CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Nella laguna di Venezia sono presenti circa 25 mila imbarcazioni: messe una dietro l'altra costituiscono una fila ininterrotta che da piazza San Marco arriva a Piazza dell'Unità aTrieste. 

Di queste 25 mila imbarcazioni meno dell' 1 % sono barche a remi, mentre negli anni 60 la percentuale era del 50%.

La vela al terzo è la vela classica della laguna, con la sua complementarietà di vela e remo. 

Si rema e si va nei rii di Venezia, si issa la vela e si veleggia in laguna, senza alcuna limitazione, perché le imbarcazioni veneziane hanno la particolarità di poter veleggiare anche in acque basse.

Più che una specialità la vela al terzo è un modo di vivere.

AI Circolo Velico Casanova c'è un settore particolare dedicato alla vela al terzo e vengono organizzati dei corsi specifici. 

"La vela al terzo è stata adottata a Chioggia alla fine del '700 e all'epoca dell'Unità d'Italia i 2/3 della flotta peschereccia italiana erano vele al terzo - spiega Vittorio Resto, responsabile del settore e autore di 'Vela al Terzo a Venezia' libro vincitore nel '92 del premio nazionale Coni -. 

Fino agli anni 50 e 60 a Venezia e Mestre queste barche erano molto diffuse, poi la laguna è diventata preda delle barche a motore e tra i giovani i remi sono andati fuori moda...

Il '75 è stato un anno di svolta. A Venezia ha preso avvio Ia Vogalonga e sullo slan­cio del recupero delle barche a remi è iniziato anche il recu­pero delle vele al terzo.

Negli anni è nata anche I'Associazione Vele al terzo che organizza regate nella laguna sud e nord di Venezia, fino alla regata del bacino di San Marco a inizio settembre.

Come Circolo noi organizziamo il Trofeo Franco Nuti, che è la regata di vela al terzo che fa capo alla terraferma di Venezia".

L'evento clou del Circolo Velico Casanova è la Velalonga che si tiene a maggio. Si tratta della maggiore manifestazione velica a Venezia, con centinaia di vele da tutta Italia e da altri paesi.

La Velalonga è la festa dedicata alla vela intesa come attività praticabile da chiunque, in un ambiente, quello della laguna di Venezia, unico ed impareggiabile.

"II nostro approccio alla vela vuole essere il modo più aderente di vivere l'ambiente lagunare - afferma il Presidente Rossi - Vogliamo diffondere la cultura lagunare, insegnare i trucchi del mestiere e devo dire che i giovani dimostrano di apprendere facilmente. È simbolico che dove noi svolgiamo la nostra attività prima ci fosse una discarica, significa che la presenza delle associazioni sportive è importante per la sopravvivenza della laguna. II nostro è un presidio più ludico e morbido possibile su un'ecosistema: la presenza di fruitori, solo per il fatto di esserci, è già garanzia di rispetto di un ambiente.

Quest'anno ai ragazzi anziché il semplice corso optimist abbiamo proposto un approccio al mondo nautico ad ampio raggio, dando maggior visibilità a tutta una serie di temi, a come gestire un ambiente lagunare. 
L'iniziativa è stata apprezzata e sarà riproposta anche nel 2007.

Certo al Circolo abbiamo ottimi derivisti e c'è la possibilità di allenarsi su 420, 470, Flying junior... ma il nostro obiettivo è far andare in barca tutti. 
Di solito si pensa al circolo nautico come a una realtà elitaria o prettamente agonistica; il nostro circolo è una sintesi di sport, natura e storia, dove c'è sempre qualcuno disposto ad accompagnare in mare il neofita".

 

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