Barra
spezzata..... primi di classe limit tci alla velalonga 2009.
Avaria alla barra di America
3 sotto rimorchio per portarsi al campo di regata.
Abbiamo
fatto una riparazione di fortuna volante, pronti al via tra
oltre 168 imbarcazioni.
3,4
nodi da sud est, partiamo tra i primi e liberi, alla boa di
disimpegno il vento molla, siamo a vele bianche (la drizza spi
è stata usata per fare la riparazione), si soffre ma difendiamo
la posizione.
Altri
issano lo spi, ma rimaniamo primi di classe. Manteniamo
la posizione.
Nubi
spesse nere si profilano all'orizzonte, il tuono non promette
nulla di buono.
A
metà regata le altre barche riducono, noi no.
Arrivano
le prime refolate, 8, 13, 18, 24 nodi.
I
28 nodi li becchiamo nel canale più stretto, virate e
controvirate tra gli avversari, ci speronano due volte senza
complimenti .. e loro avevano mure a sinistra.
Teniamo
a riva tutta la vela, si passa al traverso, qualche straorza, il
Malipiero preoccupato per il timone e la campionessa
mondiale BSI Bardella cazza la scotta fiocco come
fosse una pirata della laguna.
Si
susseguono gli incroci, teniamo duro.
Attorno
a noi una apoteosi, scuffie, barche a fondo, equipaggi che
nuotano a riva, teste rotte dai boma, sangue in coperta. La
situazione si complica e rilevo il timoniere.
E'
dura anche per me.
Qualche
straorza, quelli di homerus nemmeno una piega. Formidabili.
Siamo
al giardinetto, il limit sembra aver vita propria, serfa
sull'onda, in tanti anni quella barca non è mai andata così
forte, merito delle vele nuove.
Passiamo
in poppa, Malipiero riprende la barra spezzata e governa come un
leone baruffando con il vento e le onde, la Elisabetta trova
anche il coraggio a oltre 6 nodi di indicare a Malipiero come
ottimizzare la randa per aumentare la velocità.
Ma
la velocità critica di progetto l'abbiamo superata di oltre un
buon nodo......
Sul
cammino troviamo barche scuffiate, barche a fondo, barche in
secca disalberate, lasciamo dietro barche ben più veloci.
Il
limit sembra aver preso vita propria.
A
prua una novantina di barche, a poppa il record, una settantina
di equipaggi (vedenti).
siamo
all'arrivo, tagliamo il traguardo al 91 esimo posto su 168
partecipanti.
Una
piogia torrenziale ci carpisce e ammainata la randa per
ripararci gioiamo.
Alla
fine ne arriveranno solo 120, gli altri ritirati, al rimorchio
dei pompieri della polizia e dell'assitenza. Una
ecatombe.
Bravo
Malipiero, brava l'Elisabetta. Sono
orgoglioso di voi e di Homerus che vi ha insegnato bene.
I
numeri.
168
iscritti e partenti. Alla patrtenza
e fino all'arrivo primi di classe.
91esimi
assoluti.
120
gli arrivati.
40
ritiri per danni e scuffie e disalberamenti.
Della
nostra categoria cabinati su 45 barche siamo arrivati 20 esimi (
dati ufficiosi ma attendibili) abbiamo fatto una impresa,
l'abbiamo voluta e vissuta.
Prossimamente
una versione di malipiero. Questa
mia non ve la potevo risparmiare.
Sono
troppo orgoglioso di tutti voi.
ps.
la prima telefonata l'abbiamo fatta a lui, si, il grande uomo. Gaoso.
buon
vento
Stefano
di ventolibero
EPILOGO
Questa
è l'ultima velalonga a cui parteciperanno i ragazzi non vedenti
di Homerus.
Si
è chiuso un ciclo, e lo abbiamo chiuso nel miglior dei modi.
La
prossima velalonga del 2010 vedrà Ventolibero con la barca America
3
partecipare a questa splendida manifestazione, con un equipaggio
ancora più speciale.
Istruttori
non vedenti di ventolibero o di Homerus o di altre realtà che
parteciperanno al progetto EYE cube, accompagneranno un
equipaggio formato dai ragazzi delle case famiglia (ex
orfanotrofi). E' una visione, un sogno che abbiamo avuto come Ventolibero
anni or sono si compirà.
Una
concreta realtà che vedrà il non vedente non più nelle vesti
di un disabile accompagnato in barca ( alla velalonga sono stati
i ragazzi di Homeus a condurre da soli e in autonomia
l'imbarcazione e quindi ad accompagnare il sottoscritto nel
ruolo di tattico e navigatore)......
Ma
saranno loro, gli istruttori non vedenti ad accompagnare i
ragazzi delle case famiglia vedenti alla velalonga. E
questo lo vedrete alla prossima velalonga 2010.
Allora
e solo allora avremo come ventolibero fatto quello che era
doveroso fare.
--
Stefano
Zinato
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