Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

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Pista Ciclabile sulla laguna 

Sembra che per qualcuno sarebbe pure un sogno**, anche se per ora rimane una genialata dell'ASM da 8 miliardi di lire. 
E avrebbe pure suscitato l'entusiasmo del sindaco. 
Un solo amletico dubbio: meglio farla a destra o a sinistra del ponte ?
   
Si tratta di una passerella galleggiante (!!) parallela al ponte della libertà. 
Per chi frequenta la laguna non c'é bisogno di commenti, per chi poi conosce la specifica area acquea l'articolo si connota immediatamente come notizia da 1° Aprile. 
Sarà interessante, prima ancora dei pareri dei soci del Polo Nautico, sentire cosa ne dicono i pescatori ed i tecnici del Magistrato alle Acque.

Di certo dopo il Centro d'interscambio merci e la palestra di roccia, non poteva mancare la pista ciclabile in laguna: il popolo d'acqua erede della Serenissima continui pure la sua nanna tranquilla.

** Si rammenta a coloro che amassero percorrere e conoscere la Laguna, 
che oltre al mezzo a fianco e alle piste ciclabili galleggianti, 
esiste da qualche tempo anche un'ampia gamma di mezzi denominati "barche". 
   
Sembra anzi che la città di Venezia goda in merito di significative esperienze 
e non trascurabile considerazione internazionale.
   
dal salone Nautico di Venezia 2005 

 
Il testo dell'articolo > Due idee per la pista ciclabile in bici galleggiando sulla laguna
    
Asm sta ultimando il progetto preliminare della pista per biciclette che dovrebbe affiancare il ponte della Libertà. 
E studia pro e contro della collocazione a sinistra o a destra del ponte della ciclabile galleggiante. 
Un sogno da quasi 4 milioni di euro.  
La proposta di Asm risponde all’ esigenza di raggiungere il centro storico in bicicletta. La società presieduta da Giorgio Nardo è andata però oltre lo studio di fattibilità. 

«Visto l’entusiasmo dimostrato al progetto dal sindaco Massimo Cacciari», spiega Nardo, «abbiamo deciso di realizzare un progetto preliminare, finanziato con fondi della nostra azienda, e che sottoporremo all’esame della giunta comunale assieme ad una scheda che indica i pro e i contro di una collocazione a sinistra o a destra del ponte della Libertà». 

Inizialmente la pista ciclabile galleggiante avrebbe dovuto collegare il parco di San Giuliano, toccando l’isola di San Secondo, fino a all’ex macello di Cannaregio con un ponte pensato in legno, di uso esclusivo da parte delle biciclette. 
Lungo i sette chilometri di ponte per le biciclette, si potrebbero trovare anche un servizio bar, un affitto di canoe ma anche un servizio di bici sharing (biciclette in affitto) che potrebbe incentivare un utilizzo turistico del percorso.  
Il percorso si dovrebbe realizzare con un pontone galleggiante all’altezza del canal Salso, seguito da una passerella su pali infissi in barena e poi nuovamente un ponte galleggiante, verso Cannaregio. 
   
L’idea è piaciuta a molti, tra l’altro anche a Luigi Brugnaro, padrone di «Umana» e sponsor del basket Reyer che ha acquistato dal Demanio l’area dei Pili che interessa ad Asm che dovrebbe realizzare il vecchio progetto di un parcheggio scambiatore, ma che l’imprenditore vuole invece trasformare in una importante porta di accesso a Venezia, dotata di vari servizi. 
«Ho parlato con lui ed ha dimostrato grande interesse al progetto, sostenendo che sarebbe più utile che la pista fosse realizzata a destra del ponte, se lo si guarda dando le spalle a Mestre», spiega Nardo
Da qui l’idea della scheda, che permetterà alla giunta di Massimo Cacciari di valutare non solo il progetto, che ha un costo stimabile per ora tra i 3 e i 4 milioni di euro, ma anche di sceglierne la collocazione migliore. 

  
L’idea originaria permetteva di collegare San Giuliano a Venezia, in un punto del centro storico non lontano dalla stazione ferroviaria. 
Ma intervenire sull’altro lato del canale ha altri benefici: anzitutto si metterebbe in collegamento i ciclisti provenienti dalla terraferma con l’imbarcadero dei ferry boat al Tronchetto e poi da quel lato l’acqua sarebbe più bassa, consentendo un migliore intervento. 
  
Di più, il ponte stradale è decisamente più interessante dal punto di vista architettonico rispetto a quello ferroviario. 
Proprio sul lato destro si era concentrata anche una ipotesi, di cui poi non si è saputo più nulla, proposta dalla Regione Veneto con uno studio affidato all’architetto Giampaolo Mar. In quel caso si trattava però di una pensilina a sbalzo del ponte translagunare. 
  
      (Mitia Chiarin)

                                                           

                                                          byRevi 15.6.2008