Partenza da San Giuliano, borgo marinaresco di nautica
naturale in faccia a Venezia:
in scaletta la smart-rimpatriata con i cugini mediterranei ed europei,
facile reality
nel post Covid-19.
Inviato speciale Giacomo P, geografo, storico nonché armatore
di
Avel-Mat
(la sanpierota 'Atlantica').
Il tour è già iniziato con le
Doris
della
Rance, e
qui prosegue con le Bette della laguna-'stagno' di Berre,
a due passi dalla Camargue.
I cugini di sanpierote,
sandoli e topi sono tanti, in molti angoli d'Europa e del mondo.
Troppo spesso non sanno l'uno dell'altro, anche se un filo rosso
di
vento, natura e tradizione li unisce da sempre.
Si salpa l'ancora: allons enfants !
vittorio
resto
Per la serie...
Album di “famiglia”
Cugine.. ad insaputa. La Bette della laguna di Berre
di
Giacomo Pasqualetto
Cos'hanno
in comune una sanpierota
della laguna di Venezia ed una bette
della laguna di Berre?
Ma soprattutto cos'è una bette?
Una cugina lontana.. ma non troppo!
Siamo
nella Francia Meridionale, nella regione Provenzale, una manciata di
chilometri ad ovest di Marsiglia, nei pressi della celebre zona umida
della Camargue.
Inizia la nostra gita virtuale! Scopriamo le
parentele.
fig. 1 - Gli
«etangs» [stagni] francesi sul Mediteraneo. La freccia gialla indica
l'«etang de Berre»
Primo indizio: questa
barca tradizionale della laguna di Berre (che i francesi chiamano
“stagno”!), è nata come barca da lavoro: una barca per la
piccola pesca interna (e costiera all'occorrenza). Le sue “umili”
origini non devono trarre in inganno. Come ogni velaterzista sa, la
barca tradizionale non finisce mai di
sorprendere!
Secondo
indizio: la bette è una barca a fondo piatto, comoda per essere alata a
riva o sulla spiaggia (fig.2), dotata di “cavallino” e dello spigolo che
si forma tra il fondo ed il fasciame laterale. Il dritto di prua
inoltre slancia la forma del mascone.
Terzo indizio: questa barca è mossa da una propulsione mista! Mista come ? Vela/remi!
Una vela latina e vogata in piedi, quasi alla
valesana.
La
freccia gialla (fig. 1) indica la posizione di questa laguna. Analogamente
alla fascia costiera medio e alto adriatica, anche questa macroarea
tra Francia e Spagna (abbracciando le regioni della Provenza,
Linguadoca e della Catalogna) è puntellata di lagune, delta
fluviali e stagni costieri.
La zone incluse in quest'arco costiero, sono un vero paradiso per le vele
latine! Esse differiscono dall'armo “al terzo” per la mancanza
del taglio “da terra”, del caricabasso e del boma. Oltre alla
randa, anche un fiocco trova posto a prua.
Ecco
la bette alla prova! Da
tradizionale barca di pesca lagunare a moderna barca da diporto a
propulsione naturale. Non avendo l'equivalente della forcola i suoi scalmi
vincolano i remi che nel gesto non si incorciano mai tra loro. Dove il
fondale è più basso si ricorre all'uso della pertica chiamata
“partègue”.
Vela,
vento e voga sono le parole d'ordine per rivivere la tradizione
integrando sport e diporto. La duttilità di questa barca le ha
consentito di re-inventarsi permettendo di navigare sia in laguna che
in mare in prossimità della costa, a vela e a remi.
Come
la maggior parte della nautica minore tradizionale, anche questa
imbarcazione veniva realizzata a partire dall'esperienza pratica
accumulata per generazioni e dall' “occhio” dei maestri d'ascia
locali, senza un progetto di partenza. Si ricorreva a sagome e dime
per dar forma a piane e sanconi. I rilievi di cui disponiamo oggi sono
tutti fatti a partire da barche esistenti.
Ogni
anno in Giungo la manifestazione “Mille barche per la laguna di Berre” attira migliaia di visitatori diventando
l'occasione per le barche tradizionali di far bella
mostra!
Una bette testa tutta la
comodità del suo fondo piatto! Alabile facilmente in spiaggia, si
presta ottimamente al campeggio nautico e alla scoperta di luoghi
altrimenti inaccessibili alle comuni barche a motore.
Giacomo Pasqualetto
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