Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

 home CVC  >  Laguna e città >

Giovedì 25 Giugno 2009


Le ditte che devono trasferirsi sono favorevoli alla soluzione, anche se il Pd rivendica la paternità dell’idea: «La nostra soluzione è meno impattante»

San Giuliano, ok per l’isola delle Statue

Giovedì 25 Giugno 2009,

L’Isola delle Statue va bene a tutti, purché non si tratti del progetto dell’architetto Mar. 
La soluzione futuribile, a quanto pare, non è nè geniale nè nuova, almeno stando a quanto sostengono i rappresentanti delle ditte di San Giuliano e del Partito Democratico. 
Se ne è parlato ieri a Mestre, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato i principali esponenti del Pd cittadino e Francesco Tagliapietra , presidente del consorzio delle ditte di San Giuliano, assieme ad alcuni imprenditori dell’area. 

L’idea di trasferirsi nell’isoletta compresa tra i due rami del Canal Salso, apparsa qualche giorno fa sul nostro giornale, er a g ià presa in considerazione e riscuote il pieno favore delle ditte, che attendono solo di scoprire ulteriori dettagli sulla fattibilità dell’opera. «Partendo dall’idea che liberare San Giuliano è un’esigenza della città – ha spiegato Renzo Scarpa, uno degli esponenti del Pd – abbiamo giocato con il compute r t rasferendo, su una mappa della zona, le aree attualmente occupate dalle ditte a San Giuliano, sopra l’Isola delle Colonne. 
Ne è venuto fuori un disegno, attenzione, non un progetto, che forse è simile a quello presentato da Mar, ma è di certo meno impattante e meno costoso, e che con una piccola spesa pe r c reare un collegamento renderebbe l’isola subito disponibile. Il progetto, eventualmente, lo possono fare anche i tecnici del Comune».

Da questo presupposto il Pd, «considerando anche le esigenze di chi lavora – h a a ggiunto il consigliere comunale Alessandro Maggioni –, ha elaborato una proposta che è già stata presentata il 18 maggio scorso all’Amministrazione pubblica, convinti che i problemi si risolvano politicamente, non con l’architetto di turno». 
Ma il percorso parte addirittura più di 3 anni fa, come spiega Massimo Venturini , presidente della Municipalità di Mestre Carpenedo , «prendendo in considerazione un primo ragionamento poi però accantonato per scegliere altre strade». 
A monte c’è addirittura un progetto molto più ampio, sul quale il gruppo del Pd afferma di lavorare da tempo, e che prevede la riqualificazione di tutta l’asta del Canal Salso, da San Giuliano a piazza Barche. I problemi non sono pochi, al di là della questione economica esistono competenze (Salvaguardia) e proprietà (Demanio) diverse, per questo «la fuoriuscita di notizie premature sulla stampa non fa bene a nessuno» ha commentato l’avvocato Pagnossin. Polemic a a parte Pd e imprenditori vogliono perseverare su questa strada. Il prossimo passo sarà «rivolgerci al Sindaco perché prenda immediati contatti con il Demanio – chiosa Scarpa –, il cui via libera fa da preliminare a qualsiasi discorso».

      Daniele Duso

    

    

 

IL GAZZETTINO del 25 Giugno 2009
LETTERE e OPINIONI

Giovedì 25 Giugno 2009


Di Piero Francescon
      Delegato Pianificazione e Ambiente Municipalità Mestre Carpenedo


Gli operatori di Punta San Giuliano
      La cronaca di domenica ci propone una nuova soluzione per il problema degli operatori di punta San Giuliano. "Peso el tacon del buso" si dice a Venezia. Per anni uno stuolo di urbanisti, ambientalisti, storici, è stato impegnato ad elaborare il Piano d’Assetto del Territorio del Comune di Venezia. Non mi dilungo poi a descrivere l'ite r p artecipativo che ha consentito alla Giunta Comunale di deliberare di recente il documento definitivo. 
      Da questo mese di giugno il PAT è all'esame della città per essere osservato e mi permetto di consigliare a tutti di esaminarlo attentamente, prima di avventurarsi in ipotesi di lavoro che possono rivelarsi decisamente impraticabili.
      E' il caso dell'ipotizzato uso dell'isola che si estende ad est del Forte Marghera , sormontata dal cavalcavia di San Giuliano, per il riposizionamento degli artigiani della punta. Si tratta di un’are a a lla quale il PAT attribuisce il compito di consentire la vista del singolare e prezioso contesto architettonico offerto dagli edifici classificati del Forte Marghera e del particolare contesto ambientale che li comprende. L'articolo 11 delle Norme Tecniche (commi b) contesti figurativi e d) coni visuali) precisa questa funzione e, ancor di più, il PAT pone in rilievo come siano “incongrui” pure gli edifici collocati nell’are a a i piedi del cavalcavia (Gorinati ecc..) dei quali si auspica la demolizione.
      Ha un qualche senso pensare ad una nuova importante edificazione ancora più a ridosso del forte degli attuali edifici che sono dichiarati “incongrui”? Fa ccio presente che non c’è dato ancora di sapere se le ipotesi di soluzione del problema fin qui avanzate siano impraticabili ed il perché. Nel tempo, infatti, era stata immaginata un’area d’interscambio a Tessera e più di recente l’area del carbone lungo il canale Bretelle a Marghera. 
      Come Municipalità abbiamo chiesto ed attendiamo ancora di conoscere perché non sia possibile immaginare una corsia preferenziale che consenta il trasferimento al Tronchetto di questi operatori che, veneziani al pari di altri, sono ritenuti dalla città un problema d a a ffrontare con urgenza. Tale soluzione risulterebbe utile alla Terraferma, che ha nel Parco di San Giuliano una delle opere che la stanno qualificando e che, a mano a mano che verrà completato, potrà renderla più bella e vivibile ma sarà funzionale pure alla Città Storica, poiché consentirà pure una riduzione della movimentazione dei mezzi acquei in laguna.
      Piero Francescon
      Delegato Pianificazione e Ambiente Municipalità Mestre Carpenedo

 

 

Correlati:
   

21.6.09 - Dal Gazzettino l'ultima proposta per un Centro Interscambio Merci all'interno del piano Guida del Parco di San Giuliano
Il progetto sull'isola delle statue

il "Piano Guida" del Parco di San Giuliano

Donadini: « i trasportatori rinuncino pubblicamente all'edificazione nell'area del Parco di San Giuliano »

"Ai Pirati" la mostra storica di S. Giuliano

Il nuovo cavalcavia di San Giuliano  

  


La cronaca dell'ultimo 'incontro pubblico degli "Amici del Parco" nell'aula magna del Pacinotti

 

La cronistoria della vicenda: 
dal "golpe" urbanistico del Commissario 
al Moto Ondoso (e del vicesindaco Vianello) all'autocritica dello stesso,
 il Sindaco Massimo Cacciari.


 

 

    


 

                                                                           byRevi 23.06.2009