C'è
stata la fila. Tutti a votare per il Direttivo
del Polo nautico di San Giuliano. 816
votanti su 1477 iscritti, il 56 per cento. E non
è l'unica sorpresa.
A
cominciare dall'esclusione clamorosa di Vittorio
Resto del Circolo Velico Casanova il quale ha
avuto 279 voti e ne servivano almeno 327 per
entrare.
Resto è una figura storica di San Giuliano, ha
fondato l'associazione Adola che si è battuta
perchè la zona davanti a San Giuliano
diventasse parco acqueo urbano. Resto, anche da
studioso, è un integralista della laguna, uno
che pretende il rispetto assoluto - e per certi
versi ha ragione - della natura e delle
tradizioni.
Solo che la laguna - e Resto - devono fare i
conti con il fatto che la Serenissima non esiste
più e, invece, a San Giuliano deve nascere un
polo nautico attrezzato e competitivo.
Ecco,
Resto è stato punito nel segreto dell'urna per
le sue posizioni intransigenti, che non portano
da nessuna parte.
La Canottieri e la Spes infatti avevano stretto
l'accordo tra di loro e hanno manovrato con
grande destrezza i loro 400 voti facendo entrare
chi volevano.
Lo stesso ha fatto il Vela Mestre che si è
accordato con Canoaclub, Casanova e Voga Veneta.
Nella trattativa a dir la verità rientrava
anche l'elezione di Resto, che non è invece
passato.
Altra
grossa novità è l'entrata di due donne in
Direttivo. Sono due sportive - Patrizia Bacco
del Canoa club e Sara Bonafini del Casanova -
che fanno il pieno di voti dal momento che Bacco
è la seconda più votata e Bonafini la quarta
più votata.
E' un segno anche questo dei tempi, Resto che
viene bocciato e due donne ce entrano di
prepotenza, evidentemente usufruendo in un colpo
solo dei voti degli uomini - soprattutto delle
due associazioni canoiste - Canoa Mestre e
Arcobaleno di Pamio - e delle tante socie donne.
Un voto che premia il loro impegno e la loro
bravura e che colora di rosa un direttivo che
per il resto è composto solo di uomini. Altro
elemento di cui tener conto è lo strapotere
della Canottieri nel direttivo del Polo nautico.
Da sola la società più antica di Punta San
Giuliano porta dentro il direttivo 13 persone
contro le 15 che mettono insieme tutti gli
altri.
Vuol
dire che alla Canottieri basterebbero due voti
per avere sempre la maggioranza, ma questa è
pura teoria perchè all'interno della Canottieri
vivono tante anime e non sempre sono in perfetto
accordo, anzi.
Ma lo strapotere della Canottieri si spiega con
il fatto che un anno fa, quando le società da
sole non riuscivano a chiudere, intervenne
l'assessore allo Sport, Michele Mognato, il
quale riuscì a ricomporre i dissidi costruendo
un direttivo monstre di 28 elementi, con la
Canottieri in buona posizione. Nel frattempo,
però, in un anno, le cose sono cambiate di
parecchio.
La
Giunta precedente, che andava d'amore e
d'accordo con le società di Punta San Giuliano
è stata sostituita da una Giunta che invece
vuole puntare all'accordo con i privati per
costruire il Polo nautico . Questa
minaccia fa bene alle società sportive della
Punta, abituate alla rendita di posizione e
innesca anche il meccanismo del vincolo
solidaristico per cui si deve fare fronte comune
contro l'ipotesi dell'ingresso dei privati. E
questo spiega l'enorme partecipazione alle
elezioni. Paradossalmente tutto questo è
positivo perchè le società di Punta San
Giuliano per la prima volta si accorgono di
contare e di poter addirittura proporsi come
costruttori, in parte, e come gestori, in toto,
del Polo nautico . E non è poco.
Maurizio
Dianese
|