Luca è arrivato in
CVC nel 2000, ed è stato
subito "colpo di fulmine" con la vela e il mare.
A fine 2004, per una breve transizione, era Presidente
CVC, e dal 2005 ha diretto alcune indimenticabili edizioni
di Velalonga,
"inventandosi" di lì a poco, nel 2009, il "Circuito
Long Distance", di carattere nazionale.
Con il crescere degli impegni lavorativi si é concentrato sulla
sostenibilità di minicrocire
familiari estive, esperienze
portate avanti con tale cura da diventare oggetto, a fine 2012, di
articoli da parte di riviste nautiche e di un breve servizio
televisivo su RAI1.
Attualmente gli impegni di lavoro lo tengono lontano da San Giuliano,
... ma fino a un certo punto...
Voglia di primavera ... con una strizzatina d'occhio all'estate
di Luca Pauletti
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guarda le foto dell'uscita
Sabato 16 febbraio
Sono le 11 ed esco per
prendere il pane. Dico ad Arianna che torno subito ma lei mi conosce e
mi dice che mangiamo all’una.
Ed in effetti l’aria
fuori non è quella dei giorni scorsi. Il cielo è terso, la luce
sembra diversa, più gialla e calda, la temperatura non è male.
Torno dal fornaio e
davanti al cancello di casa non resisto… mi metto in macchina
destinazione S.Giuliano.
Arrivato al CVC incontro
molte persone in fermento, i Ferruzzi che stanno per uscire, chi
sistema la barca.
L’autovettura mi dava
12°C … e pensare che appena 2 settimane prima c’erano almeno 8
gradi in meno!
Controllo la laguna ed
il venticello che muove i segnavento delle imbarcazioni a terra.
Vado verso “Lazy
Lady” … è bellissima come sempre, oggi ancor di più con quella
luce color oro.
Certamente la mia non è
una opinione oggettiva … comunque non posso dire che sia
condizionata dal risveglio ormonale primaverile … è pur sempre una
barca.
Tolgo una manciata di
neve dal pozzetto, a ricordare le rigide giornate passate, tolgo il
telo che copre il tambuccio … e entro in barca.
Ci sono circa 15 litri
di acqua entrati chissà da dove e come … dico sempre che devo fare
la prova con la canna dell’acqua, ma alla fine uso il poco tempo
libero per veleggiare … meglio così.
Con spugna e secchio
tolgo tutto … il sole entra già un poco nel ventre di Lazy Lady …
lascerò aperto così si asciuga.
Mi guardo attorno e
scrivo un SMS a Carlo … il mio compagno di ventura in Croazia e il
cui Micropomo “Zita VA” riposa affianco alla mia barca.
“Ciao Carlo. Sole,
vento, 12 gradi. Cosa fate domani? Luca”.
Non ho resistito … se
le previsioni domani sono belle usciamo.
A convincere Giacomo,
che vorrebbe andare a slittare in montagna, ci pensiamo dopo.
Torno a casa giusto in
tempo per pranzare tutti assieme e così illustro i miei piani per
l’indomani.
Carlo non ha ancora
chiamato … strano …
Dopo pranzo le ore sono
ancora più belle e la temperatura tiepida.
Con Arianna decidiamo di
portare i bambini al parco di S.Giuliano a pattinare un po’ assieme
a due loro amichetti … così io posso andare a controllare la barca
e chiuderla.
Chiamo Carlo ma non
risponde … starà poco bene ?
Intanto ripasso al CVC
provo ad armare randa e fiocco … tutto è in ordine e funziona bene
… bisognerà solamente oliare qui e la qualche cosa.
Chiudo la barca e la
preparo per domani.
Mentre Giacomo e Marta
pattinano richiamo Carlo che non risponde e quindi come ultima
spiaggia telefono ad Adriana sua moglie.
Scopro così che Carlo
sta facendo lavori di giardinaggio e il cellulare, principale
strumento di lavoro durante la settimana, sarà imbucato da qualche
parte.
Con Adriana ci
accordiamo per domenica … ritrovo alle 10 e destinazione Murano.
Domenica 17 febbraio
Ci svegliamo attorno
alle 7:30 … il cielo è coperto e c’è vento.
Solamente verso est,
dove sorge il sole, gli squarci di sereno sono più ampi e
beneauguranti.
Classica navigazione sui
siti internet … windfinder, le immagini satellitari in infrarosso,
le webcam di Col Visentin e della piattaforma Acqua Alta … la
temperatura non è rigida, il vento in mare attorno ai 15 nodi da
N-NE, il tempo in miglioramento, in montagna invece è brutto.
Mi spiace per i nostri
amici Giovanni e Stefania che sono andati a passare un week-end sulle
piste.
Colazione, preparativi,
calzamaglia, giubotti, guanti e cappelli, the caldo nel thermos,
patatine, salame … le solite cose … anzi anche un po’ di Rhum.
Ogni volta diciamo di
non portarvi via molto e finiamo con zaini e borse piene … così è
la vita …
Carichiamo in macchina
il carrellino, il motore, benzina, parabordi … e si parte.
Il cielo si sta
rasserenando e il sole comincia a scaldare ogni cosa.
Arrivati al Circolo
incontriamo Giorgio e Graziella … e rimaniamo stupiti di ritrovarci
per caso come quest’estate !!
Certamente al CVC è più
prevedibile incrociarci … mentre parliamo e scherziamo su questo
assaggio di primavera arriva anche Carlo e famiglia … e così la
compagnia è al completo.
Anzi in più c’è
Ercole , il cane di Carlo che oggi verrà con noi a giocare col vento.
Mettiamo le barche in
acqua e via.
Naturalmente Giorgio non
può navigare su una barca “normale” … e se questa estate
planava sui foils del suo trimarano, ora è su una deriva stretta e
lunga a due alberi ad armo sperimentale (solo lui può spiegarlo) e
con vele gialle.
Il vento è frizzante e
teso … devo ridurre un po’ il genoa altrimenti sbandiamo troppo.
Costeggiamo il ponte
della libertà … prima a motore ma poi, con vento da N.NE, a vela di
Bolina stretta.
A noi si unisce anche
Francesco a bordo di un Laser.
Io e Carlo lasciamo il
canale di S.Secondo a dritta e puntiamo a quello di Campalto lasciando
a dritta l’omonima isola … fondale permettendo.
Giorgio e Francesco inveve
si portano a ridosso di Venezia.
All’ombra è un po
fresco, complice anche il vento, ma siamo ben coperti e con tanta
voglia di navigare.
I bimbi stanno un po'
sottocoperta a disegnare e un po' in pozzetto a cantare e giocare.
Alle 12.30 arriviamo a
Murano sempre a vela … ma per attraversare il canale di Tessera
(maledetto traffico di taxi impazziti) accendiamo in nostro buon
fuoribordo.
Subito dietro di noi
arriva Carlo.
Ci dirigiamo dentro il
canale che porta nella zona del Cimitero e dove un bel parco cittadino
con panchine e giochi offre molto spazio per noi e i bambini.
Ci ormeggiamo senza
problemi e, mentre i bambini corrono sulle altalene … e le mamme
pensano al cibo, io torno verso l’imboccatura del canale e cerco di
dare una mano come posso a Giorgio e Francesco che sono appena
arrivati.
La corrente, il vento e
soprattutto le onde dei taxi rendono tutto più problematico.
Mentre Giorgio riesce a
raggiungere la riva e scendere a terra … Francesco fa fatica ad
avanzare e sembra aver rinunciato.
Non sia mai che lasciamo
uno della compagnia in balia di Eolo e delle maree … torno su Lazy
Lady e, con l’aiuto di Carlo, andiamo a recuperare Francesco ed il
suo Laser.
Alle 13 siamo tutti sui
tavolini del parco a riempire le panze infreddolite !!
Il resto lo lascio
alle
foto
… siamo tornati alla
base attorno alle 15:30 e lungo il percorso abbiamo incontrato i
Ferruzzi e Alberto.
Una volta a terra e
disarmate le vele siamo andati tutti a Forte Marghera a fare due
passi nelle ultime ore di luce … e prendere qualcosa di caldo.
Lunedì 18 febbraio
Ore 9:00 lungo la A4
in un punto imprecisato tra Venezia e Bergamo.
La temperatura è mite
per essere una mattina di febbraio. Il cielo non è così terso ma
il sole è quello dell’altro giorno, caldo e più intenso.
Illumina i prati e le
colline che passano velocemente al fianco e dove comincia a fare la
comparsa quel verde acerbo e vivo … la stagione sta cambiando.
E’ solo febbraio
eppure la testa già fantastica sull’estate … e sui discorsi
fatti ieri su dove si potrebbe andare, quando, con chi …
Il cervello comincia a
ripensare a quello che ti manca in barca … ai lavoretti da fare
…
E’ proprio strana la
barca e per questo unica.
Quando veleggi le
sensazioni sono troppe e troppo intense per viverle tutte assieme.
La testa si impregna
di quella esperienza e così la rivivi nei giorni seguenti.
Anche se poi la
memoria dei bei momenti passati non ti basta mai … e la più bella
veleggiata è sempre quella che farai domani.
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Buon vento.
Luca
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