La
barca gliel'ha fatta Roland,
nostra vecchia conoscenza, molto simile alle barche dei Raid
europei,
si avvale di un team
giovane e organizzato,
ha partecipato all'impresa "Sulle
ali del a Leone"
e conosce bene le nostre realtà di nautica
naturale
a San Giuliano.
Partirà dalla Giudecca degli amici "Canottieri",
e sarà uno splendida bandiera per tutti gli innamorati dell'andar per
acque.
Sarà un richiamo ai valori
della natura
- vista dall'acqua - del viaggiare
sostenibile,
della lentezza
necessaria a ritrovar se stessi.
Contattato,
Giacomo De Stefano, protagonista dell'impresa, ci anticipa la
disponibilità alla collaborazione: «...Se
vorrete venire a bordo lungo il tragitto sappiate che saremo felici, o
anche a fianco, se qualcuno dei vostri soci avrà la voglia di
raggiungerci da qualche parte.
Noi saremo individuabili da un gps tracker che indicherà sul sito la
nostra posizione ogni 15 minuti. Poi una mail e via, ci si vede prima di
partire o la lungo queste "strade che camminano"
Dopo poi faremo tanti incontri in barca per raccontare il viaggio ed i
problemi e le potenzialità di acque buone, pulite e giuste.»
La
conoscenza dell'impresa é stata un po' tardiva, e solamente ieri sera
[1 aprile 2010] si é persa l'occasione di incontrarlo al PalaPlip di
Mestre. Ora l'augurio é di recuperare il tempo perduto.
Il
viaggio
«5.200
chilometri,
6 mesi su una barca a remi, giorno e notte, 1 milione di vogate sul Reno
e il Danubio, dalla Manica al Mar Nero;
ad
aiutarlo – attraverso 15 paesi, da Londra ad Istanbul, passando
attraverso Inghilterra, Francia, Germania, Austria, Slovacchia,
Ungheria, Serbia, Bulgaria, Romania e Turchia – ci
sarà solo il vento, una vela. Tutto questo non per una performance
sportiva, ma per
raccontare un nuovo rapporto con la natura, con l’acqua, con i fiumi»
Il
protagonista
Giacomo
De Stefano,
astigiano, architetto, 44 anni,
«vive
su una
barca nella laguna di Venezia; vive
con poco, perchè spesso “meno
è di più”, e sa resistere a quasi tutte le condizioni. Nel 2008
il suo ultimo progetto, “Un Altro Po” (www.unaltropo.com), lo ha
visto risalire il fiume Po da Venezia a Pavia, in un viaggio seguito con
collegamenti giornalieri da Radio
24 e con oltre
200.000 contatti sul proprio blog».
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5,200
chilometri attraverso i fiumi d’Europa
[...]
Dormirà
in barca
sotto un telo tenda che si è costruito con vecchi teloni da camion che
oggi non si usano più: sono in tela
di Olona,
cotone molto forte ed impermeabile.
Una
stufa costruita da un amico
fabbro,
ricavata da una pentola lo
aiuterà a
cucinare, a scaldarsi ed asciugare i panni nel
freddo aprile del nord e a cuocere
il pane che
si farà con farine che lungo i luoghi troverà da contadini,
coltivatori e mugnai attenti. Farà anche, ogni tanto, dei bei
focherelli lungo le spiagge dei fiumi e del Mar Nero. Con
attenzione.
Per
il sostentamento si affiderà alla
pesca
e alla raccolta
dei frutti,
oltre all’aiuto che le persone lungo il percorso vorranno offrirgli.
A
bordo, cime,
un coltello, attrezzatura per riparare le vele ed il legno, stufa, sacco
a pelo, secchio di tela, due ancore, una zanzariera, un’amaca di telo
di canapa, carte nautiche (poche) e libri, un acciarino, qualche vestito
di riserva ed una cerata da pescatore.
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