La regata vista da Soravento
Il nome non mente, e
la Regata delle Saline é stata ben salata anche
nell'edizione 2011.
Salata come il sudore di timonieri ed equipaggi, per il conto da
pagare nella spietata partenza, per l'arsura del finale, e soprattutto
per l'inarrivabile arrivo, crudelmente collocato al di là delle
umane possibilità di oltre metà dei partecipanti, giunti fuori tempo
massimo.
Ma come succede nelle grandi prove, l'arrivo assoluto é stato
spettacolare, gran epilogo del duello finale fra Corsaro e
Soravento.
Mezz'ora prima del via, il "gran assalatore" - il
giudice di regata - é preso da scrupoli umanitari, e passa in rassegna
le truppe agonistiche, raccogliendone i numeri velici. La corrente di
marea é ben oltre i due nodi, il vento non arriva a tre [nodi], e il
"gran assalatore" sa che é quasi impossibile per i
concorrenti sfilare davanti alla barca giuria per la consueta liturgia
dei numeri velici.
Viene anche comunicato che "non sarà collocata la boa al vento",
ma non c'é il tempo di commuoversi per tanta solerzia, che già si
prepara il primo salato conticino.
Sono in pochissimi ad
associare in tempo utile lo spiedino con le bandiere di classe issate
sulla barca giuria, con l'avvio del conteggio dei "- cinque"
[minuti al via], ed é sopratutto la fama del "gran assalatore"
[é Lui il regista delle famigerate "Saline
2009"] che consiglia a Soravento
di precipitarsi affannosamente sulla boa della linea e partire mure a
dritta, in perfetto stacco con il beep.
La prima parte della regata, fino alla Boa arancio, posta
all'incrocio del canali all'Ancora e Trelera, é un continuo duello
"al metro" fra Soravento e Madona, con Corsaro
che incalza. Alla Boa arancio doppia per prima Madona,
anche per il cambio di trinchetta con fiocco di Soravento,
che rallenta leggermente la barca CVC.
Dopo la boa Soravento passa con decisione Madona, ma Corsaro
guadagna. Sembra fatta quando Corsaro s'incaglia, ma il super
condottiero Sonino non esita a saltare in secca e disincagliare il topo
[dal racconto di Moretta, ndr] riprendendo l'inseguimento a Soravento
che va in "fase no", fino a farsi superare e lasciarsi
riavvicinare da Madona, Silia e Marmotta, oramai
ben visibili alle spalle.
Il vento é discontinuo, la corrente contraria imperante, per un attimo
s'incaglia anche Soravento, fra due bricole del lato Ovest del
Canale.
Crisi ?
Quasi ! No ! Ce la caviamo alzando solo un po' la pala, Soravento riparte,
l'andrenalina torna in circolo, si riprendono virate da manuale.
Corsaro era diventato piccolo e irraggiungibile, ma ora si fa
sempre più grande, mentre rimpiccioliscono Madona, Silia e Moretta.
Al di là del "grande gomito" del Canale san Felice si
comincia a intravvedere anche il "gran assalatore",
ancora con la "boa" in barca, che prepara l'inevitabile
"arrivo anticipato".
Alcune barche stanno ancora litigando con la marea contraria alla boa
dei canali all'Ancora e Trelera, ma il "gran assalatore"
deve compiere la salata missione. Dopo dieci minuti di riflessione pone
in quel punto il traguardo anticipato, ritenendo di non dover
avanzare di un metro.
Ora é "tutto in chiaro". L'aspetto agonistico della regata si riaccende.
Da Nord si vedono avvicinarsi anche le guerresche vele granata di Tabasco,
penalizzato da una partenza penosa.
Gli ultimi bordi saranno imprevedibili.
Il vento é a chiazze, incostante, con refoli da 1 a 5 nodi. La corrente
di marea
ancora viva e insidiosa come una serpe invisibile.
Corsaro é sempre più vicino, Tabasco é incredibilmente
a ridosso del gruppetto degli inseguitori, e la linea d'arrivo si rivela
sempre più inarrivabile.
Tutto é deciso solo sull'ultimo indimenticabile bordo.
Corsaro, per la configurazione del canale, può virare più
sopravvento di Soravento, che si ritrova invece con la linea del
traguardo alla fine di una bolina da scommessa. Scommessa senza
opzioni.
Corsaro attacca da sopravvento con una bolinona più larga di almeno
10°. Mancano 80 metri all'arrivo quando Corsaro ingaggia Soravento,
concentratissimo a non scadere fuori dalla linea d'arrivo.
Corsaro affianca e supera Soravento a tenta metri dalla
linea: é primo!.
Soravento soffre gli ultimissimi metri della sua bolina da
scommessa, ma l'ultimo refolo é favorevole, e la barca Giuria
rimane sulla dritta a distanza rassicurante. Taglia a pochi secondi dal
vincitore.
Per il
"gran assalatore", detto anche "il giustiziere
delle Saline" inizia il cinico lavoro di mietitura. Alla fine
solo una ventina le barche classificate in tempo massimo, la maggior
parte é falcidiata.
Vittima sacrificale tutta la categoria Marrone: zero arrivati in
tempo massimo.
Ma ci sono illustri
vittime di tutti i colori [di categoria].
Classifiche finali con non poche sorprese.
in Arancio voce grossa di Corsaro, ben davanti a Madona
e al pur ottimo Levante di Silvio Testa;
in Blù Soravento conferma il felicissimo momento,
vincendo a distanza di anni su campioni quali Tabasco e Vento
di Venezia;
in Gialla - assente Arzento Vivo - torna alla vittoria Silia
davanti a Marmotta e all'ottima Amalia. Fra
i casanoviani benissimo El Moro di Frezza, mentre continua
la serie nera di Sisa.
in Verde gran ritorno del Campione Leon, che regola
la rivelazione Nonna Elvira e una straordinaria Luna,
barca casanoviana.
Ottimo e apprezzatissimo il rinfresco offerto dall'imperdibile trattoria
al Pescatore di Tita Girello, verde e fresca oasi
di buon pesce, affacciata sulla laguna, che ha ospitato a terra
l'evento.
Non abbastanza apprezzato il sale di Cervia - ancora
Sale ! - e notato persino un impercettibile eccesso di cloruro di
sodio nel tradizionale pasticcetto di pesce.
La Regata delle Saline 2011 é servita.
Prossimo piatto il 5 Giugno con il mito della Chioggia - Venezia.
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da AVT
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Aprile 2009 !
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Il percorso di Regata
22
Maggio: 3a di Campionato AVT
Regata
delle Saline
...o dell'inarrivabile arrivo
Le
Classifiche ufficiali AVT,
la regata
vista da Soravento,
e le immagini di
Peressin, Rinaldi e Battaglin
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