16-18
Giugno 2011
Heineken Jammin'
Festival
4a edizione al Parco di
San Giuliano |
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Domenica 12 Giugno 2011, |
L’onda
dei fan di “Blasco” ha travolto il maltempo. Non è stato uno
tsunami, ma un movimento continuo, un’onda lunga, che
dall’alba di ieri ha portato al parco di San Giuliano un fiume
di fan, quasi senza interruzione, per tutta la giornata fino a
pochi minuti prima dell’inizio del concerto più atteso
dell’Heineken Jammin’ Festival. Il flusso si è rallentato
solo a fine di mattinata, quando sui 700 ettari dell’area verde
si è riversata una valanga di pioggia. Il colore del cielo poco
prima di mezzogiorno era pauroso, ma l’acquazzone che è seguito
è stato “delicato”, e poco prima delle tre del pomeriggio il
sole è finalmente tornato a splendere asciugando il parco e le
strutture del Festival, oltre ai corpi e alle anime dei fan.
Una grande festa e un grande
concerto di “Blasco” hanno concluso la quarta edizione del
Jammin’ in laguna, il riscatto di un’edizione partita
sottotono per il maltempo, la crisi economica, la scelta del cast
di artisti più pop, per spazi più ridotti, che rock, per il più
grande giardino artificiale d’Europa.
Il bilancio finale della
manifestazione è di poco meno di 80 mila spettatori, dei quali
poco più di 40 mila sono arrivati ieri. Un calo, ha detto Roberto
De Luca di Live Nation che ha inventato e organizza la
manifestazione, «tra il 9 e il 10 per cento rispetto
all’edizione del 2010. Chiudiamo grosso modo in pareggio»,
confidando che le prossime edizioni consentano di tornare a
livelli di partecipazione di prima della crisi economica, e che la
formula di questo Festival, un mix di musica e altro divertimento
(sport, attività artistiche e ludiche, gastronomia, giochi), sia
ancora vincente.
Tirando le somme dell’evento
2011, il Comune (ieri all’ultimo incontro c’erano
l’assessore all’Ambiente, Gianfranco Bettin, e il direttore
generale, Marco Agostini) ha ripetuto per l’ennesima volta che
«nessun partner ha garantito l’uso appropriato del parco come
hanno fatto gli organizzatori dell’Heineken Jammin’ Festival.
Anzi, diciamo chiaramente che chi non usa il parco in questo modo,
non è benvenuto qui. L’area non può sopportare tanti grandi
eventi ogni anno, ma alcuni sì, e l’Heineken dev’essere tra
questi».
D’ora
in poi, dunque, l’Heineken Jammin’ Festival sarà l’ospite
fisso del parco di San Giuliano?
Marco Alberizzi, direttore commerciale di Heineken Italia, ha
detto che, nonostante le difficoltà di quest’anno, il gruppo è
abituato a pensare positivo e che intende tornare a Mestre, «anche
perché l’anno scorso abbiamo chiesto ai fan in Internet se
dovevamo tornare e il 90% ha risposto di sì».
De Luca ha ribadito le sue buone
intenzioni, ha preso atto delle ripetute dichiarazioni del sindaco
Orsoni e del resto del Comune, ma ha anche aggiunto che «ci
siederemo attorno ad un tavolo e discuteremo. Se ci saranno le
condizioni lo rifaremo». Come dire che San Giuliano è
considerato il luogo ideale per il Jammin’ Festival, ma che gli
organizzatori non hanno alcuna intenzione di pagare più soldi di
quelli che già investono, e se il Comune – oberato dalla crisi
di bilancio – chiederà di togliere dalla convenzione il
contributo di 230 mila euro previsto in quella appena scaduta, non
è detto che l’esperienza si potrà ripetere. |
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Martedì 14 Giugno 2011 |
E’
Vasco Rossi che ha fatto il miracolo. Se l’Heineken Jammin Festival
ha chiuso in bellezza - in tutti i sensi - è merito del re del rock
italiano.
Che ha fatto tra i 40 e i 50 mila spettatori paganti sabato sera. Ma
più vicino ai 50 mila, anche se non si riesce ad avere dati certi sui
biglietti effettivamente staccati.
Se è vero il dato di 48 mila biglietti, che circola ufficiosamente, e
se aggiungiamo i 20 mila del primo giorno e i 10 mila del secondo, si
arriva a 80 mila persone. Vuol dire che l’Heineken è andato bene
anche quest’anno, nonostante tutto.
L’anno scorso infatti si è arrivati a 90 mila persone. Teniamo
presente che il dato di Vasco dei biglietti venduti non dice la verità
sul totale dei presenti perchè bisogna aggiungere i biglietti omaggio
- solo il Comune ne aveva incamerati un migliaio - più quelli che
riescono ad intrufolarsi perchè conoscono qualcuno alle porte
d’ingresso - e sono centinaia.
Del resto anche i Vigili urbani che hanno occhio per i numeri avevano
detto subito, la sera stessa di Vasco, che c’erano almeno 60 mila
persone. Insomma, messo in saccoccia questo dato, anche questa
edizione dell’Heineken può andare in archivio. Nonostante il tempo,
nonostante la programmazione non eccelsa della seconda sera,
nonostante la crisi, alla fine poco meno di 100 mila persone sono
passate per il parco di San Giuliano.
E da quest’anno, visto che ormai la manifestazione è collaudata e
porta a Mestre solo benefici - basta chiedere ad albergatori e baristi
- più di qualcuno teme che possano portarcela via. «Ogni anno salta
fuori questa storia che Imola ce la vuol soffiare di nuovo. Io non ci
credo» - dice Massimo Venturini, l’uomo che è riuscito a portare
l’Heineken a San Giuliano incassando il primo anno solo contumelie e
improperi, senza che nessuno gli riconoscesse il merito di aver
portato a Mestre il più famoso festival rock d’Europa. «Chiaro che
Imola offre soldi e circolano anche le cifre, tipo 200 mila euro solo
dalla Provincia, ma ormai secondo me San Giuliano non lo tocca nessuno
perchè un posto magico come questo non esiste al mondo. Heineken, che
punta sul ritorno di immagine, con Venezia va sul sicuro. Lasciamo
perdere il maltempo e tutto il resto, ma il posto è perfetto e
l’organizzazione che il Comune mette in piedi viene giudicata
impeccabile dagli organizzatori.
Perchè dovrebbero tornare a Imola? Vedrete che a settembre si rinnova
il contratto.»
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LUNEDÌ,
13 GIUGNO 2011 p.12
Jammin’
sulle spalle di Vasco
In 55 mila al concerto.
Simionato: «Calo di fan? È la crisi»
DI CARLO MION |
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Arriva
Vasco Rossi con i suoi sessant’anni di rock e mette tutti
d’accordo, spalmando cinquantacinquemila spettatori sulla
spianata di San Giuliano. Tre generazioni l’altra sera su
quel campo che cantano, bevono e se ne vanno in maniera
ordinata più che mai, tanto che all’1.30 di notte il
deflusso dal parco è completato. Il concerto di Vasco rimette
a posto le carte del Jammin’ e riconferma come questo
splendido angolo della città sia fatto per ospitare eventi
del genere. Tutti soddisfatti dal comune agli organizzatori
con in testa Roberto De Luca, patron della manifestazione, che
continua a ripetere come San Giuliano rimanga il posto più
bello per ospitare il Jammin’. Da un conteggio più
accurato, ma pure secondo la Questura, al concerto hanno
assististo almeno 55mila persone e non le 40mila annunciate
nel pomeriggio di sabato.
Sabato tutto fila liscio nonostante la giornata sia
iniziata con una pioggia torrenziale che non scoraggia il
popolo di Vasco, accorso fin dalle prime ore dell’apertura
del «villaggio del divertimento». Poi nonostante la birra
versata a fiumi nei bicchieri relativamente poche le persone
che hanno ricorso alle cure dei punti di pronto soccorso della
Croce Rossa. Il bilancio della Cri si apre con i 33 interventi
del primo giorno, 34 del secondo mentre per Vasco sono saliti
a quota 102.
Sabato al posto pronto soccorso attrezzato erano in
servizio 2 medici, 4 infermieri 8 tecnici di Croce Rossa,
mentre al pronto soccorso mobile sotto palco erano impegnati 1
medico 2 infermieri e 4 tecnici mentre 9 le squadre a piedi
che hanno presidiato le varie aree del parco. La stessa Croce
Rossa tornerà per «Electrovenice» sabato prossimo. Per
l’occasione saranno presenti anche psicologi anti consumo di
sostanze. Gli interventi dei medici, durante il Jammin’ sono
stati per lo più per disidratazione. Non molti per eccesso di
alcol. I vari interventi hanno riguardato soprattutto
ragazzine. Tra queste il caso di una ragazzina di Roma
arrivata alle 9 del primo giorno e subito trattata. Non aveva
mangiato e bevuto nel viaggio fino a Mestre, perchè con in
tasca pochi soldi.
Quindi i dati della Polizia locale che ha chiuso la sua
attività alle 2.30 dell’altra notte. Sono i dati relativi
all’ultima giornata. Sono state oltre seimila (6.370) le
vetture che hanno trovato posto nei vari parcheggi predisposti
(un migliaio al Taliercio, 410 al Vetrital, 440 ai Petroli,
2500 nel parcheggio diffuso); si sono rese necessarie cinque
rimozioni di autovetture che avevano parcheggiato in luoghi
non idonei. La rotatoria di San Giuliano è stata chiusa dalle
15.30 di sabato alle ore 2.20 di ieri. Sono stati dodici i
verbali contro il commercio abusivo elevati dagli agenti che
hanno sequestrato ben 1072 oggetti; otto i «bagarini» colti
mentre stavano cercando di vendere biglietti: undici quelli
sequestrati. Tre persone, infine, sono state sorprese mentre
stavano consumando stupefacenti. Sono state segnalate alla
Prefettura. La polizia invece ha denunciato per furto un
ragazzo che aveva rubato uno sgabello al bar della Porta
Rossa. E la chiusura spetta all’amministrazione comunale. Il
vice sindaco Sandro Simionato che al concerto ha assistito in
mezzo al «Popolo di Vasco», dice: «Le cose sono andate
bene. La macchina organizzatrice ha funzionato mostrandosi
molto rodata. C’è un ottima intesa con gli organizzatori
che si sono mostrati rispettosi dell’ambiente dove si
trovano e hanno accolto le nostre richieste sulla possibilità
di presentare varie iniziative e promuovere il volontariato»,
sottolinea Simionato. «Certo c’è stato un calo di
spettatori. Ma in tempo di crisi è fisiologico e da quanto ne
so si registra anche in altri ambiti dello spettacolo. Ci sono
tutti i presupposti per continuare la collaborazione con gli
organizzatori e quindi avere ancora il Jammin’ a San
Giuliano. Sarà opportuno strutturare certi interventi di
sistemazione di servizi e aree, come il tamburello, per
rendere meno pesanti le spese quando poi saranno utilizzate».
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