla laguna"

24 pp. - 15 immagini

Autori: Vittorio Resto, 
Consigli Direttivi di  G.S.VVM e CVC,
Paolo Borgonovi, Giorgio Zoccoletto


Circolo Velico Casanova                                  Pag. 15


Oggi, numeri alla mano, il “Circolo Velico Casanova” può essere considerato la prima associazione velica per la terraferma del Comune di Venezia.

Nel 2002, a stagione non ancora conclusa, conta oltre trecento soci, con cinquanta barche a vela di uso sociale (fruibili da tutti i casanoviani), più trenta di proprietà personale di alcuni soci.

Quasi ottanta i nuovi velisti usciti quest’anno dalla scuola vela; oltre millecinquecento coloro che dalla fondazione del circolo si sono formati o hanno avuto modo di continuare a far vela.

Tre i settori fondamentali: le “derive”, l’ideale per imparare la vela; il settore “vela al terzo”, per veleggiare sulle barche a fondo

 piatto della tradizione lagunare, ed il settore “optimist”, per i bambini ed i ragazzi fino ai 14 anni.

Nel circolo vi è anche la possibilità di vogare alla veneta – attività propedeutica alla vela al terzo –, nonché di fare vela d’altura, attraverso uno dei numerosi circuiti – amichevoli o commerciali – con barche adeguate e garantite.

Una prerogativa fondamentale è che i soci possono prenotare le barche e uscire senza vincoli di orario, 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, con un costo annuale inferiore a quello dell’abbonamento urbano per l’autobus.

CVC è figlio delle esperienze associative degli ultimi anni settanta, e la sua nascita, nel 1981, risente del nuovo clima d’attenzione verso le problematiche dell’ambiente.


La prima denominazione è “Circolo Arci Vela G. Casanova”,

 con uno stanzino di nove mq come sede nautica, assegnato dal Consiglio di Quartiere nell’ex colonia elioterapica di San Giuliano. L’affiliazione sportiva è con la sezione vela dell’UISP, ed una deriva di seconda mano costituisce l’unica barca in forza al nuovo circolo: iniziano così i corsi di vela e le uscite alla scoperta della laguna.

Per andare in acqua bisognava spingere la barca sul carrello per quasi trecento metri, quindi ci si poteva servire – ma solo con un’adeguata marea – del fatiscente scivolo del Cral dell’Azienda della nettezza urbana, a pochi metri dalla stazione di travaso per le immondizie di Mestre e di Venezia.

Ma finalmente si era in laguna, e per i primi soci, non ancora trentenni, l’entusiasmo era ben più forte di quelle piccole difficoltà.
La prima svolta significativa avviene nell’85: le esperienze del girovagare in laguna, con l’aiuto di Arci, Comune e Provincia, vengono tradotte in “Soravento – Itinerari in laguna nord”, pubblicazione che consente il primo momento di notorietà a livello nazionale, specie grazie alla recensione su “Airone”, all’epoca il top delle riviste sull’ambiente.

Gli utili ottenuti grazie a “Soravento” vengono investiti nella costruzione di una “sampierota” – barca tradizionale a fondo piatto – con la quale nasce un nuovo settore velico, la “vela al terzo”, la vela dell’epopea dei bragozzi, ma anche quella che in laguna, fin quasi agli anni ’60, garantiva ancora l’attività a più di qualche pescatore.


Negli anni seguenti, oltre alla scuola vela, vengono organizzate numerose attività fra cultura e ambiente, fra cui corsi di “fotografia il laguna”, di “bird-watching” e di “navigazione astronomica”. Grazie ai navigatori Renzo Favaro e Carlo Ruffino si porta il giro del mondo a vela nella sala del cinema Dante di Mestre, e si scopre che la vela e il mare sono già nel cuore di molti mestrini.

Nel 1989 il circolo supera la soglia dei 100 soci, vengono letteralmente inventati i “corsi di vela al terzo”, e nel ’92 è pubblicato “Vela al terzo a Venezia”, che si aggiudicherà il primo premio al concorso letterario nazionale del Coni.

Anno 1993: i soci sono 200, e nell’ex Colonia si può finalmente fruire di una sala riunione, di una sala manutenzione, di docce e spogliatoi; per l’alaggio e varo c’è persino una gru su ruote con motore a scoppio, ed è approntata una micro-darsena per una  decina di posti barca.

Nel ’95 si affaccia il sogno del Parco di San Giuliano, e sollecitati dal prosindaco Zorzetto si comincia a lavorare con le altre società dell’ex Colonia – coordina i lavori il G.S. Vogaveneta Mestre – per il miglioramento della logistica: la banchina viene recintata, ed è installata una gru elettrica fissa per l’alaggio e varo delle barche

  

Nell’ottobre dello stesso anno, per la commemorazione del compianto Zorzetto, il sindaco Cacciari e il nuovo prosindaco Bettin hanno modo di prendere visione dell’assetto del CNS – il Centro Nautico Sportivo San Giuliano – “consorzio” fra le cinque società dell’ex Colonia presieduto dal casanoviano Vittorio Resto.

Dopo una pausa di almeno un paio d’anni, a partire dal ’99, il Circolo ritrova la chiave dello sviluppo con l’ingresso in Consiglio Direttivo di nuovi soci. 

L’affiliazione alla Federazione Italiana Vela – FIV –  è la prima novità della nuova conduzione, che prosegue con il potenziamento della scuola vela e offrendo un fondamentale sostegno alla costituzione di Adola, il “Movimento per l’adozione della laguna davanti San Giuliano”.


Nel 2000, Enrico Zaffalon, il presidente attuale, entra a far parte del Comitato della XIIa zona Veneto della FIV, ed a fine anno, sotto la sua spinta e con l’aiuto di validi istruttori federali, può partire il settore giovanile con la classe “Optimist”.

Non è retorica dire che l’attività sociale cresce a vista d’occhio, in un clima dove ogni iniziativa ha possibilità di sviluppo. Nel 2001 il circolo può vantare una scuola vela impegnatissima da marzo a novembre, grazie anche alle adesioni che via internet giungono al sito web del circolo (www.circolovelicocasanova.it); portale che a fine anno, in un concorso della Provincia di Venezia, si aggiudica il primo premio fra le associazioni no-profit.

Nella stessa stagione, alla regata delle Scuole di Vela, i ragazzini si aggiudicano il primo posto Juniores – singolo ed a squadre – nella laguna davanti San Giuliano.
    
Evento clou del 2002 è la “Velalonga”. Ideata l’anno precedente come una delle tante escursioni, si evolve in “raid velico” riconosciuto dalla FIV, e riscuote l’interesse degli organizzatori di Navalis, nuova esposizione internazionale veneziana per la nautica in legno e la marineria, allestita all’interno dell’Arsenale di Venezia.

“Velalonga Venezia” ha così luogo il 12 maggio, con partenza dal “parco acqueo” davanti San Giuliano e arrivo all’Arsenale, nella giornata conclusiva di Navalis.

Nonostante le pessime previsioni meteo, si trovano alla partenza equipaggi un po’ da tutta Italia, ma si percepisce il successo solo quando le ottanta imbarcazioni cominciano a tagliare il traguardo davanti alle antiche Gaggiandre, in una giornata che un’insperata brezza fa virare decisamente al bello. Il vicesindaco Mognato ha così modo di premiare velisti che per la prima volta hanno unito l’antico cuore navale veneziano alla nascente “marineria” di Mestre.
Circa un mese dopo, al trofeo “Coppa città di Marghera”, match-race d’altura al largo di Malamocco organizzato dal Circolo della vela Mestre, dopo combattute fasi eliminatorie, viene assegnata la finale a due blasonate società di Venezia; al terzo posto, primo fra i sodalizi di terraferma, si classifica il Circolo Velico Casanova.

 

Circolo Velico Casanova - Ottobre 2002

              Il Consiglio Direttivo