Io e mia moglie siamo iscritti al Circolo velico Casanova di Mestre ... di
fronte alla nostra base l'orizzonte è occupato per 180° dalla laguna; si
vede Venezia, il ponte della libertà, Murano, S.Michele ... ed in
lontananza si scorge Burano e Torcello ... più molte altre isolette più
o meno
sconosciute.
La prima volta che avevo visto la laguna da qui (circa un anno fa) mi ero
detto: "peccato, il mare è così lontano da qui"; e la laguna
mi sembrava un ostacolo tra noi e l'esperienza emozionante del mare
aperto.
Con il tempo però ho cominciato a riscoprire come la laguna di Venezia
sia un'ottima palestra per imparare la vela ed un meraviglioso mondo di
isole e angoli incantati da esplorare.
Ma veniamo ai fatti.
Con mia Moglie ed altri dodici soci del circolo (Francesco, Ferdinando,
Roberto G., Vincenzo, Donna, Tommaso, Alex, Silvia, Lorenzo, Mauro,
Michele e morosa), decidiamo di partire Sabato 25 Agosto dalla nostra base
di S.Giuliano (Mestre), nei giorni precedenti si era discusso se era
fattibile arrivare a Chioggia solamente a vela ma visto l'andamento dei
venti negli ultimi giorni decidiamo di andare agli Alberoni,
l'estremità più a sud dell'isola di Lido di Venezia.
Partiamo
con 6 imbarcazioni: due Tridenti, un Alpa 5.50, un Veliplano, un
cabinatino di 5,5 metri e una splendida imbarcazione in legno con armo
latino di 6.5 metri.
Dobbiamo partire alle 8 dalla banchina ... ma il clima vacanziero ci porta
a slittare di un'ora abbondante il tutto.
Il vento è pochino mentre la temperatura sale sempre di più (in giornata
arriverà fino a 37°C) ... ma per fortuna più avanziamo e più la brezza
rinforza quanto basta per fare dei bei bordi e stare "freschi"
sotto il sole rovente.
Sappiamo però che i nostri nemici ci aspettano poco più avanti ... il
traffico di motoscafi ed il moto ondoso ... infatti dobbiamo passare 2
punti affollati: prima il tratto di canale tra Murano e S. Michele, e poi
il mitico Bacino tra S. Elena e Lido ... dove tra l'altro è facile
trovare nel canale largo 300 - 400 metri anche 2 Navi della Costa Crociere
o simili incrociarsi :-o
Ma per fortuna Eolo non ci abbandona e contrariamente ad ogni previsione
riusciamo a non dover usare i f.b. che alcuni di noi avevano ... mitico
...attraversare il Bacino con il vento al traverso, sfidando onde alte
anche 1 metro !!
Proseguiamo nel nostro percorso e puntiamo verso l'isola di Poveglia dove
arriviamo verso le 12.00. Sosta pranzo a base di trabezzini e frutta.
Era la prima volta che veleggiavo nella laguna Sud ... è veramente
bellissima, c'è molto meno traffico di quella antistante il circolo.
Sarebbe un vero paradiso per la vela se solo non ci fosse il ponte della
Libertà a separarci da questo tratto di laguna !!
Verso le 13.00 ripartiamo anche perchè il vento che ci ha accompagnato
durante il pranzo sembrava essere sprecato ... bisognava approfittarne per
uscire dalla bocca di porto.
Dopo circa 30 minuti , sempre con vento al traverso, arriviamo alla bocca
di porto di Malamocco, quella che separa Lido da Pelestrina e che apre la
laguna al mare.
La marea è ancora crescente per un paio di ore, e ciò si traduce in una
forte corrente contraria ... se a questo aggiungi che il vento comincia a
diminuire, è di bolina e che ci sono 3 petroliere in entrata ... il
divertimento è assicurato.
Bordi su bordi .... arriviamo quasi all'uscita della bocca di porto ... il
segnavento sulla sartia è perfettamente verticale ... mentre il moto
ondoso ci sballotta incessantemente ... è il momento di usare i f.b. e
così ci
portiamo fuori dell'impaccio.
Alle 15.00 siamo finalmente in mare aperto ... un accenno di brezza di
permette di visitare qualche km della spiaggia dell'isola di Pelestrina
... ma poi decidiamo di dirigerci verso gli Alberoni di Lido.
Qui la spiaggia è un vespaio di bagnanti ... mentre i motoscafi grandi e
piccoli sono ancorati
ovunque ... troviamo un posto dove ancorare ... e finalmente ci
rinfreschiamo con un bel bagno ... rinfresciamo si fa per dire .. perché
l'acqua sembra un brodo verde ... e dopo una settimana passata in Croazia
non è il massimo !!!
Dopo qualche ora ... e qualche bordo abortito a causa della mancanza di
vento, vediamo che i motoscafini ed i bagnanti stanno partendo ... sono le
18.00 ... è l'ora di spiaggiare !!
Iniziamo a cercare un bel posto dove piantare le tende ... eccolo subito a
ridosso delle dune ... piantiamo le tende, portiamo le provviste e ci
prepariamo per la cena ... ognuno di noi ha portato qualcosa per se e per
gli altri ... ed alla fine si condivide e si assaggia un po di tutto:
pasta fredda, risotto di funghi appena fatto, verdura ai ferri, melone,
prosciutto, torte di marmellata e cioccolato, birra, vino ... insomma
sembravamo un branco di velisti affamati distesi a pancia all'ingiù su di
un telone 5x5 metri steso sulla sabbia ... che spettacolo.
Tutto intorno a noi una decina di lumini antizanzara che rendevano
l'atmosfera ancora più bella !!!
Finiamo di ingozzarci ... sistemiamo e puliamo il tutto ... senza lasciare
nemmeno un pezzetto di carta sulla spiaggia (!!!) ... Vincenzo e sua
moglie, quelli della barca in legno con armo latino, decidono di andare a
letto ma il resto della ciurma opta invece per andare al vicino Pinocchio,
ristorantino sulla spiaggia piccolo ma grazioso, prendere un gelato da
gustare poi camminando sulla diga che porta al faro della bocca di porto.
La
serata è ancora calda e umida quando torniamo dalla passeggiata presso le
nostre tende ... ci si sente un pò padroni di quel tratto di spiaggia che
di giorno pullula di gente ma quando scende la sera diventa il regno dei
gabbiani e del mare, il cui rumore delle onde ci accompagna per tutta la
notte.
...
2°
parte ********
Dopo la notte passata tranquillamente in tenda a 30 metri dalla riva mi
sveglio alle prime luci dell'alba, fuori i soliti gabbiani che gironzolano
attorno in cerca di cibo, il rumore delle onde sul bagnasciuga ed il
profumo
della pineta appena dietro di noi ... sono le 6 di mattina. Non sono solo,
anche Tommaso (che ha dormito sull'Alpa 5.50), Francesco e Ferdinando sono
fuori, attorno alla macchinetta del caffè ... quasi in adorazione.
Si
parla della brezza mattutina e di come sarà il vento oggi, si osservano
le barche, si discute della vita frenetica che facciamo tutti i giorni ...
la luce calda ed un po’ fosca della prima mattina avvolge quei discorsi
sussurrati a voce bassa e senza fretta.
Poi piano piano il profumo del caffè ed il sole sempre più caldo
convince gran parte di noi ad alzarsi ... cominciamo anche a smobilitare
il campo ...sacchi a pelo, tende, taniche, buste, zaini ... sembra
impossibile che queste derive di nemmeno 5 metri portino così tanto!!
Il caldo comincia farsi sentire ... sono le 9.00 ed i primi bagnanti
arrivano ... oramai dobbiamo andare ... raccogli l'ancora, su il fiocco
poi la randa ... si parte.
La brezza mattutina è molto più debole di ieri, più avanziamo e più
diventa debole ... riusciamo a fare 3 o 4 bordi, passiamo tra le navi che
aspettano alla fonda davanti alla bocca di porto ... qualche marinaio
ucraino o turco ci saluta ... andiamo avanti ... dobbiamo arrivare
all'altro capo dell'isola del Lido ... alla bocca di porto di S.Nicolò
che non si vede ancora a causa della foschia.
Sono le 10 - 10.30 ed il vento ci abbandona ... scrutiamo il mare ma la
superficie è liscia come l'olio ovunque ... dopo un giro di telefonate
con le altre barche si decide di dare fondo alla benzina ... Francesco e
Ferdinando vengono a prenderci ... proseguiamo lungo il nostro percorso
... arrivati a qualche miglio dalla bocca di porto, vista la temperatura
decidiamo di fare un veloce bagno.
Tuffi
e gavettoni sono di rigore in queste occasioni ... ripartiamo freschi e
felici (sempre a motore) per entrare in laguna ... rimangono un po’
attardati Francesco e Ferdinando che, per istallare un piccolo tendalino
sopra il boma compiono più volte su se stessi un bel 360°.
Entriamo dalla bocca di porto di Lido approfittando dell'assenza delle
barchette targate Costa Crociere ... puntiamo alla Ricevitoria, verso
Treporti, dove il bar del vicino posteggio a pagamento ci ha già
rifocillato
più volte.
Mentre noi avanziamo trainati dall'Alpa 550 di Tommaso e
Alessandro, i nostri amici Francesco e Ferdy recuperano punti issando il
loro magnifico Spy "giamaicano" (rosso giallo verde) e
raggiungendoci alla
meta prestabilita pochi minudi più tardi.
Al bar non risparmiamo boccali di birra, tramezzini e gelati ... anche se
il posto non è proprio "economico" !!! Si discute del percorso
da fare sul ritorno, della marea ... e di cose più filosofiche come la
vita in
sud-america ..ed il caso Milingo !!!
Ok ... si riparte, sono le 14.30 ... sembra incredibile ma qui in laguna
c'è una bella brezza ... e tutti incrociamo le dita affinchè duri fino a
sera.
Imbocchiamo il canale che porta a S.Francesco del deserto ... è poco
frequentato e abbastanza tortuoso da assicurare del sano divertimento ...
ed infatti non potevamo sbagliare, bordi su bordi, salti di vento, zone di
secca ... e le nostre 6 imbarcazioni si ingaggiano nel giro di 10 metri
!!!
Tento una prima volta di "tagliare" una insenatura del canale
... ma la marea è troppo bassa, la deriva si impunta e facciamo un 360°.
Poco male ...riusciamo a riprendere subito gli altri balzando in testa al
gruppo ... c'è un'altra ansa del canale, il vento è al traverso guardo
l'Arianna e gli
altri dietro di noi ... la tentazione è tanta ed alla fine non resisto,
tiro su la deriva e mi lancio a tagliare l'ansa del canale ... sperando
che ci sia acqua a sufficienza ... gli altri dietro di me prima mi
guardano
increduli ... poi capiscono che è possibile passare e così il gruppo si
lancia all'inseguimento !!!
Forse è stato un peccato rinunciare a quella serie frenetica di bordi in
quel canale largo 8 o 9 metri ... ma un po la tentazione di
"staccare" gli altri, un po la paura di vedermi arrivare uno di
quei motoscafini che solcano i canali a 40 nodi ... ho interrotto
quell'ingaggio di 6 barche !!!
Così facendo dopo pochi minuti arriviamo per primi al canale che collega
Murano a Burano ... l'Alpa 5.50 ed i 2 Tridenti sono subito dietro di noi
... ci guardiamo e decidiamo di aspettare le altre 2 imbarcazioni che,
pescando di più, non hanno osato tagliare l'ansa.
Appena giunti proseguiamo per la base del Circolo, alcuni di noi passano
per l'isola di Carbonera,
altri invece si tengono più alti verso Murano ... passano così le ultime
ore di questa giornata ... con il sole davanti a noi ed una brezza leggera
ma sufficente al traverso.
Le ultime 2 miglia le abbiamo fatte in compagni di altri soci che dal
circolo ci erano venuti incontro ... c'era la Francy (si proprio quella
del NG !!) con il presidente Enrico su un 470, Pierantonio e la moglie sul
Lanaverre e Franco con Enrico n°2 su un catamarano ... gli ultimi
istanti, quelli dell'approdo al pontile sono stati molto divertenti, con i
due nostri amici del catamarano che avevano i due scafi immersi
completamente
nell'acqua ... si erano dimenticati di chiudere i due fori degli
stessi e così avevano imbarcato circa 200 litri d'acqua ....e così
abbiamo caricato di forza sul pontile la prua del catamarano per
consentire all'acqua di
uscire !!!
E così abbiamo terminato con un po di brivido questa splendida
veleggiata. Per la cronaca l'Alpa 5.50 di Tommaso e Alessandro arrivano
per primo alla base con un bellissimo spy rosso-nero, seguono il nostro
Veliplano con un Trident e poi via via gli altri.
Caricate con la gru le barche sul carrello è il momento della birra al
bar del Circolo ... che poi ad ogni uscita costituisce la canonica
conclusione delle nostre giornate.
Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato fisicamente o moralmente
all'uscita che, per un circolo ancora piccolo come il nostro, costituisce
una di quelle attività che rimarranno scritte nei nostri annali !!
Luca Pauletti
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