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  Sabato 12 Novembre - ore 10.00 
Tensostruttura in banchina di Punta San Giuliano

Elezioni degli organismi 

del Polo Nautico Puntasangiuliano

Elezioni 2005 home

Il dettaglio dei risultati

L'articolo del Gazzettino

La replica di Vittorio Resto

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La replica di Vittorio Resto

L'articolo di Dianese [vedi L'articolo] dà molto risalto - persino troppo - alla mia esclusione, quasi ci fosse una precisa necessità di divulgare la notizia, e per dire - ad esempio - che Adola e la nautica naturale sono idee "integraliste" e "superate".

Non condivido affatto l'analisi del giornalista che mi vorrebbe non votato "...nel segreto dell'urna", e sottolineo come dalle ultime indiscrezioni di banchina appare sempre più chiaro che la mia esclusione é dovuta alle sleali indicazioni date ai soci dai dirigenti del Circolo della Vela Mestre (Bruno Zan in testa), a dispetto degli accordi presi con Circolo Casanova, GS VogaVeneta e Canoa Club Mestre.

Il motivo? Di certo non c'entrano né Adola né la nautica naturale, ma la mia intransigenza verso CdVM per  questioni e interessi che con l'ambientalismo c'entrano ben poco.

   

Mercoledì scorso, 23 novembre, ho inviato al Gazzettino una replica, riportata in questa pagina.

Dopo quattro giorni ancora non é stata pubblicata, e la verità, per la gente, rimane quella di Dianese e delle sue "gole profonde". 

Non é la prima volta che succede negli ultimi anni. 
Mi pare legittimo chiedersi il perché...

   
   

OGGETTO: Replica all’articolo di Dianese del 18 Novembre sul Polo Nautico

   

Il 18 Novembre è stato pubblicato dal Gazzettino un articolo del giornalista Dianese sulle elezioni del Polo Nautico Puntasangiuliano – più brevemente “PNP” - che raggruppa buona parte dei soci delle società nautiche sportive di Mestre.

Quasi un terzo dell’articolo è stato dedicato al sottoscritto, non eletto, per dire sostanzialmente che “Resto è stato punito nel segreto dell'urna per le sue posizioni intransigenti” e che “.. la laguna - e Resto - devono fare i conti con il fatto che la Serenissima non esiste più”.

Ringrazio Dianese – sinceramente – per alcuni riconoscimenti alla mia persona, ma mi sento in dovere di meglio informare i lettori su un tema che di certo coinvolge i 1500 soci PNP, ma che prima ancora interessa un’intera città. E non solo.

   

Il “parco acqueo urbano” viene inventato da Adola nel 2000, e rappresenta il prolungamento in laguna del grande parco disegnato da Di Mambro.

Nel 2000 stavano costruendo il Laguna Palace nel vicino Canal Salso «…la darsena di vetro più grande del mondo…» e quando alcuni imprenditori offrirono capitali per convincere le associazioni ad accettare « … alcuni posti per yacht a motore… » nel Polo Nautico che si andava progettando, le associazioni, ben consapevoli che i loro ragazzini e soci non avrebbero mai potuto scendere in acqua in mezzo al traffico motoristico, pensarono ad un’azione che da un lato continuasse a garantire le attività di vela, voga e canoa nell’unico specchio acqueo possibile, dall’altro comunicasse a tutti i cittadini le tante valenze di un’area che prima dell’inaugurazione del parco di San Giuliano era semplicemente preclusa e ignorata.

 

In quell’area acquea fu così chiesta alle Istituzioni una particolare tutela contro lo sfruttamento commerciale e il turismo di massa, anche per assicurare ai veneziani di terraferma – che ora rappresentano i due terzi di tutti i veneziani -  l’ultimo scampolo di laguna che, a due passi dal centro città, é miracolosamente riuscita a rimanere se stessa.

 

Il “parco acqueo urbano” si sviluppa fra l’altro in aree SIC e ZPS** (classificazioni europee di aree ambientali rare e pregiate) già vincolate, e vanta prerogative tali che una discreta politica di marketing territoriale potrebbe molto facilmente tradurre il magnifico contesto ambientale in fonte economica; senz’altro con “dividendi” maggiori e più distribuiti di quanto sarebbe mai possibile compromettendo e spezzando, con strutture ed usi privati, l’integrità di quest’area assolutamente unica in Europa.

Va anche tenuto conto che oggi Mestre é «…ai primi quindici posti delle città turistiche italiane…» come ha recentemente documentato Paolo Fusco su Gente Veneta, e che, pur scontando il ruolo di “motel di Venezia”, e pur vero che « …il messaggio da far passare è che soggiornare a Mestre non è un di meno ma un di più…»; un di più che certamente comprende  una passeggiata in gronda di cinque chilometri, lungo praterie di limonium e silicornia, e una distesa acquea che nei week end diventa Barcolana e Vogalonga messe assieme, in uno scenario coronato dal fiabesco profilo di una Venezia appena al di là dell’acqua.

 

Oggi il “parco acqueo urbano” è sostanzialmente una realtà; sostenuto dalle associazioni ambientaliste e dalle federazioni sportive del territorio, da personalità quali D’Agostino, Bettin, Mognato, Paolo Cacciari, Da Villa e Murer, vanta al proprio attivo un OdG votato all’unanimità dal precedente Consiglio Comunale; è considerato nella Variante al Piano Regolatore per la laguna e le isole minori, e registra concrete realizzazioni da parte del Magistrato alle Acque, del Comune di Venezia, del Consorzio Venezia Nuova e dell’ACTV.

La recente inaugurazione di alcune opere all’isola di Campalto – cuore del “parco acqueo” –   volte a un primo livello di frequentazione e vivificazione dell’isola abbandonata, rappresenta l’ultimo concreto successo dell’azione di Adola.

 

All’evento hanno presenziato la deputata Luana Zanella, l’assessore al Patrimonio Mara Rumiz – l’isola è di proprietà comunale –, il presidente del Coni Provinciale Renzo De Antonia e dell’Ente Parchi di Mestre Gianni Caprioglio, il presidente ACTV, oltreché qualificati rappresentanti del Magistrato alle Acque, delle Municipalità di Favaro e Mestre e del Consorzio Venezia Nuova.

Non credo che, diversamente dal 2000, i ragazzini a bordo di optimist e canoe potrebbero oggi meglio destreggiarsi fra yacht a motore che vanno e vengono dall’albergo o dal ristorante di San Giuliano con vista su Venezia.

Su questo, lo ammetto, rimango intransigente.

Non credo proprio, tuttavia, che sia questa l’intransigenza punita «…nel segreto dell'urna…» e temo che determinati atteggiamenti e articoli trovino più semplice spiegazione nel tentativo di dissolvere nel silenzio voci e proposte, un po’ ingombranti, contrarie ad una “politica privatistica” del territorio, che purtroppo molto facilmente può rischiare di ripetere quella degli anni ’60, passata sotto il nome di “sacco di Mestre”.

 

Certamente, come in ogni comunità, non tutti i soci PNP possono essere adeguatamente informati, né molta informazione poteva essere trasmessa nell’unica assemblea di due ore che i dirigenti uscenti del PNP sono riusciti a organizzare negli ultimi tre anni.

Erano poco più di duecento i soci intervenuti a quell’assemblea del 12 Novembre; altri 600 sono andati direttamente a votare in base alla lista preparata dal rispettivo circolo. Non hanno per niente votato 671 soci, il 45% del totale.

Riguardo alle liste va fatta una precisazione.

Lo Statuto PNP è stato chiuso molto in fretta – e male – dopo oltre un anno di dolorosa gestazione. Non solo il sottoscritto, ma molti soci e consiglieri ammettono di essersi tappati naso e orecchie per un atto di fede nella forza comune. Alcune “stranezze” sono rimaste tuttavia troppo stridenti.

Le liste sono nate dall’esigenza di riequilibrare i vantaggi statutariamente conferiti alla Canottieri Mestre, e la lista Voga Veneta-Casanova-Vela Mestre-Canoa Mestre, individuava 10 candidati scelti in precedenza dalle quattro associazioni, con tutto l’interesse di votare il “pacchetto” per ottenere il massimo dei consiglieri.

Considerati i presupposti ed i risultati, è molto più facile pensare alla slealtà di qualche gruppo piuttosto che al cambio di parere dei soci, che solo pochi giorni prima avevano indicato i propri candidati, fra cui il sottoscritto.

 

Mestre 22 novembre 2005

 

Vittorio Resto **

 

**Coordinatore di AdoLa e vicepresidente del Circolo Velico Casanova

 

 

Note:

* SIC: Sito di Importanza Comunitaria,  ZPS: Zone di Protezione Speciale

 


                                                                           byRevi  12.11.2005