DOMENICA,
03 LUGLIO 2011
Pagina 21 - Cronaca
Parte
la bonifica del Polo Nautico
Cantieri
per 7 milioni di euro. Verso il concorso per progettare
l’ampliamento
MITIA CHIARIN
Ottantamila
tonnellate di terra inquinata da portare via e inviare in
discarica.
Diciassette mesi di lavoro con le ruspe e gli operai che
dovranno coabitare assieme ai soci delle
Remiere e delle
società sportive che operano a Punta San Giuliano.
Un accordo
c’è già per lavori per stralci, deciso di comune accordo tra
Comune di Venezia, Veritas e i presidenti delle sei associazioni
del Polo nautico.
«Il via ai cantieri entro la metà di luglio»,
ha annunciato l’assessore all’
Ambiente Gianfranco
Bettin che ha seguito il progetto assieme all’assessore allo
sport Andrea
Ferrazzi.
Nell’agosto 2010 era arrivato il decreto del
ministro dell’Ambiente che autorizza l’intervento da sette
milioni e 300 mila euro. Fondi statali che arrivano da quelli
introitati per il Sito di interesse nazionale.
Ora
parte la grande opera di bonifica di Punta San Giuliano.
Un
intervento che doveva iniziare già lo scorso mese di giugno ma
che è stato ritardato stavolta dalle verifiche di legge sulla
congruità dell’offerta al ribasso, con cui l’impresa si è
aggiudicata l’appalto.
Ma tempo metà mese e i lavori
partiranno, dicono dall’assessorato all’Ambiente.
A causa
del ritardo, il cronoprogramma concordato con le Remiere per
suddividere per lotti gli interventi «hot spot» e di scarifica
integrale dei terreni va rivisto e aggiustato.
Obiettivo, far
marciare la bonifica senza interrompere le attività di voga,
vela e sport
a Punta San Giuliano, salvando la stagione estiva.
Ci sono,
quindi, barche nei depositi fronte laguna da spostare per
l’arrivo dei cantieri.
Sarà spostato anche il capannone
bianco della piazzetta della Punta.
La struttura sarà
posizionata vicino alla colonia elioterapica per le attività
del
circolo Vela Mestre
che necessita di spazi.
Con il via alle bonifiche a San Giuliano
si torna a sperare di veder decollare il progetto del nuovo polo
nautico di San Giuliano, un sogno fermo da anni in attesa di
finanziamenti certi. Risorse possono arrivare - spiega il
vicesindaco
Sandro Simionato -
dall’operazione che prevede l’ampliamento del parco per
altri
38 ettari
e è davvero ad un buon punto.
Si attende dal Magistrato alle
Acque il trasferimento delle aree bonificate verso Campalto che
entreranno a far parte integrante del parco.
Si va al concorso
invece per progettare gli interventi nelle aree private di un
gruppo imprenditoriale altoatesino che ha acquisito i terreni
confinanti con quelli dell’Immobiliare Veneziana.
Un piano di
recupero, progettato attraverso un concorso che deve, però
avvisa Simionato, «rispettare la qualità del Piano guida
dell’architetto Di Mambro» potrebbe consentire oltre
all’ampliamento del parco l’ingresso nelle casse comunali di
nuovi fondi, attraverso gli oneri di urbanizzazione primari e
secondari, che serviranno a finanziare
il nuovo Polo
nautico (finora c’è solo un milione di euro stanziato dalla
giunta Cacciari).
Tante le funzioni che potrebbero trovare
posto, come un albergo.
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